Quando le ipotesi fantascientifiche si sostituiscono alla storia
La “Storia” della civiltà umana, supportata da reperti e documenti probanti è, tutto sommato, molto breve, rispetto alle lunghissime epoche preistoriche, di cui conosciamo praticamente nulla. In cifre e con grande approssimazione, si può dire che la storia inizia da 4 – 3 mila anni Avanti Cristo.
Tuttavia, ritrovamenti archeologici vari, di notevole o di modesto rilievo, la cui interpretazione e datazione risulta impossibile da attribuire con certezza, relegano questi reperti al capitolo delle “civiltà antiche e misteriose”.
In questa incertezza oggettiva la “Storia ufficiale ” cede il passo inevitabilmente alla tentazione dei cultori della “Fantascienza”.
Tuttavia è necessario fare una precisazione di fondo in merito ai generi della Fantascienza. Uno si identifica nella “narrativa di consumo”, priva di contenuti, tipica dei cosiddetti “pulp magazine” , Un secondo nella letteratura di livello, con contenuti divulgativi e didattici. Nel secondo genere si identifica, in quanto ne ha la primogenitura, il grande Isaac Asimov (Petrovic, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992), che è stato uno studioso, uno scrittore, un biochimico, un prolifico ed eccezionale divulgatore scientifico statunitense. Inoltre e questo ne rafforza la sua diversità e autorevolezza, ha sempre puntato sulla plausibilità scientifica delle sue narrazioni.
Per quanto riguarda “L’altra Fantascienza” c’è da rilevare che ha in se una componente simil-taumaturgica in quanto, davanti a domande senza risposte esaustive, mette in campo ipotesi suggestive che tentano di ridurre o risolvere il “buio storico”, offrendo in modo surrettizio narrazioni che tuttavia crollano alle prime stringenti critiche scientifiche.
Questa è’ sicuramente una metodologia anti storica, ma che offre scorciatoie e speranze di soluzioni ardite, avvincenti e mai esplorate.
Non per nulla questa “Fantascienza” ha avuto e continua ad avere un grande successo, trovando consenso in una consistente fascia di persone che sono fortemente attratte dalla fascinazione del misterioso e sempre più allergiche ad una visione del razionale.
Inoltre questa “comunità”, percepisce che le “narrazioni ufficiali”, relative ad eventi epocali o a direttive sovranazionali, sono versioni di comodo, che nascondano interessi inconfessabili, pilotati da “poteri occulti complottisti” con finalità di domino mondiale.
Pertanto, condizionati da questa “visione ossessiva”, da convinti e tenaci testimoni, promuovono un continuo e contagioso proselitismo.
In merito a questo contesto ci appare curioso il libro HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA a cura di Carlos A. Bisceglia che tratta argomenti interessanti, dove solamente la “Fantascienza” può offrire un ventaglio di ipotesi potenzialmente risolutive.
L’oggetto in causa sono le “Teste dei Giganti”, statue presenti sull’isola di Pasqua, la cui dimensioni corporee reali sono enormi. Di queste, quelle anatomicamente complete, che sono interrate fino al capo, lasciano la “Storia ufficiale” senza alcuna risposta convincente in merito a questa realtà misteriosa.
Il libro in questione è già stato recensito su TV city OLTRE LA STORIA di cui riportiamo un breve estratto introduttivo.
LA STORIA DA RISCRIVERE?
” …. Da tempo gli archeologi sospettavano che alcune delle “teste” dell’Isola di Pasqua avessero un corpo interrato. Allo stesso tempo, si pensava che le “teste giganti”, alte diversi metri, fossero una eccezione. Infatti, se queste teste avessero avuto un corpo sottostante, per rispettare le proporzioni si sarebbe dovuto trattare di veri giganti di pietra, alti almeno 20 metri.
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Recenti scavi hanno dimostrato che le “teste giganti” dell’Isola di Pasqua sono in realtà dei veri “giganti di pietra” sotterrati, la cui testa affiorava dalla terra.. Come sono finite delle statue pesanti svariate tonnellate a quasi 20 metri di profondità? Se lo hanno fatto di proposito, come ci sono riusciti senza spezzarle? L’isola di Pasqua è poco più di un isolotto. Dove hanno preso la forza lavoro per sotterrare decine e decine di “giganti di pietra” nel bel mezzo dell’Oceano? Domande senza risposta.
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Gli egiziani erano in grado di fare cose simili, ma avevano a disposizione la forza lavoro di un impero. Che forza lavoro avevano di disposizione gli isolani della piccolissima isola di Pasqua? La stessa cosa è accaduta a Nan Madol. Un popolo misterioso ha costruito una metropoli su di una piccola isola in mezzo all’Oceano. Certo, è possibile farlo. Ma a patto di avere la forza lavoro di un impero. Ma che forza lavoro era disponibile su di una isola totalmente isolata nel cuore dell’Oceano Pacifico?
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La stessa cosa è avvenuta al confine tra la Turchia e la Siria. Un intero complesso megalitico è stato completamente sotterrato, non si sa da chi, non si sa perché. Questo sito è stato chiamato “Göbekli Tepe”, vale a dire “la collina panciuta”. Ma sotto quella collina c’è uno dei misteri più profondi del genere umano. Recenti studi con i georadar hanno rivelato che esistono decine di siti simili a Göbekli Tepe “sotterrati” a molti metri di profondità. Era una civiltà a noi sconosciuta che è poi scomparsa a causa di un cataclisma naturale? O cosa?
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Diversi articoli scientifici comparsi sulla celebre rivista scientifica Nature ci dicono che oltre 10.000 anni fa una serie di comete attraversarono l’atmosfera terrestre, frantumandosi in migliaia di pezzi. La Terra venne investita da un vero bombardamento di frammenti che colpirono almeno 4 continenti. Nulla fu più come prima. Ci fu una vera “Apocalisse” nella preistoria, che ha spazzati via un numero imprecisato di “homo sapiens”. Le rovine dell’isola di Pasqua corrispondono a quelle di Göbekli Tepe? ….”.
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L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA
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https://www.amazon.it/dp/B0BLYBDF69
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