Anna Maria Cisint, Sindaco di Monfalcone, parla dell’Islam e mette in guardia dall’eccessiva apertura dell’Occidente.
Il Ramadan si è concluso e, per rispetto di chi crede nel Corano, abbiamo voluto attendere il termine della festa di fine Ramadan prima di fare le nostre considerazioni e riportare il pensiero di molti nostri lettori.
Diversi lettori di “Civico 20 News” hanno espresso perplessità per l’atteggiamento che la Chiesa Cattolica ha avuto nei confronti della Comunità Islamica e la festa di Eid Al-Fitr, la rottura del digiuno del Ramadan.
In modo particolare, ad indignarsi ed indisporsi sono stati i fedeli cattolici di Torino che hanno avuto da ridire rispetto al messaggio dell’Arcivescovo di Torino, Monsignor Roberto Repole, dal titolo: “Uniamo le nostre forze per dire no alla violenza”.
L’Arcivescovo Repole ha così esordito: “Cari amici Musulmani, al termine del digiuno del mese di Ramadan quale Arcivescovo, anche a nome dei cristiani della diocesi di Torino e Susa, vi invio un messaggio di auguri e amicizia”.
In molti ci hanno subito detto che Monsignor Repole non parla a loro nome perché loro non sono assolutamente d’accordo nel fare gli auguri agli islamici.
Ciò nonostante Monsignor Repole ha concluso il suo messaggio scrivendo: “Nel sincero desiderio di rinnovare i legami spirituali e di amicizia tra cristiani e musulmani porgo i saluti più cordiali e fraterni alla vostra comunità e alle vostre famiglie. Buon Eid al-Fitr”.
Una posizione che non rispecchia affatto il pensiero di tutti i fedeli delle diocesi di Torino e Susa ma solo e soltanto quello dell’Arcivescovo Repole.
Allo stesso modo l’Ordinario Militare per l’Italia, Arcivescovo Santo Marcianò, il 10 marzo 2024, aveva scritto “Gli auguri ai militari di religione musulmana per il Ramadan”.
Lo aveva fatto “in occasione dell’inizio del Ramadan dell’anno 1445 dell’era dell’egira”.
Sul sito dell’Ordinariato Militare per l’Italia si legge infatti che “l’Arcivescovo Ordinario Militare, Mons. Santo Marcianò e i cappellani militari, presentano, a tutti i militari italiani di religione musulmana, gli auguri fraterni perché sia un mese ricco di benedizioni divine e crescita spirituale”.
Alcuni militari che sono di confessione Evangelica e di spiritualità Buddhista ci hanno chiesto come mai l’Arcivescovo Militare non usa nei loro confronti la stessa sollecitudine.
C’è forse in atto una sorta di “islamizzazione” dell’Italia?
Il Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, “Lega”, che da diverso tempo vive sotto scorta di polizia per minacce ricevute da cittadini di fede islamica, in una considerazione rilasciata a “Il Giornale”, ha dichiarato: “I musulmani non accettano le leggi”.
E, approfondendo il tema, ha sottolineato: “Le comunità musulmane che si formano nei vari Paesi europei tendono a costituirsi in reti, in gruppi chiusi, il che non porta certo ad assumere comportamenti che possano accettare le regole e le leggi delle nazioni di insediamento”.
Parole forti che fanno riflettere e che la Chiesa Cattolica dovrebbe tenere ben presenti prima di fare aperture incomprensibili nei confronti di una comunità, come quella islamica, che non ha mai voluto firmare un protocollo d’intesa con lo Stato Italiano.
Ecco perché il Sindaco Cisint ha ribadito che “l’Islam non accetta nessun’altra impostazione religiosa e mira ad abbattere, anche fisicamente, chi non essendo musulmano è considerato impuro”.
Parole che fanno accapponare la pelle e devono assolutamente farci alzare il livello di attenzione e di guardia verso una comunità sempre più popolosa e sempre più inficiante nella nostra società.
Sicuramente torneremo sul tema e cercheremo di approfondire l’argomento perché sono davvero tanti i Cittadini Italiani preoccupati per questa, esagerata, apertura verso una confessione religiosa così tanto diversa dalla nostra e così troppo incline a considerare “impuro” chi non ne fa parte.
Non ho parole! E noi saremmo impuri? Loro che dove abitano sfasciano tutto, gettano spazzatura di ogni genere in giro e danno fastidio con rumori urla e puzze di fritto che appestano l’aria, sono puri?
I musulmani in Italia, pensano che è il loro paese ,ma non è così. Che vadano pure al loro paese a dettare le loro leggi .che non ne hanno ,pensano è fanno quello che vogliono,perché vogliono che noi ci pieghiamo alle loro volontà. Non è possibile questo,non hanno le nostre leggi e nemmeno le nostre civiltà.