Un evento che potrebbe avvenire tra miliardi di anni
L’astronomia ci ricorda l’ineluttabilità di catastrofici eventi galattici che, per la loro incommensurabile potenza e dimensione, non possono che impressionare qualsiasi lettore, in particolar modo se non sufficientemente informato sulle conoscenze fisiche del fenomeno in causa.
La “collisione” tra le galassie Via Lattea e Andromeda potrebbe essere sicuramente uno di questi eventi epocali.
Tuttavia, in soccorso a questa terrificante sensazione della “fine del mondo e dell’umanità”, interviene in modo rassicurante, la stessa scienza astrofisica.
Infatti i tempi, per la realizzazione di questa “catastrofe definitiva”, richiedono ancora qualche miliardo di anni e in questa “lunghissima attesa” l’umanità potrebbe anche evolversi in altri soggetti, estinguersi, migrare in altri pianeti, ecc. per altri eventi ad oggi non ipotizzabili.
Pertanto, preso atto che questo “immane pericolo” per ora resta confinato in un futuro che ci sfugge, non ci rimane che tirare un sospiro di sollievo.
Tuttavia, superata questa paura, ci incuriosisce conoscere questo grandioso e affascinate evento cosmico.
Una descrizione sintetica ed esauriente in merito ce la fornisce un articolo di Quora – piattaforma-forum – (23 febbraio 2022), il cui Autore si è presentato sotto lo pseudonimo di Heisemberg.
Buona lettura.
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Supponiamo di essere qui quando la nostra galassia si scontra con Andromeda. Cosa proveremmo?
Bene, supponendo per assurdo che la nostra specie sia sopravvissuta alle future glaciazioni, supernove, ipernove, supereruzioni, collisioni celesti, megaterremoti, ecc., che sicuramente si verificheranno a bizzeffe nei prossimi 500 Ma, ma soprattutto ipotizzando di sopravvivere all’assenza di CO₂ che si verificherà tra ~800.
Ma, quando la luminosità solare (+0,8%) porterà all’interruzione del ciclo carbonato-silicato, alla fine della fotosintesi (C3 e C4), a temperature medie di ~40 °C e all’estinzione di qualsiasi forma di vita più complessa di un batterio, se per qualche strano motivo la nostra specie nell’anno 4000002024 c.a., non si fosse evoluta almeno altre duemila volte in qualcos’altro come dovrebbe accadere in teoria per tutti quei mammiferi che non si estinguono, quel che vedremmo al di fuori di un cielo notturno completamente irriconoscibile rispetto ad oggi, è solo ed esclusivamente una Terra devastata dalla potenza del Sole, con temperature minime di 400 gradi (ai poli); e questo sempre se non il pianeta non abbia incrociato Mercurio ~700 milioni di anni prima, quando potrebbe andare fuori orbita e devastare il sistema solare interno.
La fusione galattica non sarà mai vista da nessun essere umano, mettiamoci l’anima in pace, e dico questo semplicemente perché parliamo di un tempo troppo lungo anche solo per fantasticare o per avere una minima speranza di arrivarci vivi per così dire o in quanto specie che sia.
Fatto sta che eventi di questo tipo non comportano poi grosse interazioni, certo la nuova galassia sarà bella carica di oggetti celesti, sicuramente molto luminosa e in più avverrà la fusione tra due buchi neri colossali come Sgr A* e quello al centro di Andromeda, che tra l’altro è ancora più massiccio, ma tutto sommato niente di che, dai.
A parte che avverrebbe in tempi inconcepibilmente lenti, almeno dal punto di vista di un osservatore posto su un pianeta di un braccio periferico della Via Lattea come lo siamo noi, ma altresì le distanze interstellari sono troppo ampie; è molto, molto difficile che due sistemi si becchino… Ed è ancora più improbabile una collisione di qualche tipo.
Quel che è possibilissimo invece, è il fatto che molte stelle vengano verosimilmente spedite fuori orbita dalle nuove interazioni gravitazionali, sia considerando il nuovo centro di massa di Milkomeda, sia magari per qualche stellina vagante, per così dire, ma alla fine niente di trascendentale, almeno non dal punto di vista di un ominide che abita una sfera di ferro ricoperta di silicati che per allora sarà praticamente in fiamme.
Se tu fossi Dio però, con il tasto avanti veloce e una poltroncina da una galassia relativamente vicina, senza dimenticare un bel paio di occhiali 4D, ti godresti veramente, ma veramente un grandissimo spettacolo.
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