Conferenza di Piervittorio Stefanone organizzata dal CORSAC (Centro Ricerche e Studi Alto Canavese)
Il CORSAC (Centro Ricerche e Studi Alto Canavese) segnala che venerdì 3 maggio, alle ore 21:00, nella ex chiesa della Confraternita della SS. Trinità di Cuorgnè, in Via Milite Ignoto, si terrà l’incontro con Piervittorio Stefanone dal titolo “Lupi e orsi sulle Alpi. La rapida diffusione e la problematica gestione”.
I Grandi Carnivori sono all’apice della catena alimentare ed hanno scarsi concorrenti.
La storia del lupo sulle Alpi occidentali è, in un certo qual modo, simile a quella degli orsi delle Alpi orientali, se non altro in termini di superaffollamento, malagestione, farraginosa burocrazia e fattori contingenti, politici e non solo, che hanno fatto sì che questo predatore diventasse un altro problema irrisolto/irrisolvibile con notevoli ripercussioni in campo economico e sociale.
L’orso non è, di per sé, un sanguinario assassino ma non è neppure l’Orso Yoghi, personaggio dei cartoni animati di Hanna-Barbera che vive nel parco immaginario di Jellystone saccheggiando bonariamente le merende dei turisti.
No, un orso è un Grande Carnivoro a volte pericoloso per l’uomo con il quale dobbiamo imparare a convivere e la strada per la convivenza passa inevitabilmente dall’incremento delle conoscenze e dall’adozione di criteri di gestione basati scrupolosamente su dati e approcci scientifici e non su prese di posizione dogmatiche ed umorali.
La proliferazione incontrollata di Grandi Carnivori provocherà, prima o poi, gravi problematiche a vari livelli: sociale, economico, etologico, zoologico, sanitario e, perché no, politico. È necessario fare delle scelte e farle ora.
La gestione dei Grandi Carnivori dovrebbe essere affrontata dagli enti governativi che si occupano di ambiente senza palleggiarsi il problema e senza creare una frammentazione di responsabilità. Se è stato facile parlare di tutela dell’orso e del lupo è assai più complicato e senz’altro meno remunerativo parlare della sua gestione.
Il ritorno dei Grandi Carnivori nei territori da cui erano scomparsi da circa un secolo ha determinato un conflitto tra due correnti di pensiero, una favorevole alla loro libera e protetta diffusione, l’altra di parere diametralmente opposto.
È necessario trovare un punto d’incontro: lo dobbiamo all’orso così come al lupo!
Solo nelle favole buono e cattivo, giusto e sbagliato si possono trovare nettamente separati, in una sorta di manicheismo che non lascia intravvedere come la realtà sia fatta di molteplici sfumature.