
Il Salone del libro di Torino quest’anno si tinge di rosso sangue.
Alcuni degli autori più seguiti, ricercatori e indagatori nell’ambito della storia della criminologia e dei delitti piemontesi, si confronteranno su un tema particolarmente sentito: il delitto.
Sabato 11 maggio alle ore 18,00, presso la sala Lilla del Salone del Libro di Torino, si terrà una conferenza a più voci che andrà ad indagare gli avvenimenti risolti e irrisolti in ambito piemontese. Tra gli autori spiccano Laura Fezia, autrice del libro

“Torino 1921: un delitto (quasi) perfetto”, sul lungo processo che si tenne in quegli anni sul caso Cogo, che vide il bisnonno della saggista in prima linea come giudice; Massimo Centini, firma di Civico 20 news, autore della collana sui serial killer della casa editrice Yume e de “Il volto

oscuro del Piemonte”; Milo Julini, vicedirettore di Civico 20 news, nonché saggista che si è a lungo occupato dei crimini piemontesi e Andrea Biscàro, ricercatore e scrittore, entrambi autori del libro “Cold cases a Torino”, una importante indagine su alcuni casi di donne scomparse e uccise (casi irrisolti oppure risolti con molto ritardo e colpi di scena) ed Enrico Giacovelli che proprio al Salone del libro presenterà il nuovo thriller “Le colonne di via Po”, e che aggiungerà la sua voce alla conferenza, portando un esempio di quello che è il “racconto del crimine”, che si instaura nell’ottimo filone del thriller piemontese e che spesso serve anche a sensibilizzare il pubblico su tematiche attuali e su vicende irrisolte. L’incontro è a cura della casa editrice Yume e della Regione Piemonte.

Il fascino del crimine, che da sempre ha influito sul pubblico, irretisce giornalmente milioni di spettatori televisivi, ormai avvezzi ai racconti più cruenti; Renzo Rossotti, un giornalista torinese che si è occupato di cronaca nera per moltissimi anni, scomparso nel 2014, soleva dire che quando la cronaca si concentrava su un caso in particolare, nei giorni successivi avvenivano delitti similari. È una teoria che gli psichiatri odierni condividono, ma che i media preferiscono non affrontare.

Torino è una città moderna e tranquilla, malauguratamente scenario di una moltitudine di omicidi e scomparse, in particolare di giovani donne. Il tema del femminicidio è purtroppo diventato importante ovunque, in particolare a causa degli eventi che hanno sconvolto le città italiane negli ultimi anni. In alcuni luoghi si sono svolti omicidi cruenti, spesso compiuti da uomini che non accettavano di perdere la compagna, atto vile e quasi impensabile in un periodo storico nel quale la comunicazione, le infinite possibilità e il livello culturale dovrebbero fare da argine a sentimenti quali la gelosia e l’odio.
L’incontro non potrà per forza di cose essere esaustivo sull’argomento, ma cercherà di portare alla luce eventi del passato più o meno recente, sondando i comportamenti umani, la psiche e gli accadimenti con la sensibilità dovuta nei confronti di persone brutalmente uccise. L’abitudine alle immagini forti e al crimine cinematografico rende infatti spesso incapaci di comprendere che quei fatti sono realmente accaduti e che hanno creato profondo dolore nelle famiglie, ai nostri giorni così come nel passato.
Per approfondire l’argomento si segnala che la casa editrice Yume ha organizzato il secondo Convegno di criminologia, nell’ambito della rassegna “Sulla strada del crimine” e dedicato alla figura di Cesare Lombroso, padre della criminologia. L’incontro si terrà sabato 25 maggio alle ore 14,15 e ospiterà relatori di importanza nazionale ed internazionale, come Pierluigi Baima Bollone, Massimo Centini, Milo Julini, Fabrizio Russo, Andrea Biscàro, Livio Cepollina, Andrea Pellegrino, Gian Luca Giani e vedrà la partecipazione straordinaria del pronipote di Cesare Lombroso, Massimo Lombroso. Sul sito della casa editrice si possono trovare maggiori informazioni.
Indagatori del crimine fatevi quindi avanti, l’esperienza dei relatori dei due incontri non può che essere uno sprone alla ricerca, allo studio e alla comprensione degli eventi criminali che continuano ad avvenire con estrema frequenza attorno a noi.
Libri di riferimento:
“Torino 1921: un delitto (quasi) perfetto”, Laura Fezia
“I volti oscuri del Piemonte” e la collana sui serial killer (ed. Yume) di Massimo Centini
“Cold cases a Torino” di Milo Julini e Andrea Biscàro
“Le colonne di via Po” di Enrico Giacovelli
Maggiori informazioni su www.yumebook.it
E presso lo stand della Yume edizioni al Salone del Libro di Torino, Padiglione 2 stand K09
Fotografie di Marino Olivieri
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