
A Cuneo si continua con la demagogia a buon mercato e con la propaganda spicciola. Molti cittadini sono stufi del dilettantismo del Sindaco Manassero.
Il Comune di Cuneo, in modo del tutto strumentale e propagandistico, “prosegue nelle scuole l’attività di sensibilizzazione contro la violenza di genere”, utilizzando il personale della Polizia Locale che, invece, sarebbe molto più utile per strada, a far rispettare l’“Ordinanza a tutela della convivenza civile e del rispetto di spazi e luoghi pubblici” al Quartiere Gramsci o a far rispettare la Legge 28 dicembre 2015, n. 221, al Quartiere Donatello.
La stessa Polizia Locale, invece, fa sapere, sul sito ufficiale del Comune di Cuneo, che “insieme al servizio Parità e Antidiscriminazioni e alle associazioni della Rete Antiviolenza, è impegnata al Liceo “Edmondo De Amicis” per tenere alcune lezioni di tecniche difensive utilizzabili in caso di aggressione”.
La notizia, sul sito del Municipio, è uscita il 22 gennaio scorso e, prima di commentarla, abbiamo ritenuto fosse necessario parlare, interloquire e confrontarci con i cittadini e le cittadine cuneesi che leggono “Civico 20 News”.
Il quadro che ne è emerso è stato poco edificante.
In molti ci hanno fatto notare come il Comando di Polizia Locale di Cuneo, alle dipendenze del Dirigente Comandante, Commissario Davide Bernardi, è la “grande assente” in molte zone della città, adducendo sempre a scusa il sottorganico.
Queste parole hanno trovato conferma nelle azioni dei Consiglieri Comunali Luciana Toselli, “Cuneo per i Beni Comuni”, e Paolo Armellini, “Indipendenti”, che nella seduta del Consiglio Comunale del 27 gennaio hanno fatto presente al Sindaco, Patrizia Manassero, “Partito Democratico”, che la Polizia Locale, nella notte di San Silvestro, non ha “emesso nessuna sanzione” rispetto all’“Ordinanza anti botti” emanata proprio dal Sindaco stesso.
La sensazione che molti cittadini hanno – e sono sempre di più – è che la Polizia Locale è più “un Corpo di facciata che di azione, intervento e sostanza”. A sostenere questa tesi soprattutto i residenti dei Quartieri Donatello e Gramsci che si sentono abbandonati, non ascoltati e non garantiti.

La risposta di Patrizia Manassero, come ben sottolineano i colleghi di “Cuneo24”, è stata la solita. Il Sindaco, infatti, “ha ribadito l’intenzione di sensibilizzare piuttosto che reprimere, sottolineando le difficoltà della Polizia Municipale nel controllare l’intero territorio comunale”.
Se lo scopo del Sindaco e del Comando di Polizia Locale è quello di sensibilizzare che senso ha, allora, emettere ordinanze che prevedono sanzioni?
Il Sindaco Manassero, ancora una volta, dimostra di essere “dilettante allo sbaraglio” in una città che, invece, necessiterebbe di un Amministratore Pubblico competente.
Mentre la città vive nel pressapochismo politico ed amministrativo, l’Assessore alla Polizia Locale, Cristina Clerico, sostiene: “La lotta contro la violenza di genere è una priorità assoluta per la nostra amministrazione e la collaborazione con le scuole rappresenta un passo importante in questa direzione”.
L’iniziativa è lodevole, per carità, ma la violenza di genere, spesso, come la notte di Capodanno a Milano, avviene da parte di immigrati irregolari, non integrati, non rispettosi delle leggi dello Stato, che, va detto, andrebbero attenzionati e controllati da chi indossa una divisa.
Le lezioni “contro la violenza di genere” lasciano il tempo che trovano se poi si permettono “bronx” come il marciapiede di Via Bongiovanni all’angolo con Via San Giovanni Bosco; o come Piazza della Costituzione al confine con Via Luigi Einaudi; ecc…
Si concorda con l’Assessore Clerico quando dice che “è fondamentale che le giovani donne sappiano come difendersi in situazioni di pericolo e siano pienamente consapevoli dei loro diritti” ma si sottolinea anche che a difendere i cittadini “in situazioni di pericolo” dev’essere quella Polizia Locale che tanto grava sul bilancio pubblico.
Fin tanto che si continuerà a dire “non abbiamo le macchine”, “siamo sotto organico”, “esistono anche Polizia e Carabinieri”, “la gente ha una percezione di insicurezza che, invece, non c’è”, “la Polizia Municipale è in difficoltà nel controllare l’intero territorio comunale” … non si andrà da nessuna parte ma, soprattutto, qualunque azione della Giunta avrà il sapore della demagogia e della propaganda.
Il tempo è galantuomo e, nel 2027, i Cuneesi saranno chiamati alle urne per scegliere se rinnovare il mandato a Patrizia Manassero o se cambiare passo “e bandiera”.
Concordo con l’articolo appena letto. Ho già presentato alcune interpellanze sull’argomento, ogni volta risponde la sindaca e l’assessore Clerico, la loro risposta è sempre volta a sminuire il problema, quasi vorrebbero negarlo. Tutto questo solo perché non sono in grado di risolverlo, le scuse sono sempre pronte, addirittura mi hanno accusato di voler mettere sotto accusa la polizia locale. Mi sono difeso più volte affermando che il problema sta al vertice, sindaca, assessore e comandante dei vigili, i vigili fanno quanto viene loro imposto. Chissà se un giorno si accorgeranno, altrimenti possono sempre fare un passo indietro. E lasciare spazio a chi avrebbe voglia di risolvere il problema.
Franco Civallero Capo gruppo Forza Italia al Consiglio Comunale di Cuneo
Vorrei fare una precisazione, i vigili urbani sono defunti dal lontano 1986.
Adesso sono agenti di Polizia Locale, gli stessi vogliono una riforma degna!!!!!!