Il nuovo libro considera le ‘profezie patriottiche’ di Andrea Towianski nel Piemonte esoterico e risorgimentale
Roberto Gremmo, storico esponente della cultura autonomista e piemontesista, nel suo nuovo libro intitolato “Il messia spiritista dell’Italia unita”, considera le ‘profezie patriottiche’ di Andrea Towianski nel Piemonte esoterico e risorgimentale.
Gremmo ha rivolto la sua attenzione al visionario e profeta lituano-polacco Andrea Towianski (Antasvente, Vilnius, 1799 – Zurigo, 1878) perché questi predicava l’unità d’Italia sostenendo che questo era il volere del “Mondo degli Spiriti” che vagavano nell’universo decidendo i destini del genere umano.
Prima o poi queste forze misteriose avrebbero ispirato un nuovo “cristianesimo patriottico”, emarginando una Chiesa Cattolica ormai corrotta e convincendo il Papa ad andarsene pacificamente da Roma lasciando il campo libero alle schiere patriottiche.
Gremmo, che ha sempre considerato con profondo senso critico quella che considera “mitologia” del Risorgimento italiano, sottolinea «le farneticanti elucubrazioni del singolare personaggio» in un Piemonte esoterico e risorgimentale, secondo le quali la futura “nazione italiana” sarebbe nata per ispirazione emanata da entità misteriose che decidevano i destini del mondo.
A queste, contrappone il suo giudizio fortemente critico che riconduce la nascita della nazione ai Savoia, ai complotti mazziniani, alle avventure garibaldine, alle trame francesi e inglesi, ai plebisciti truccati e a guerre sanguinose, per pervenire a una “Patria” rivelatasi alla prova dei fatti come militarista, affarista e centralista.
Sicuramente appare interessante, anche per l’emergere di risvolti poco noti di storia torinese, vedere come il «messia venuto da lontano ad annunciare un “Cristianesimo spiritista”», pur osteggiato dalle autorità ecclesiastiche, abbia saputo convincere personaggi importanti della vita politica della nuova Italia come il presidente del Senato, il torinese Tancredi Canonico (1828 – 1908), e Giovanni Amendola.
Towianski affascinò uomini di cultura come Antonio Fogazzaro che si ispirò a lui per il protagonista del libro “Il Santo”, o Eugenio Montale, oltre ad aprire la strada al “Modernismo” politico, grazie soprattutto alla “forza irresistibile di illuminazione interiore” che emanava dalla sua figura ascetica e mistica.
Secondo Gremmo, Andrea Towianski costituisce una meteora d’utopia, di religiosità monomaniacale e di stravaganza, ma che ha comunque lasciato un segno nella storia: considerato un precursore dello spiritismo occultista, anticipò alcune credenze in mondi alieni che aprirono la strada all’attuale ricerca ufologica. Ripropose l’idea della reincarnazione e indicò, come risposta ai problemi esistenziali, un percorso che si può oggi ritrovare nelle pratiche edonistiche di ginnastica mentale della “New Age”, annunciando gli ultimi tempi, in aperta polemica ed opposizione con il Cattolicesimo.
Fu un “profeta incognito”, ancor oggi tutto da scoprire, e il libro di Roberto Gremmo potrà certamente fornire un utile strumento in questo senso.
Nella copertina del libro si trova il ritratto di Andrea Towianski eseguito dal pittore Andrea Fossombrone (Zara, 1886 – Milano, 1963), profondamente influenzato dal pensiero del visionario e profeta lituano-polacco.