
Secondo diverse agenzie di stampa, nell’Unione Europea vi sarebbero strani rapporti commerciali con l’Iran, uno dei Paesi meno sicuri del mondo.
In questo periodo di festività e di conflitto in Medio Oriente arrivano notizie discordanti tanto dalla Palestina che dallo Stato di Israele.
Stabilire, in poche righe, chi è nella ragione e chi nel torto è complesso ma, soprattutto, non è compito del giornalista. Chi fa cronaca, infatti, deve raccontare i fatti, per quello che sono, e portare il lettore a farsi domande e formarsi un’opinione.
Per questo motivo è necessario dar voce anche a quelle agenzie di informazione israeliane che non trovano spazio nel panorama giornalistico dei grandi gruppi editoriali.

“NEWSRAEL”, agenzia che copre politica, sicurezza, economia, cultura e storia israeliana, nonché notizie globali relative al Medio Oriente, il 26 dicembre scorso scriveva: “Secondo le intercettazioni, gli israeliani hanno offerto una partnership per lo scambio di informazioni e hanno offerto “tutti i documenti originali” del cosiddetto scandalo Qatargate dell’Unione Europea, che includeva accuse secondo cui persone legate al Parlamento europeo avrebbero ricevuto denaro o regali in cambio di assistenza allo Stato del Golfo presso le istituzioni di Bruxelles”.
Con queste parole si apre uno scenario nuovo e si narra di un comportamento non troppo trasparente e cristallino dell’Unione Europea.
Secondo i cronisti di “NEWSRAEL”, infatti, gli Israeliani “hanno anche offerto alla società italiana informazioni che potrebbero aiutare uno dei suoi presunti clienti di “Equalize”, il colosso energetico italiano ENI, con informazioni sul ‘commercio illegale di gas iraniano con società italiane’”.
Di questi fatti ne aveva già fatto cenno “WIRED”, in una lunga inchiesta del 30 ottobre 2024, nella quale diceva che “tra i principali clienti di Equalize figurano alcuni dei pesi massimi del settore energetico. Come Erg, realtà genovese attiva nelle rinnovabili (non indagata): avrebbe investito 117.500 euro per monitorare alcuni collaboratori sospettati di fare trading online sfruttando informazioni price sensitive”.
Tutti gridavano al complottismo quando il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlava di pericoloso dossieraggio e di preoccupanti ingerenze di agenzie esterne negli “affari” italiani.
Eppure è risultato poi chiaro che per spiare queste aziende “Equalize avrebbe installato sui loro dispositivi dei software in grado di intercettare comunicazioni e chat private, compresi i messaggi di WhatsApp. Un’attività che, secondo gli investigatori, configurerebbe il reato di ‘intercettazione abusiva’”.
La Magistratura e gli organismi inquirenti competenti faranno le loro indagini e diranno se “NEWSRAEL” e “WIRED” hanno ragione. A noi il compito di portare alla luce ciò che accade nel sottobosco degli strani ed ambigui rapporti dell’Unione Europea con il resto del mondo.
Come sempre, ognuno è chiamato a formarsi la propria idea e la propria opinione.
Una cosa, però, va detta: intrattenere rapporti con l’Iran, quando il Governo di Teheran, fondamentalista islamico, il 19 dicembre 2024 ha arrestato la giornalista Cecilia Sala, non è proprio qualcosa che gli italiani stimano ed apprezzano.
La retorica internazionale si è stracciata le vesti quando l’Italia ha aperto un Centro di Accoglienza per migranti in Albania, dicendo che si trattava di “deportazione”, ma non dice nulla quando si fa “commercio illegale di gas iraniano” con uno dei Paesi più pericolosi e violenti del mondo?
Il 20 gennaio si avvicina e Donald J. Trump sarà chiamato a metter mano a queste questioni. Il tempo delineerà i confini delle vicende e renderà tutto più chiaro all’opinione pubblica.
Non resta che aspettare.
È proprio vero che essere ai posti di potere corrompe in automatico. Viene il capogiro a stare dietro a certi giri e intrighi, e, di conseguenza la nausea; non si sa mai che cosa succede veramente! Allora che ci stanno a fare i giornalisti e i loro giornaloni se non raccontano una verità manco a morire? Menomale che ci sei tu Elia che non te ne stai zitto per conservare il lavoro
Carissima Margherita, noi di “Civico 20 News” siamo per antonomasia dei cronisti che dicono ciò che sanno e che scrivono ciò che altri rifiutano di scrivere. La nostra missione è proprio quella di fare informazione senza paura di scontentare questo o quel potentato. Il fatto che ci siano lettori, come te, che ogni giorno ci leggono è il nostro premio più grande. Solo qualche giorno fa “Lo Spiffero” scriveva: “I quotidiani italiani perdono ulteriori copie nel corso del 2024 (-9,4%) e la riduzione rispetto al 2020 è raggelante”. Certi Editori e taluni Gruppi Editoriali si dovrebbero chiedere come mai. Quando un giornale si prona al politico di turno, poi, non si può lamentare di perdere consensi e stima da parte dei lettori che, va ricordato, sono i veri proprietari dei giornali.
Grazie Elia, e voi continuate così! Mi fanno tristezza i giornalisti proni, ma sappiamo bene quanto siano pericolosi certi potentati e i poveri giornalisti per guadagnare la pagnotta e magari anche qualche carica redditizia sono pronti a vendere l’anima al diavolo. Non parliamo poi dei politici!! Ma è per questo che tutto va male