11 Febbraio 2025

4 thoughts on “Monsignor Viganò è stato scomunicato. Andrea Cionci lo aveva annunciato

  1. Non capisco come Vigano continui a considerare Papa Bergoglio; ha un livore e una disistima per lui che va avanti da parecchi anni. Ho letto il suo libro “ Nell’ora della prova “ pieno di rancore, anche con ragione perché Don Rodrigo ne ha fatte di tutti i colori e coperto le porcherie di tanti prelati, ma perché non ha capito che se uno si comporta così non può avere il Munus petrinum, cioè non è papa. Andrea Cionci direbbe, e dice, che è un gate keeper che fa il gioco di Bergoglio. Boh, in Vaticano non c’è più Nostro Signore, se n’è andato da un pezzo

    1. Non dovrebbe affrontarlo direttamente? E se sta acquistando troppo potere servirebbe un kamikaze? O forse c è la possibilità che ci sono avvisaglie che questo potere può cessare dall averlo? Solo ipotesi . Dimostrabili con indagini o azioni decise (ovviamente fanteria (truppe di terra) supportate dall artiglieria (qualche santo) o aspettando o pregando (come succedette per il ponte Morandi?)
      Velle est posse Volere è potere

  2. A ben vedere, le acque dello stagno vengono agitate principalmente dagli organi di (dis)informazione di massa, che continuano invece a tacere con ogni cura del Sodalizio Sacerdotale Mariano, che di scomuniche (e riduzioni allo stato laicale) ne ha ben più di Viganò e però senza le sparate eterodosse di quest’ultimo contro il Concilio e contro indistintamente tutti i papi conciliari e post-conciliari, sicché nella prospettiva viganesca Bergoglio non sarebbe papa allo stesso labile e discutibile titolo per il quale non lo sarebbero Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e – buon ultimo – lo stesso Benedetto XVI: a prescindere, per quest’ultimo, dalla “Declaratio”, sepolta dai media sotto i folti tappeti dell’omertà. In ultima istanza Viganò è condannato perché da lui emergerebbe la proposizione – o affinché la medesima emerga – che da Giovanni XXIII a Bergoglio sono tutti papi illegittimi, senza distinzione: ovvero, in ottica ribaltata, sono tutti papi legittimi, “Declaratio” o no di Benedetto: la quale invece è l’unico e perciò taciuto elemento che fa la reale differenza tra papi viceversa legittimi, benché talvolta manchevoli, e unico effettivo e non opinabile antipapa nonché apostata. Insomma un gran guazzabuglio forse montato ad arte con la acquiescenza se non collaborazione dello stesso Viganò, comunque rilanciato da una stampa tanto famelica quanto grossolanamente ignorante o francamente menzognera; e soprattutto guazzabuglio funzionale, benché in negativo, a ribadire la legittimità bergogliana in una sorta di hegeliana notte nella quale tutte le vacche finiscono con l’apparire nere. Possibile gatekeeping, appunto, come sospetta Andrea Cionci, mentre “papa Francesco” ringrazia ridendosela (e magari già dando esecuzione, per la parte vaticana, a quello che in ipotesi sarebbe un autentico pactum sceleris).

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