
Un libro, una storia e tanta passione per la vita e per la natura
Con la presentazione e l’accompagnamento amichevole di Roberto Cordero di Montezemolo e della giornalista Selma Chiosso, mercoledì 3 luglio 2024, l’apicultore Alfredo Masoero ha dialogato per oltre un’ora con i lettori, alla Libreria Borgopò di Torino, in via Ornato 10.
Il suo è un libro che dichiara l’amore per le api, piccoli insetti che lavorano per produrre, fino a dare la vita, un esempio per tutti gli esseri umani e per l’intero universo.
L’incontro si è svolto nel giardino della libreria, un angolo segreto nel cuore di Torino, a pochi passi dalla Gran Madre e dai luoghi della movida cittadina, con il pubblico coccolato dalle attenzioni garbate e dal gusto raffinato di Alberta Vovk, la padrona di casa, e di Roberto Briatta, una vita da libraio.
Grazie a queste pagine, si inizia un viaggio alla scoperta di un mondo sconosciuto, che ci permette di capire come e quanto le api interagiscano con l’ambiente e con chi se ne prende cura. Masoero ci racconta grandi verità della vita, perché lui rincorre la perfezione e sa trasmettere passione ad ogni pagina.
Questo libro ha molti inizi…
Nasce la prima volta dieci anni fa, quando la moglie Patrizia era scrittrice, e approvava gli appunti di Alfredo, che dopo la morte di lei sono finiti in un cassetto.
Il recente lavoro, svolto insieme al fotografo Paolo Maitre Libertini, che doveva portare a produrre un libro fotografico con didascalie, alla fine è confluito nelle fotografie del libro, risorto grazie alla conoscenza con Tania Camon, che diventerà la curatrice del libro: prima un’intervista, poi l’incoraggiamento a scrivere.
Con la sua modestia torinese, Masoero si dichiara un odontotecnico per tutta la vita, che ha comperato le prime api per dare ragione alla moglie, e per niente uno scrittore.
Questo libro è un sogno realizzato, nel quale lui si racconta: a partire da quando ha ripreso a scrivere, in inverno, per colmare le giornate vuote in assenza del lavoro con le api.
La sua storia di apicultore di successo nasce con un “Premio Qualità” ottenuto a Montalcino, tanti anni fa, con una melata; sono seguiti 45 primi premi a concorsi, che lui definisce sobriamente “pezzi di carta” che, seppure ambiti e graditi, non generano il vero riconoscimento da parte dei consumatori e non riassumono il sapore del miele e del valore del lavoro che vi sta dietro.
L’argomento è affascinante e stimola domande e curiosità, fra una lettura e l’altra.
Ne emerge che la situazione più comoda per un apicultore sarebbe la stanzialità di un alveare, senza spostamenti, ma la successiva raccolta darebbe una minore varietà di miele.
Anche la vita delle api assume la valenza di un racconto, quasi mitologico, mentre si ascolta Masoero. La vita media di un’ape è di circa 40 giorni, durante i quali produce circa un cucchiaino di miele, con un lavoro incessante, al punto che spesso questi animaletti muoiono di fatica, quando sono all’ingresso dell’arnia.
Non è facile individuare il luogo giusto per depositare un alveare, quasi sempre su proprietà di altri, che devono concedere i relativi permessi. E i furti di miele, ormai frequenti, sono un colpo al cuore per chi ha lavorato e uno sfregio alle api produttrici.
Le etichette dei barattoli di miele di quest’anno sono state elaborate da Guido Appendino, attuale Presidente della Fondazione Accorsi – Ometto di Torino, e rappresentano castelli e luoghi storici piemontesi.
L’incontro e la presentazione del libro Con le mie api. Diario di una passione. Immagini e parole, pubblicato da Edizioni Mille di Torino, hanno avuto il potere di far vedere le api con occhi diversi.
Alfredo Masoero
Con le mie api. Diario di una passione. Immagini e parole
Edizioni Mille, Torino, 2024
ISBN 9791281481183
Euro 37,00
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