C’è da chiedersi come mai così tanti malori in soggetti giovani, allenati, agonisti professionisti sottoposti a periodici controlli medico-sportivi molto accurati.
Non passa giorno in cui non si senta parlare di strani e sospetti “malori” che fino ad un paio d’anni fa erano pressoché impercettibili.
L’ultimo eclatante caso in ordine di tempo è quello che il 23 giugno ha colpito Anita Alvarez, campionessa statunitense di nuoto sincronizzato, che durante le prove del singolo ha avuto un malore ed ha iniziato ad inabissarsi nella piscina olimpionica.
La sua allenatrice Andrea Fuentes, in barba alle norme sportive, vista la malaparata, si è gettata in acqua ha abbracciato la sua atleta e l’ha riportata in superficie consegnandola alle cure del personale medico a bordo piscina.
Per una manciata di minuti la “Duna Arena” di Budapest, dove si stanno disputando i Mondiali di Nuoto, si è trasformata in un luogo di paura e terrore.
Quel che ha lasciato tutti con l’amaro in bocca è il fatto che i bagnini ed il personale di salvataggio non si siano tuffati per salvare l’atleta in evidente difficoltà.
Purtroppo il regolamento della Federazione Internazionale di Nuoto Agonistico impedisce ai soccorritori di entrare in acqua se non vi è un esplicito segnale che solo l’arbitro di gara può dare. Dopo il caso Alvarez la citata federazione fa sapere che “rivedrà gli attuali regolamenti che impediscono ai bagnini di intervenire senza un segnale dell’arbitro”.
La buona notizia è che Anita Alvarez è stata accuratamente visitata, sta bene ed è già tornata in albergo con le sue compagne di squadra. Andrea Fuentes che, oltre ad averle salvato la vita, non l’ha lasciata sola un attimo, fa sapere che la prima preoccupazione della Alvarez è stata quella di poter tornare in gara per fare ciò che la rende più felice: nuotare in sincro.
C’è da chiedersi come mai così tanti malori in soggetti giovani, allenati, agonisti professionisti sottoposti a periodici controlli medico-sportivi molto accurati. Come mai prima del 2021 non si sentiva parlare di così tanti malori improvvisi e, diciamolo pure, sospetti?
La speranza è che la comunità scientifica internazionale inizi ad approfondire la questione in modo serio e scevro da pregiudizi. Non si può escludere a priori che vi sia una correlazione fra il vaccino contro Sars-CoV2 e tutti questi malori che, talvolta, si rivelano fatali.
Certamente monitoreremo gli sviluppi e vi terremo opportunamente informati.