Il nostro incontro con Eugenio Bravo
“Leggo su un quotidiano locale di una situazione, peraltro perdurante, che si è sviluppata nel quartiere San Salvario dove una cinquantina di residenti si sono uniti per ricorrere all’aiuto della vigilanza privata per garantire la propria incolumità in quanto non tutelati a sufficienza da quella pubblica”.
Ce lo ha riferito Eugenio Bravo, Segretario Generale SIULP Torino, il quale ha altresì voluto esternare una forte preoccupazione per ciò che sta succedendo in quel quartiere cittadino e, aggiungiamo noi, in moti altri ormai in preda al degrado generalizzato.
“Una criticità che rispecchia ed evidenzia le criticità delle Istituzioni preposte ed obbliga i cittadini ad autotassarsi per avere ciò di cui hanno diritto facendo ricorso ad ulteriori risorse finanziarie peraltro già versate con tasse comunali e statali”.
Sottolineando, fra le righe, che sarebbe più che auspicabile l’intervento più fermo delle Autorità con misure preventive più efficaci.
Bravo insiste altresì sul fatto che occorre, e non soltanto occorrerebbe, un corposo potenziamento delle Polizie Locali e Statali:
“Mi piace evidenziare che le Polizie Locali non devono limitarsi a gestire il codice delle strada, bensì hanno il compito di esercitare funzioni di polizia giudiziaria, un ruolo troppo spesso sottovalutato se non addirittura ignorato”.
Il che mette purtroppo in luce
“una mancanza di attenzione, sensibilità e competenza da parte degli organi comunali, a partire da Sindaco il quale, in quanto eletto direttamente dai cittadini, deve e non dovrebbe rispondere con priorità assoluta alle loro necessità ed in particolare alla loro sicurezza”.
Bravo lamenta altresì il fatto che il Primo Cittadino si limiti ad ascoltare quei pochi commercianti che vedono San Salvario come modello di inclusione, turistico e di multiculturalità trascurando le problematiche concrete che affliggono il quartiere.
Riaffrontando poi la piaga della criminalità diffusa, Eugenio Bravo ha voluto evidenziare come si debba immediatamente porre rimedio al sovraffollamento delle carceri:
“Troppo spesso chi commette reati viene rilasciato in altrettanto breve tempo mentre le espulsioni di immigrati irregolari o regolari che delinquono avvengono con estrema lentezza”.
Occorre dare atto alla realtà con in cui la sottoscrizione di protocolli e accordi, per quanto importante, non può e non deve sostituire un’azione concreta e tempestiva mirata a prevenire e scoraggiare le attività illegali.
Il Segretario Generale Eugenio Bravo ha concluso l’incontro con Civico20News rimarcando come le Istituzioni debbano prendere maggior coscienza di questa emergenza e
“agiscano con decisione per ristabilire quel rapporto di fiducia con la Sicurezza Pubblica affinchè nessuno si senta più costretto a ricorrere a soluzioni private per proteggere la propria incolumità e quella della propria comunità”.
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