Carabinieri di Città di Castello traggono in arresto due albanesi già gravati da precedenti di polizia.
In televisione si fa un gran parlare degli immigrati di seconda generazione. Si sostiene che non si sentono integrati in quanto gli italiani sarebbero razzisti.
Una certa Sinistra insiste nel sottolineare come gli autoctoni sono prevenuti nei confronti dei nati da famiglie di immigrati. Sterile retorica che viene smentita dai fatti e dalla cronaca giudiziaria.
E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, che gli immigrati – nati qui oppure no – vivono di espedienti e di reati che danneggiano le persone e il patrimonio.
Il mese di dicembre, tanto per non farsi mancar nulla, è iniziato con un’operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Città di Castello conclusasi con l’arresto di due albanesi per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Dal Comando Provinciale Carabinieri di Perugia fanno sapere che “i due soggetti, un 23enne ed un 40enne, entrambi di origine albanese e domiciliati a Perugia, con precedenti di polizia, sono stati controllati da una pattuglia nell’ambito di un servizio di prevenzione disposto lungo le arterie principali ed agli ingressi della cittadina”.
I Carabinieri, appostati all’uscita della E45, in direzione di Città di Castello, hanno notato che l’utilitaria sulla quale viaggiavano i due albanesi aveva un andamento sospetto. Poco dopo hanno visto che i passeggeri “hanno tentato di disfarsi di un involucro, subito dopo recuperato, con all’interno circa 34g di cocaina”.
Copione che, da nord a sud, si ripete sempre con le stesse modalità.
Gli immigrati detengono ingenti quantità di sostanza stupefacente e, alla vista dei Carabinieri, tentano di liberarsene per non doverne rispondere in sede giudiziaria.
I militari dell’Arma, dunque, hanno proceduto alla perquisizione personale e domiciliare ed hanno rinvenuto altri due involucri contenenti, ambedue, cocaina. Gli involucri erano abilmente occultati all’interno di indumenti.
La locale Procura della Repubblica ha perciò indicato ai Carabinieri di tradurre i due albanesi presso le camere di sicurezza della Caserma di Città di Castello in attesa del rito direttissimo.
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Perugia ha poi convalidato l’arresto, vista la flagranza di reato e l’ingente quantità di sostanza stupefacente rinvenuta.
Da moltissimo tempo parliamo di quella che è ormai universalmente conosciuta come “immigrazione criminale”. I casi sono molteplici e le circostanze, più o meno, sempre le stesse.
E’ incredibile che la parte sinistra dell’emiciclo parlamentare non comprenda che si è ormai giunti ad un punto di non ritorno. Le carceri italiane sono piene di immigrati; non perché gli italiani sono razzisti ma perché – con chiare evidenze – costoro sono inclini al crimine.
Ogni giorno una nuova spina nel cuore; che fine faremo??