
I Carabinieri del Colonnello Giuseppe Carubia e del Maggiore Davide Basso non deludono. L’eccellenza della Benemerita in Granda resta una certezza.
La Provincia Granda continua a confermarsi meta ambita per immigrati dediti alla delinquenza, in special modo ai reati collegati all’uso, spaccio e confezionamento di sostanze stupefacenti.

A fornirci l’ennesimo episodio sul quale riflettere il Comandante del Reparto Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, Tenente Colonnello Angelo Gerardi, che in una nutrita e dettagliata nota stampa fa sapere come i Carabinieri della Compagnia di Saluzzo, comandati dal Maggiore Davide Basso, hanno sgominato una banda specializzata nello spaccio di crack.
Innanzitutto teniamo a sottolineare come l’attività d’indagine che ha portato all’ottimo risultato è nata nel mese di luglio del 2023 ed era stata denominata “Crack Stone”.
I Carabinieri del Marchesato hanno lavorato alacremente, senza sosta, per un intero anno al fine di consegnare alla giustizia dei delinquenti che, altrimenti, in assenza di prove più che schiaccianti avrebbero rischiato di restare a piede libero.
Durante l’attività inquirente i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Saluzzo sono riusciti ad “individuare un’abitazione nel comune di Luserna San Giovanni presso la quale era stata avviata una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente crack, a beneficio anche dei consumatori dell’area del saluzzese”.
Immediata la collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale di Torino, con l’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino, con la Procura della Repubblica e con tutti gli organi dello Stato presenti sul territorio.
Le complesse ed intricate indagini hanno portato, l’8 luglio scorso, all’“esecuzione di un’ordinanza cautelare in carcere” e alla “sottoposizione al divieto di dimora nelle provincie di Torino e Cuneo” emesse dal GIP del Tribunale di Torino per tre immigrati, provenienti dal Gambia, “ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso”.
La tecnica di spaccio era quanto mai bizzarra.
“Gli indagati” – fanno sapere dal Comando Provinciale di Cuneo – “con precisa ripartizione di ruoli e compiti ben definiti” prendevano le ordinazioni dagli assuntori “attraverso telefonate in codice” e consegnavano lo stupefacente “attraverso una delle finestre al piano terra dell’abitazione presso la quale dimoravano”.
A prova di ciò vi sono le immagini raccolte dagli investigatori dell’Arma e i sequestri di alcune dosi “a carico degli acquirenti che sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa”.
Oltre a questo, se ancora non fosse sufficiente, il Tenente Colonnello Gerardi sottolinea come “in totale sono ben 126 i singoli episodi di spaccio contestati ai tre indagati”.
L’ottimo lavoro – svolto da circa venti militari dell’Arma – ha portato due immigrati alla custodia cautelare in carcere e “il terzo al divieto di dimora nelle provincie di Torino e Cuneo”.
I nostri lettori – che amano ed apprezzano moltissimo l’operato dei Carabinieri – gioiscono nel sapere che il territorio è pattugliato, controllato e monitorato.
Negli anni la situazione legata alle problematiche subordinate alla droga è ampiamente peggiorata.
La politica ha sempre derubricato la cosa come “fisiologica” e “presente in tutte le provincie d’Italia” ma il Comando Provinciale dei Carabinieri, magistralmente guidato dal Colonnello Giuseppe Carubia, non si è mai adagiato sugli allori e ha portato avanti un’attività di indagine e repressione veramente encomiabile.
Con l’occasione, nel ringraziare tutti i militari coinvolti, a vario titolo, nell’Operazione “Crack Stone”, noi di “Civico 20 News” desideriamo ringraziare il Colonnello Giuseppe Carubia che, da settembre, lascerà la Granda per andare a dirigere la celeberrima Scuola Allievi Carabinieri “Cernaia” di Torino.
L’occasione ci è propizia per augurargli un proficuo percorso professionale, una positiva esperienza nel nuovo incarico e l’augurio di ricevere presto la promozione a Generale di Brigata che – lo diciamo senza dubbio – merita come pochi altri.
Negli anni in cui ci siamo trovati a narrare l’operato dei Carabinieri di Cuneo, abbiamo sempre trovato nel Colonnello Carubia un Ufficiale preparato, deciso e determinato a difendere il Cittadino, nonostante le risorse spesso esigue in suo possesso.
Comandanti del lignaggio del Colonnello Carubia sono una ventata d’aria fresca per la Forza Armata e per quell’Italia, onesta e per bene, che crede ancora nei valori della giustizia.
Viva i carabinieri..viva l Italia onesta…