A quattro secoli dalla morte un libro della Olschki su una delle figure più rilevanti e complesse nella storia della Chiesa
A quattro secoli dalla morte, un progetto di ricerca internazionale promosso dall’Università di Torino e dall’Université Savoie Mont – Blanc – di cui questo volume è il risultato finale – ha focalizzato
l’attenzione sulla memoria e sull’eredità culturale di Francesco di Sales. Nella collana del Centro Studi delle Residenze Reali Sabaude, in occasione del IV centenario della morte del santo, è stato pubblicato dalla prestigiosa casa editrice fiorentina Leo S. Olschki un interessante volume “Francesco Di Sales. Memorie ed eredità culturale”, a cura di Paolo Cozzo e Frédèric Meyer.
Il libro strutturato in tre parti, dove vengono trattati temi relativi alla figura di Francesco di Sales con testi di approfondimento, in italiano e francese curati da diversi relatori. Nella prima sezione “Il Culto Universale”, nella seconda parte “Diffusione, evoluzione ed espressione nei territori”; infine nella terza sezione “Eredità spirituali, culturali e politiche”. Il corposo volume si completa poi con le pagine dedicate alle tavole e ai crediti fotografici.
La sua poliedrica personalità è infatti riuscita a imporsi come modello ispettore ben oltre i limiti cronologici e geografici della sua personale vicenda, proiettandosi sul lungo periodo nell’intero mondo cattolico: l’ascendente esercitato sull’esperienza religiosa di don Bosco a metà dell’Ottocento è solo uno degli esiti più evidenti, quella di Francesco di Sales, beatificato nel 1661, canonizzato nel 1665 e proclamato dottore della Chiesa nel 1877 da papa Pio IX , è una delle figure più rilevanti e complesse nella storia della Chiesa, e della vita religiosa, dei culti e delle devozioni di età moderna e contemporanea.
Francesco di Sales nacque il 21 agosto del 1567 da famiglia di antica nobiltà nel castello di Sales. Fu il primogenito del signore di Boisy, ricevette una raffinata educazione. Il padre voleva per lui una carriera giuridica, lo mandò a studiare all’Università di Padova, dove Francesco si laureò, ma dove decise di divenire sacerdote. Infatti, il 18 dicembre del 1593 venne ordinato sacerdote, fu poi vescovo, direttore spirituale, consigliere politico, promotore di ordine religiosi e animatore di esperienze di fede.
Il curatore del libro Paolo Cozzo, scrive: “Il culto di Francesco di Sales, esaltato, specialmente nella sua condizione di oppositore del protestantesimo e di tutore del cattolicesimo. Naturalmente la più nota e importante espressione di questa rielaborazione attualizzata della figura del vescovo di Ginevra fu quella proposta da Don Bosco. Fondando la Congregazione, il sacerdote torinese aveva deciso di richiamarsi – a partire dal nome del prescelto – a Francesco di Sales, con lo scopo di evocare uno zelante vescovo della Controriforma attivamente impegnato nella lotta all’eresia e nel proselitismo, come non si perdeva occasione di ricordare da parte della pubblicistica dell’epoca”.
Francesco di Sales non ha ispirato solo fondatori di congregazioni religiose ma ha esaltato anche l’arte in ogni modo. Grandi artisti si misurarono con il presule savoiardo, che di volta in volta lo riproducono: genuflesso, in piedi, con il libro, con le mani al petto, in estasi, sorridente, serio, iconografie di ogni tipo sono state dedicate al santo, che è patrono della stampa cattolica , dei giornalisti, scrittori e autori.
Autori:
Paolo Cozzo, professore ordinario di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino.
Frédéric Meyer professore dell’Università di Storia Moderna all’Università Savoie Mont Blanc (Chambéry
Descrizione immagini:
Foto copertina: Sebastiano Conca(Gaeta 1680-1764), “Madonna col Bambino e San Francesco di Sales, 1721ca, olio su tela, Reggio di Venaria, regia cappella(detta di san Uberto)
Foto 1 Giovanni Marchiori, “Vergine Immacolata e i santi Francesco di Sales e Giovanni Nepomuceno, olio su tela, 1764, Venezia , chiesa di san Geremia
Foto 2 G. Ferrari, “Traslocazione delle ceneri dei Reali di Savoia in Alta Comba, olio su tela, ante 1849, Agliè, Castello
Foto 3 G.Ferrari, “Traslocazione delle reliquie di San Francesco di Sales nella chiesa della Visitazione di Annecy in presenza delle LL.MM. Carlo Felice e Maria Cristina, olio su tela, ante 1849, Agliè, Castello.
Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal libro:
“Francesco Di Sales / François De Sales. Memoria ed eredità culturale (1622-2002) / Mémoire et patri moine (1622-2022), Centro Civiltà delle Residenze Reali Sabaude La Civiltà delle Corti volume 7, a cura di Paolo Cozzo e Frédéric Meyer, pp.352 con 18 figg. n.t. e 16 tavole a colori f.t. , Leo S. Olschki Editore, Firenze 2023 €45.00.
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