
Ognuno crede e vede ciò che la sua coscienza è in grado di comprendere.
Il primo equipaggio che dallo spazio sbarcò sul Pianeta si imbatté immediatamente nel comitato di ricevimento appena costituito dai terrestri proprio per quello scopo specifico. Dopo aver scambiato convenevoli, le due delegazioni si recarono ad un pranzo di lavoro prima di iniziare la trattativa per definire l’esatta forma della terra, essenziale per poter stabilire i luoghi in cui le due comunità avrebbero potuto insediarsi secondo gli accordi preliminarmente sottoscritti dai rispettivi ambasciatori tramite portale temporale.
La bozza dell’accordo conteneva un importante documento sulla cui base le trattative avrebbero dovuto svilupparsi. Ma tale documento costituiva anche il punto di disaccordo tra le due delegazioni.
Ecco il contenuto dell’antico documento, manoscritto alla maniera in cui si usava all’origine delle cose, da un testimone dell’epoca:
Avevo conosciuto questo aspetto di Maria un po’ di tempo fa.
Lei e la sua amica stavano terminando due pareti di una birreria vicino a casa mia. Feci loro visita e presi fotografie del manufatto quasi ultimato. (a forma di steccati, prati, cavalli vicini e lontani.).
Qualche giorno fa Maria mi disse che stavano facendo gli ultimi ritocchi ad un’altra scultura e che le sarebbe piaciuto farne una enormemente più grande, con soggetto naif.
L’episodio che voglio narrare si inserisce a questo punto.
Non ero il solo ad essere a conoscenza di questo desiderio!
Il “senzanome”, visto e considerato quest’ardente desiderio e la capacità creativa della “Maria e c.”, decise di esaudirla.
Prese le sembianze di un normale (?!?!) eccentrico cliente, la contatta e le dice che ha da sistemare una enorme massa informe, di cui non sa ancora bene cosa farsene, nello spazio più o meno tra i pianeti Venere e Marte.
Personalmente aveva pensato ad una certa forma miliardi di anni fa, ma oggi non sembra più attuale e lui (essendo nel frattempo invecchiato !?!) non se la sente più di fare la fatica di reinventarsi tutto daccapo (…e poi il lavoro deve essere terminato in sette giorni!).
Accettato l’incarico (….anche perché Maria non dice mai di no a chi chiede aiuto), lei e la sua amica si mettono furiosamente al lavoro e, dopo aver modellato mari, monti, alberi, fiumi, laghi, uomini, cavalli, città, paesi, e quanto altro di bello e piacevole, il giorno pattuito (…mi pare fosse domenica) consegnano l’opera nelle mani del senzanome, il quale, sorridendo, prende alcune foto della nuova scultura e le confronta con i suoi vecchi schizzi:
scultura e schizzi sono perfettamente uguali!”
Purtroppo quella parte di scritto termina qui e alcune pagine successive sono illeggibili o mancanti.
Da quel primo incontro sono passati miliardi di anni, ma la faccenda non è ancora stata risolta, poiché nello scritto non si menziona chiaramente la forma esatta della massa in questione.
Le commissioni sono ancora al lavoro e dopo aver esaminato varie ipotesi di forma, piatta, sferica, toroidale o a ciambella, a 4 petali di fiore con il monte Neru che sostiene il cielo, come un porta torta con cupola trasparente a protezione dalle mosche, a parabola ricetrasmittente intergalattica, a vela solare autodirezionale, a carciofo senza spine, a mutate mutandis, ad un particolare anatomico di una mia vicina, colto attraverso la finestra aperta mentre si faceva la doccia, al volo schizoide di un pipistrello stressato dai continui rimbalzi dei segnali ultrasonici, ad un arca di No…eh,
oggi propendono per una forma simile ad un gelato,
che, mentre ci pensano ancora, si va rapidamente sciogliendo per via delle continue leccate da parte dell’inquinamento ambientale e alle torride temperature provocate dalle pronte risposte emotive e intelligenti generate dall’aspettativa della prossima risoluzione del problema, in questo o quel modo ancora incomprensibile benché sicuro!
Ma via, torniamo ad essere seri, ammesso che sia ancora possibile e serva!
O almeno così pensa una nuova commissione, proveniente da un altro punto di vista del multiverso, che si sta impegnando su altre parti dello stesso documento nei punti dove riporta:
“così disse rispondendo a chi gli aveva chiesto di guarirlo:
sia fatto secondo la tua fede!”
… e più avanti …..
“come dice una famosa canzone di una altrettanto famosa cantante ancora vivente : sono come tu mi vuoi ….. etc etc!
Si accettano ancora altre ipotesi; non perdetevi d’animo se ad un primo esame possono sembrare improbabili o “impropriamente cacofoniche”: basterà metterle su un noto sito web, o un social serio, e troveranno sicuramente un certo numero di followers convinti e una nuova commissione di esperti in altre materie pronta ad indagarne e asseverarne la veridicità!
Alla quale commissione, sin d’ora, avendone i requisiti senza ombra di dubbio, potrei candidarmi anch’io!
Disegno e testo
Pietro Cartella