
Un marocchino 28enne, a Verona, ha aggredito gli Agenti della Polizia di Stato.
Nel percorso di indagine sull’immigrazione criminale, non si può non parlare di ciò che è accaduto in questi giorni, in Veneto, a Verona dove “un cittadino marocchino è stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale“.
Come spesso accade in queste occasioni l’extra comunitario era “già noto per essersi sottratto a un accompagnamento coatto“.
La Polizia di Stato, precisamente la Questura di Verona, fa sapere che nella notte del 16 aprile scorso, “gli Agenti della Squadra Volante hanno proceduto al controllo di due individui sospetti nei pressi di una tabaccheria“.
Evidentemente i soggetti attenzionati avevano qualcosa da nascondere visto che “uno dei due ha tentato di eludere il controllo dandosi alla fuga“.
I poliziotti, però, vista la maturata esperienza con simili soggetti, lo hanno inseguito e, dopo aver scavalcato recinzioni e cancellate lo hanno trovato “all’interno di una proprietà privata in Via De Amicis“.
Manco a dirlo, il marocchino non ha minimamente pensato di porre in essere un comportamento collaborativo.
L’immigrato “ha cercato di colpire gli Agenti con calci e pugni“. La situazione non è degenerata grazie all’arrivo di ulteriori pattuglie che hanno provveduto a immobilizzare il violento e a tradurlo in Questura.
Giunti in sede il soggetto è stato identificato ed è risultato essere un cittadino del Marocco, classe 1997, già reo di essersi “sottratto a un accompagnamento coatto presso un CPR qualche giorno fa“.
Tanti cittadini iniziano a non più tollerare queste cose e vorrebbero che il Governo usasse un “pugno estremamente più duro” nei confronti di questi soggetti.
L’Italia sta diventando ricettacolo di spacciatori, stupratori, manigoldi vari, a cui non si riesce a imporre regola alcuna.
Per quanto si potrà continuare ancora?