Un ponte che unisce due Realtà, apparentemente separate
Analizzando attentamente su You Tube le ultime interviste al noto Fisico Federico Faggin, comprendiamo l’importanza delle sue ricerche che possono creare un autentico terremoto nelle consapevolezze di tutti coloro che siano disposti a modificare, radicalmente, la propria “Visione del Mondo”.
La rivoluzione proposta da Faggin, come tutte le grandi rivoluzioni scientifiche e filosofiche, entra a gamba tesa nelle cristallizzate opinioni che abbiamo consolidato nel tempo.
Abituati ad accettare un pervasivo materialismo che esclude ogni possibile spazio alle proposte che includano termini come “Spiritualità”, “Visioni olistiche”, “Coscienza” o “Libero Arbitrio”… saremo consapevolmente destinati a modificare la nostra Weltanschauung, attualmente limitata ad accettare e comprendere solo ciò che siamo in grado di misurare, osservare direttamente, riprodurre e copiare con qualsiasi forma di clonazione.
Le azioni che abbiamo sopra descritto sono quelle utilizzate esclusivamente dalla Fisica Classica, ma un’altra porta si sta spalancando…
Mi riferisco alle più recenti scoperte della Fisica Quantistica, quindi alle nuove proposte che hanno cambiato radicalmente il vecchio modo di pensare.
Tornando alla Figura di Federico Faggin, invito il Lettore che volesse approfondire il pensiero dello scienziato a leggere i suoi due libri pubblicati in italiano: “Silicio – Mondadori 2020 e Irriducibile – Mondadori 2022”.
Nel libri e nelle interviste Faggin ci racconta il suo lungo e straordinario percorso lavorativo, descrivendo tutte le tappe che lo hanno condotto a creare, come imprenditore, numerose Aziende dedicate alle applicazioni nel settore dell’informatica. Le sue invenzioni, come il Microprocessore o il Touch Screen, fanno parte di quel bagaglio di tecnologie che utilizziamo o ci portiamo appresso quasi tutti.
Nel 1986 inizia a dedicarsi allo studio delle Reti Neurali, studia per quattro anni biologia, per comprendere meglio la trasformazione dei segnali elettrici in sensazioni.
Il problema, di capitale importanza, era stato considerato di scarso interesse da tutti coloro che non avevano ancora compreso le nuove possibilità interpretative della realtà, offerte dalla Fisica Quantistica.
Sempre verso la fine degli anni ’80, Faggin, subisce una autentica trasformazione interiore che si manifesta come una sensazione di malessere e di insoddisfazione, assolutamente incomprensibili.
Aveva ottenuto successi straordinari sul lavoro, una famiglia molto unita, quindi, come Egli dichiara, non c’erano motivi che potessero giustificare quel profondo malessere.
Nel 1990, di notte, avvenne un evento straordinario, useremo le sue parole per descriverlo: “Una notte mentre stavo per addormentarmi, dal petto uscì una energia pazzesca che compresi essere Amore. Una luce bianca che mi fece provare una magnifica sensazione di completezza e appagamento. Una energia, una forza che scoppiano, invadendo lo spazio, e comprendo che la sostanza che usciva da me era puro Amore. Ho avuto un’esperienza mistica dove io ero il Tutto”.
“Per la prima volta nella mia vita avevo sperimentato l’esistenza di un’altra dimensione della realtà: il livello spirituale in cui una persona è tutt’uno con il mondo. Una conoscenza diretta, più forte della certezza offerta dalla logica. Una conoscenza da dentro anziché da fuori, che aveva coinvolto tutti gli aspetti della mia coscienza: fisico, emotivo, mentale e spirituale”.
Faggin, durante quella incredibile esperienza comprende di essere parte del Tutto e giunge a dire: Noi siamo uno dei punti di vista dell’Uno, ora so di essere un (il) Tutto che osserva se stesso.
Ben comprenderà il Lettore la portata di queste affermazioni, espresse da un Uomo che ha dedicato la vita alla Scienza e al pensiero positivista.
Parole che potrebbero far parte di un testo di mistica buddista o di alchimia, la coerente descrizione di un’esperienza che trascende l’ordinaria consapevolezza.
Teniamo anche presente che l’attuale posizione della Scienza, su tali argomenti, è molto rigida e si sintetizza con l’affermazione che la coscienza sia soltanto un epifenomeno dell’attività cerebrale.
A questa affermazione di tipo materialista e determinista, Faggin risponde che sia la Coscienza che il Libero Arbitrio siano aspetti dell’Energia che vive in noi ed esistono fin dall’inizio.
Prosegue affermando che: Noi siamo i creatori del nostro corpo e non siamo il nostro corpo.
«La coscienza e il libero arbitrio esistono e sono fenomeni puramente quantistici esistenti in una realtà più vasta di quella che gli strumenti e il corpo umano possono rilevare. Questa realtà si può solo esplorare unendo profondamente scienza e spiritualità e ponendo fine al tragico dualismo che oggi le separa»
Immaginando di accettare, quindi di aver compreso, la profondità di tali affermazioni, non dovremo stupirci di fare un salto sulla sedia.
Coscienza e Libero Arbitrio, secondo lo scienziato, precedono, e forse determinano, la Creazione dell’Universo.
Prima di entrare nel dettaglio delle considerazioni che Faggin espone per supportare la propria proposta, faremo qualche piccola considerazione:
il pensiero manicheo, che ha da sempre suddiviso artificiosamente la Realtà in modo duale (bianco-nero, alto-basso, esoterico-essoterico…), viene messo in crisi dalla visione olistica che racchiude il Tutto. Spirito e materia non sono più due elementi separati, sono aspetti differenti di una Realtà osservata in modo differente. Noi e il Tutto siamo un’unica cosa, anche se l’illusione (Maya) ci indica due realtà differenti.
Nel 2008 Federico Faggina abbandona il suo lavoro di industriale per dedicarsi a tempo pieno allo studio della Coscienza. Una scelta radicale sicuramente incomprensibile a molti.
I suoi approfondimenti che riguardarono sia la Biologia che la Fisica Quantistica, lo condurranno ad una nuova, interpretazione della Realtà che potremmo sintetizzare in questo modo:
“La Coscienza è un Campo quantistico che ha l’esperienza di se stesso…”
Proseguiremo questo approfondimento in un prossimo articolo.
Da condividere pienamente
Strada per la consapevolezza umana con gli strumenti fisici tanto amati dall’indifferenza materialistica .
Strada per la consapevolezza umana con gli strumenti fisici tanto amati dall’indifferenza materialistica incapace di arrendersi alla semplicità dell’Amore
Egregio Giancarlo, grazie per il tuo puntuale e piacevole apporto a quell’ arte del dubbio che rende molti affini.
L’evoluzione bussa, poi riprova e riprova ancora. Infine butta giù la porta.
E’ quello che è successo a Faggin: la sua evoluzione premeva, ed era incompatibile con una visione materialistica di cui la sua interiorità era satura. Ecco il senso di inspiegabile e persistente insoddisfazione, che poi si è ‘risolta’ nell’esperienza mistica che ha avuto.
Qualunque scienziato che non sia privo di senso logico e che non ragioni per preconcetti, deve, studiando le sue discipline (quali che siano!) arrivare a concepire una Causa Prima.
Tale Causa Prima – che, come dice il Nome – era prima che ogni cosa fosse, non può che essere ingenerata, cioè deve essere esistita da sempre, cioè essere eterna.
Poi deve essere Una. In altre parole deve essere il Tutto-Uno-Assoluto (alcuni lo chiamano Dio, ma si tratta del Dio vero non quello delle religioni delle masse)
Se Egli è il Tutto-Uno- Assoluto, egli E’ Oggettivo ed assolutamente Indivisibile.
Ogni Sua parte, non può che essere il relativo, relativamente divisibile: materia, spazio-tempo, esseri, mondi, sono le Sue parti costituenti, tutte relativamente divisibili. Da qui, cioè dalla impossibilità del continuo (idea che implicherebbe l’infinita divisibilità) nasce la necessità – e sottolineo, necessità, necessità logica – del quanto.
Grazie. Un articolo che si può leggere come una sveglia che suona che ci eravamo dimenticati d’aver caricato.
Grazie a tutti per i vostri commenti. Ritengo che il Lavoro d Federico Faggin, che non pretendo di aver compreso ancora nella sua interezza, sia una freccia che buca e frantuma la visione del mondo materialista e determinista. Le conseguenze di questo passo epocale si vedranno solo in futuro, il vecchio paradigma è stato finalmente messo in discussione… gli sviluppi del Suo Lavoro fioriranno, inesorabilmente… e’ solo una questione di tempo…
Molto interessante