Rodolfo Sganga, classe 1967, già comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore” è stato promosso Generale di Corpo d’Armata.
In queste ore, su tutti i siti web del settore, ha rimbalzato la notizia dell’avanzamento in grado del Direttore del III Reparto del Segretariato Generale della Difesa/D.N.A.
Il Generale di Divisione Rodolfo Sganga, classe 1967, già comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore”, verrà promosso a Generale di Corpo d’Armata, massimo grado delle Forze Armate italiane.
Chi vi scrive segue la carriera e le gesta di questo Ufficiale sin dal 6 settembre 2019 quando si rendicontava il passaggio del Comando della Brigata Paracadutisti “Folgore” dal Generale di Brigata Rodolfo Sganga al Generale di Brigata Beniamino Vergori.
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, “Fratelli d’Italia”, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, hanno percepito la profonda professionalità del Generale di Divisione Rodolfo Sganga che, tra le altre cose, è un Ufficiale molto amato ed apprezzato da tutti i soldati dei quali è stato comandante.
“Civico 20 News”, da sempre vicino al mondo militare, non può non rammentare che nella sua lunga, e brillante carriera, il Generale Sganga è stato Comandante del Plotone Esploratori al Reggimento Lagunari “Serenissima”, poi ha comandato il Plotone e la Compagnia Fucilieri presso il 183 Reggimento Paracadutisti “Nembo”, successivamente è stato Comandante di Compagnia all’Accademia Militare di Modena.
Tornato in “Folgore” ha comandato il II Battaglione Paracadutisti, il 187 Reggimento Paracadutisti “Folgore” e poi l’intera Brigata Paracadutisti “Folgore”.
Dopo il comando della più grande unità paracadutistica della Forza Armata, il Generale Sganga è tornato a Modena dove dal 13 settembre 2019 al 18 ottobre 2021 – nel pieno della Pandemia da Covid19 – è stato il 69esimo Comandante dell’Accademie Militare, scuola di formazione dei futuri Ufficiali dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri.
Dal 25 ottobre 2021, come detto, il Generale Sganga è Direttore del III Reparto del Segretariato Generale della Difesa/D.N.A. dove, ha portato la sua grande capacità di valutazione, la sua sensibilità militare e il suo amore sconfinato ed incondizionato per il “Mestiere delle Armi”.
Il Ministro Crosetto, nel predisporre la promozione di Rodolfo Sganga a Generale di Corpo d’Armata ha preso atto del fatto che questi è Cavaliere della Repubblica Italiana, detentore della Legion of Merit degli Stati Uniti d’America e della Medaglia d’Oro della Difesa Nazionale Francese.
Per quanto riguarda il curriculum accademico va detto che il Generale Sganga è laureato in Scienze Strategiche presso l’Università degli Studi di Torino, in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Trieste ed ha conseguito cinque Master in Geopolitica, presso l’Università di Cassino, Studi Strategici Internazionali, presso la Libera Università di Studi Sociali Guido Carli in Roma, Scienze Strategiche presso l’Università degli Studi di Torino, Military Studies e Operational Studies, entrambi presso la Marine Corps University di Quantico, in Virginia (USA).
Negli Stati Uniti d’America il Generale Sganga è stato molto apprezzato, e lo è tutt’ora, per aver servito in qualità di Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Washington D.C. dal 2014 al 2017.
Ha poi preso parte a Missioni Internazionali in Kosovo, Afghanistan e Libano.
Il fatto che il Ministero della Difesa e le più alte sfere del mondo militare italiano abbiano pensato di portare ai vertici della Forza Armata il Generale di Corpo d’Armata Rodolfo Sganga è sintomo di grande attenzione al benessere delle Truppe, alla capacità operativa dei Reparti e alla prontezza d’impiego dell’Esercito Italiano in qualsiasi contesto.
“Civico 20 News” coglie l’occasione per ringraziare il Ministro Crosetto per la ponderata decisione, il Generale di Corpo d’Armata Rodolfo Sganga per quanto sin qui fatto per il Tricolore ma, soprattutto, la signora Cinzia Nicoletta e i giovani Marta e Roberto, rispettivamente consorte e figli del Generale per averlo supportato in tutti i momenti, complessi e non semplici, della lunga e proficua carriera.
Certamente torneremo a parlare di questo grande uomo, fulgido italiano e maestro indiscusso del “Mestiere delle Armi”. Come giornalisti abbiamo il dovere di narrare ai lettori le eccellenze della Nazione e del Comparto Difesa.
Speriamo che persone così valide e preziose non debbano perdere la vita insieme a tanti giovani per inutili e orribili guerre che portano solo del male all’umanità