Nel Mondo, 56 conflitti in atto; nuove e vecchie “potenze” in perenne confronto. Sgradevoli profezie
Ultime notizie dal sud-est asiatico: dal 9 dicembre 2024, le forze armate di Taiwan sono in massima allerta. La mobilitazione delle unità di combattimento taiwanesi è una risposta al crescente schieramento di un gran numero di unità cinesi, attorno alle coste dell’isola. Si tratta di una ulteriore manifestazione di forza del Dragone, inserita nelle manovre di simulazione per l’istituzione delle sette “aree di restrizione aerea” lungo la costa sud-orientale della Cina. Movimenti strategici su larga scala, annunciati in evoluzione almeno fino al 12 dicembre.
Le manovre cinesi, denominate “Joint Sword 2024”, impiegano unità della marina, dell’aviazione e simulazioni missilistiche. Lo scopo è di simulare un blocco di Taiwan e sbarchi su quella che Pechino continua a dichiarare un’area facente parte della Cina.
Il momento è favorevole a Pechino, poiché, l’impegno di Biden nel sostenere l’Ucraina in un’altra guerra europea e le minacce russe nei confronti della Nato, hanno distratto le attenzioni americane dal Pacifico meridionale, stimolando le prove di forza per ricondurre l’isola “ribelle” sotto il controllo di Pechino.
Un’isola indipendente dal 1949, dopo la guerra civile cinese iniziata nel 1927 e conclusa, appunto nel 49, con la vittoria di Mao Tse Dong e la fuga dei nazionalisti di Chang Kai-shek, su Formosa (Taiwan), separata da 150 km di mare dalla Repubblica Comunista Cinese. Allora parvero sufficienti, oggi non più.
Il progressivo intensificarsi delle tensioni nel Mar cinese meridionale, è oggetto di inquietudine per la collettività dell’ASEAN, gli 11 Stati del sud-est asiatico che confinano con le ambizioni strategiche e territoriali di Xi Jinping.
Dopo la guerra in Ucraina e le tensioni sempre meno velate tra Russia e il resto dell’Europa e l’allargamento dei conflitti incrociati che, dalla penisola arabica a Israele e alla Siria stanno bruciando in Medio Oriente, anche la comunità internazionale è allarmata dalla situazione in divenire nello Stretto di Formosa.
Gli Stati Uniti non hanno interesse a uno scontro frontale con la Cina e mantengono un atteggiamento di prudenza, pur ribadendo il loro impegno a sostenere militarmente Taipei, mantenendo la loro presenza nell’area, unico metodo per dissuadere l’invasione di Taiwan, che potrebbe verso una resa dei conti tra le due superpotenze.
Non è un buon momento per gli USA, sempre più deboli guardiani del mondo che, con l’avvento di Donald Trump sembrano destinati a un ulteriore alleggerimento del loro impegno internazionale, incluso lo storico patto d’alleanza con a Nato e un’Europa in letargo strategico, che va ripensata a livello di autodifesa.
Gli americani hanno problemi altrove, e la Cina è una spina nel fianco sotto diversi aspetti, inclusa un’espansione proprio nel quadrante del Pacifico meridionale, dove Pechino sta stringendo accordi con gli strategici arcipelaghi in cui gli Stati Uniti si sono insediati dopo la fine della II Guerra Mondiale.
Le continue prove di forza cinesi su Taiwan, non solo tengono sotto pressione la presenza strategica degli USA, ma sono fonte di preoccupazione per la sicurezza dell’intera regione asiatica che si affaccia sul Pacifico.
Anche l’Australia sta innovando la propria deterrenza militare e Paesi come il Giappone e le Filippine lamentano provocazioni e interferenze, preoccupati per la continuità e la sicurezza delle rotte marittime, e per la crescente probabilità di essere trascinati in ostilità difficili da presagire per la loro orientale, imprevedibile, paziente aggressività.
Il 2024 è quasi alle spalle, ma per il 2025, sono poco incoraggianti le profezie di Baba Vanga: «scoppierà una guerra che distruggerà l’Occidente» . Futuro incerto per i miliardi di essere umani disseminati sulla pelle di un unico, piccolo pianeta sempre uguale a se stesso, ma stanco e agonizzante….
All’uomo non bastano i problemi che hanno già. Hanno bisogno di crearne di nuovi e sempre più devastanti. L’unico essere che attacca il proprio simile. Pazzesco.
Grazie per questi aggiornamenti Carlo.
Sembra tutto così lontano da noi, ma siamo sulla stessa barca purtroppo.
Le profezie dicono che stanno organizzando un grande governo mondiale con la scusa della protezione ovviamente…e alla guida sarà l’Anticristo. Auguri a tutti noi che non accetteremo di sottostare alle sue regole di schiavitù