A Racconigi (CN) e a Torino si è tenuto un convegno internazionale di studi
Il 15 settembre 1904, al Castello reale di Racconigi nasceva Umberto di Savoia, erede al trono sino al 1946, luogotenente del regno fra giugno 1944 e maggio 1946 e infine ultimo re d’Italia.
Il Piemonte che sempre ricordava con nostalgia e rimpianto nei lunghi anni dell’esilio, gli ha tributato un ricordo significativo, tenutosi nelle residenze abitate nel corso degli anni.
A centovent’anni dalla nascita auspice l’Università di Torino e altre istituzioni culturali, giovedì e venerdì della scorsa settimana al Castello di Racconigi, salone d’Ercole e al Palazzo Reale di Torino, Salone delle Guardie Svizzere, si è tenuto un convengo che è riuscito a porre mirabilmente in evidenza alcuni aspetti della vita del principe che testimoniano la profonda cultura, la sua personalità e l’ampiezza dei suoi interessi e delle predilezioni artistiche.
Si è spaziato sulla sua figura, la religiosità, la collezione sindonica, le raccolte d’arte, le scelte decorative e di arredo compiute nei palazzi di residenza, oltre ai ruoli svolti da Umberto II nel secolo breve.
In particolare, alcune relazioni hanno posto in evidenza le iniziative da lui promosse al castello di Racconigi, al Palazzo Reale di Torino, al Castello reale di Sarre, al Quirinale e nelle residenze napoletane. Così alcuni relatori sono riusciti nell’intento di gettare le basi per delineare la figura di Umberto II, in rapporto al suo coinvolgimento anche nella storia dell’arte e del collezionismo del Novecento.
Il progetto ha visto unite le tre principali istituzioni da cui dipende la gestione delle residenze sabaude piemontesi, (Residenze reali sabaude, Consorzio delle Residenze reali Sabaude, Musei Reali di Torino), tanto care a Umberto II, oltre alla Fondazione Accorsi – Ometto e all’Università di Torino – Dipartimento di Studi Storici.