La recensione di Lionello Capra Quarelli
Un elegante palazzo milanese, durante la fase più dura e mortifera della pandemia, fa da sfondo alle vicende stralunate, eppure verosimili, di una comunità di coinquilini, tra loro sconosciuti o, al contrario, legati da fili segreti.
Il tutto narrato e commentato da Pan, una divinità selvatica, non olimpica, dall’aspetto di satiro e non troppo amichevole.
Il palazzo ospita, tra gli altri, un medico molto ortodosso, pessimista, forse depresso, abitudinario e assai spaventato dal Covid, e se tutto ciò non bastasse, afflitto da un figlio ipocondriaco, insopportabile e aspirante melomane, ma di scarso talento.
Ospita anche il suo rivale, anch’esso medico, appena giunto nello stabile.
Quest’ultimo, affascinante, coltissimo, gran viaggiatore, dal fisico possente, è al contrario dedito a pratiche mediche poco ortodosse e alternative, e ha appena occupato, dopo una lunga e molesta ristrutturazione, l’appartamento dell’ultimo piano dove ha realizzato una splendida terrazza fiorita.
Al primo piano, abitano i Flick, giovane coppia religiosissima, conosciutasi in una sezione scout e giunta illibata all’altare, ora costretta ad affrontare tempeste emotive e conflitti, anche fisici, del tutto inattesi.
Altro personaggio notevolissimo è la signorina Emma, anziana professoressa di latino in pensione, severa e idealmente tutt’ora in cattedra, sempre pronta a dispensare a destra e a manca rimproveri e brutti voti, ma che confesserà a un vicino di casa un segreto che custodiva gelosamente da decenni.
Il disagio e l’angoscia del lockdown sono vissuti e interpretati dai vari abitanti del palazzo, ognuno a modo suo, oscillando tra cupa rassegnazione, indifferenza e cieca ribellione.
La scrittura è fluida, precisissima e molto raffinata, mentre i numerosi personaggi di questa sorta di teatro, sono tratteggiati dall’autore con pennellate sicure, nette e di grande efficacia.
Piccole miserie, devastanti gelosie, malinconie e sordide cattiverie sono descritte con maestria ed eleganza.
Un libro di grande attualità, a mio avviso godibilissimo, in certe pagine molto divertente, zeppo di citazioni latine, argomentazioni mediche e filosofiche e ricordi di viaggi esotici, senza per questo risultare pedante o noioso.
A donare un po’ di leggerezza e ulteriore vivacità, non manca qualche pagina birichina.
In definitiva, un’opera difficile da collocare in una categoria precisa, ma senz’altro di ottimo livello.
Lionello Capra Quarelli
Federico Audisio di Somma
PAN
SEM 2021, pp 207, 18,00 €
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