Il Parco “La Pinetina”, al Quartiere Donatello, è terra di nessuno?
In questo caldo sabato estivo al Parco “La Pinetina”, area verde comunale curata dai pazienti del Centro Diurno “Il Faggio Rosso”, opera del Servizio di Salute Mentale dell’ASL CN1, alcuni residenti del Quartiere Donatello ci hanno fatto presente che si erano introdotti in modo illegittimo dei minorenni, violando pertinenze private.
Questa situazione si era già verificata nel pomeriggio del 10 agosto 2024 quando, dopo chiamata alla Centrale Operativa, erano intervenuti tre Agenti della Polizia Locale del Comune di Cuneo, in bicicletta.
Oggi, la situazione si è ripetuta ed allora si è richiamata la Centrale Operativa della Polizia Locale che, però, non ha potuto effettuare l’intervento perché già impegnata su un sinistro stradale. Si è allora chiamato il Numero Unico Emergenze (112) che, attorno alle 16:30 ha mandato una pattuglia della Squadra Volante della Questura di Cuneo.
I ragazzi, quasi tutti originari dell’Est Europa – alla vista degli Agenti – si sono dati alla fuga scavalcando (in modo anche pericoloso per la loro incolumità) la cancellata metallica che separa il Parco “La Pinetina” dalle “case rosse di Corso Francia.
Ovviamente questo comportamento denota come i minori siano consci di esser entrati nel parco in modo fraudolento. Se così non fosse non sarebbero scappati alla vista della Polizia. Un proverbio insegnatoci dai nostri nonni dice: “Male non fare, paura non avere”.
L’uso improprio che questi giovani – che una certa parte politica definisce impropriamente “nuovi italiani” – fa del Parco “La Pinetina” è stato più volte oggetto di lamentele da parte dei residenti.
Non è giusto che chi abita in Corso Antonio Gramsci – e ha i balconi della cucina e del salotto che affacciano su “La Pinetina” – debba vedere persone che orinano contro le piante, le siepi, sotto gli alberi perché nel parco non vi sono manco i servizi igienici.
Chi abita in Corso Gramsci, Corso Francia, Via Riberi e Via Bongiovanni vi abita da ben prima che vi fosse questa area con giochi, tavoli e panchine. Sarebbe pertanto opportuno che chi ha destinato tale area allo svago e al sollazzo della cittadinanza garantisca sia il servizio di nettezza che quello di vigilanza.
Ad oggi, invece, come ben spiegato in un post dell’Associazione di Volontariato, ONLUS, “MenteInPace – Forum per il benessere psichico”, vi è solo un gruppo di operatori che, coadiuvato dagli utenti del Centro – “Gruppo Aree Verdi”, “tutte le settimane taglia l’erba e controlla che tutto sia a posto”.
Oltre a ciò, gli utenti “hanno anche il compito di aprire e chiudere il Parco”.
Ciò che fanno gli operatori del Centro Diurno “Il Faggio Rosso”, gli Operatori di ASL CN1 e gli attivisti di “MenteInPace” è davvero lodevole ma il Comune di Cuneo dov’è?
Se non chiamati gli Agenti della Polizia Locale non si vedono mai e, anche Forze dell’Ordine, si limitano a transitare in Via Vecchia di Borgo San Dalmazzo, Via Monsignor Riberi, e Via Giovanni Battista Bongiovanni, senza mai entrare nel Parco “La Pinetina” per fare qualche controllo di polizia o per comminare qualche sanzione a chi abbandona immondizia in ogni dove, pur essendovi il cestino per gettare il pattume.
Non è neppure giusto che gli utenti del Centro Diurno debbano raccogliere la pattumiera abbandonata da maleducati che pensano di poter usare i parchi pubblici a loro piacimento, in barba alle leggi e ai regolamenti del nostro Paese. In Italia vi sono delle leggi e vanno rispettate.
Il Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Cuneo, composto da 74 articoli e un composito Allegato è vigente e in vigore. Perché non viene applicato?
Al TITOLO II: Sicurezza e Qualità del vivere comune, Capo I: Garanzia del vivere in comunità, Articolo 8: Comportamenti vietati, Comma 1, Lettera “d” si dice espressamente: “A salvaguardia della sicurezza e del pubblico decoro è vietato arrampicarsi su edifici, recinzioni, monumenti, pali, arredi, segnaletica, inferriate ed altri beni pubblici o privati prospettanti spazi pubblici, nonché legarsi o incatenarsi ad essi”.
I soggetti che, nonostante il cancello chiuso da catena e lucchetto, si introducono nel Parco “La Pinetina” violano deliberatamente tale Regolamento e, pertanto, andrebbero puniti.
Andrebbero sanzionati anche per il fatto che violano il divieto di “compiere atti” in luogo pubblico “contrari alla nettezza o al pubblico decoro, o che possano recare molestia, disgusto, raccapriccio o incomodo alle persone”, come ben esplicato dall’Articolo 8, Lettera “q”.
Al Sindaco della Città di Cuneo, Patrizia Manassero, “Partito Democratico”, sarebbe da chiedere se trova normale che puntualmente, ogni giorno, nell’orario pomeridiano di apertura del Parco “La Pinetina” vi siano soggetti – talvolta anche maggiorenni – che, in barba “al pubblico decoro” tirano giù “la braghetta” dei pantaloni, o alzano la gonna, per fare i loro bisogni fisiologici sotto gli altrui balconi.
Queste non sono cose nuove o sconosciute all’Amministrazione Comunale dal momento che sono già state più volte riferite all’Ufficio Ambiente, all’Ufficio Verde Pubblico e anche all’Assessore alla Polizia Locale, Cristina Clerico, oltreché all’Assessore all’Ambiente, Gianfranco Demichelis.
Per dovere di cronaca, e per amore della verità, va detto che l’Assessore Demichelis ha fatto alcuni sopralluoghi a “La Pinetina” nel recente passato per prendere atto e visione della situazione e che – per quanto concerne il verde – ha posto in essere azioni efficaci.
Anche il Comitato del Quartiere Donatello, composto da un nutrito gruppo di residenti, è stato – nell’inverno del 2023 – messo al corrente dei problemi che il Parco “La Pinetina” crea a diversi residenti ma nulla è stato fatto.
Per tutta risposta, anziché fare della sana e necessaria viglianza, il 13 luglio scorso, a “La Pinetina” in orario serale, è stato fatto un concerto della “Big Band Jazz Cuneo”.
Iniziativa lodevole, per carità, ma la sicurezza dovrebbe venire prima degli eventi “acchiappa complimenti” utili solo a nascondere la polvere sotto al tappeto, e far vedere quanto sia “gioioso e gaio” il Quartiere Donatello.
Oltre a tutto questo, come ci ha detto un avvocato interpellato sul tema, si potrebbe persino procedere ai sensi dell’Articolo 650 del Codice Penale relativo all’Inosservanze dei provvedimenti dell’Autorità.
Il fatto che il Comune di Cuneo abbia un Regolamento di Polizia Urbana e che questo venga puntualmente, e deliberatamente, violato costituisce materiale interessante anche da un punto di vista squisitamente penale.
Sicuramente torneremo sul tema perché, proprio come fatto per il Complesso Residenziale “Agorà Porta di Francia”, e per il Quartiere Gramsci, “Civico 20 News” non nasconde la testa sotto la sabbia.