
A cura di Luciano Brussino
Prosegue la proposta delle fotografie di Luciano Brussino, con didascalie da lui elaborate, per offrire ai Lettori di Civico20News la possibilità di cogliere dettagli suggestivi della nostra città (m.j.).
Torino, città che secondo la credenza di indigeni e turisti di ogni dove, avrebbe nel suo nome il preciso significato della sua origine: un Toro. Non è così, ma noi che crediamo alle leggende cerchiamo in ogni dove la glorificazione del povero animale e con sorpresa scopriamo che tranne alcune eccezioni in città a farla da padrone non sono i Tori ma i Leoni.
Qualche elefante, tartaruga, aquila, pipistrello, bue, rana, ape, eccetera eccetera ma soprattutto leoni… ci vorrebbero decine di fotografie per rappresentarli tutti. Così ne ho evidenziati solo sei attribuendo loro, con molta irriverenza, trattandosi pur sempre di un Re, un particolare stato d’animo nella loro aurea immobilità.
Il “vanitoso” . Conscio della sua bellezza e perfetta conservazione guarda con sussiego la statua di Carlo Alberto dalla facciata di palazzo Carignano.
Lo “sfiduciato”. Non ne può più di dover tenere tra i suoi preziosi denti quell’anello di ferro pesante solo per abbellire un portone di via Cavour 16. E sa che il suo compito sarà eterno.
La “mandria”. Coerenti con il loro spirito di socialità hanno eletto piazza Solferino 11 la loro savana. Qui usano ritrovarsi in gruppo.
Il “sorridente” in via Don Bosco 11
L’ “aggressivo”. Questo non promette nulla di buono. Via Massena 20 è suo territorio ed è meglio lasciar perdere.
Il “tristissimo”. Villa Arduino, corso Lecce 63. La tenera tristezza di questo leone che per la posizione delle mattonelle a forma di spalle e del giro collo assume caratteristiche quasi umane.
Luciano Brussino
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