A cura di Luciano Brussino
Prosegue la proposta delle fotografie di Luciano Brussino, con didascalie da lui elaborate, per offrire ai Lettori di Civico20News la possibilità di cogliere dettagli suggestivi della nostra città (m.j.).
La lettura del bel volume “Portoni di Palazzi Torinesi” di Sergio Donna con altri autori, che insieme hanno saputo magistralmente descrivere, anche in lingua piemontese, queste vere e proprie opere d’arte mi ha fornito lo spunto per ricercare tra i miei archivi fotografici un portone che mi permetto sottoporre alla vostra competente attenzione con un occhio ai particolari, come mia abitudine.
È questo un portone che paradossalmente è più conosciuto all’estero che dai torinesi stessi, come mi ha confessato, un po’ amareggiato, un abitante del palazzo. Non è raro, infatti, vedere comitive di turisti che, in transito per raggiungere il Valentino, vengono dirottate dalle guide per ammirare il portone in questione.
Siamo in via Baretti 46.
Due giovani ragazze, sul lato destro e sinistro dei montanti, seducono con la bellezza dei loro visi.
In alto, comodamente appoggiate alla decorazione semicircolare, due donne paiono intrattenersi: una con un filo a piombo, l’altra con un antico compasso con il quale pare effettuare misurazioni su una tavola in legno (ma queste sono mie congetture).
Cosa dire dei picchiotti, battacchi, bussatoi o battenti, chiamiamoli come più ci piace, di straordinaria fattura e sempre conservati orgogliosamente lucidi!
Per la serie un leone non si nega a nessuno, eccone un bel esemplare dallo sguardo attento e penetrante.
Gruppo di insieme sulla parte bassa, notare lo stato di conservazione e la cura delle due maniglie.
Luciano Brussino