La UIL, per bocca di PierPaolo Bombardieri, chiede un incontro urgente a Giorgia Meloni.
Per evitare sterili polemiche e non prestare il fianco a chi usa le tematiche del lavoro per fare facile campagna elettorale, abbiamo atteso qualche giorno per parlare in modo serio della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Lo facciamo dando voce al Segretario Generale della UIL, PierPaolo Bombardieri, che in un intervento ai microfoni di “RaiNews24”, ha dichiarato: “Ho chiesto al Presidente del Consiglio che quello della sicurezza sul lavoro diventi il tema prioritario di questo Governo. Sono state assunte delle decisioni e sono state accolte parzialmente alcune nostre proposte, ma non basta: bisogna fare molto di più”.
Dichiarazioni che meritano senz’altro una riflessione.
Innanzitutto va detto che i morti e i feriti sul luogo di lavoro sono ancora troppi. Un Paese civile ed evoluto non può continuare ad essere foriero di sì tante pagine di cronaca sanguinaria quando si parla di lavoro.
Va reso merito al Governo, guidato da Giorgia Meloni, di aver assunto delle decisioni per migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori italiani ma, come ha ben detto Bombardieri, “bisogna fare molto di più”.
Quando si parla di vite umane non si può essere leggeri né tantomeno frettolosi.
Il Segretario Generale della UIL, infatti, sostiene che il Presidente del Consiglio deve convocare “le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Datoriali, a Palazzo Chigi, insieme ai Ministeri del Lavoro, dell’Industria e dell’Economia, per prendere decisioni che fermino questa strage”.
Sicuramente un confronto franco non può che essere utile. Il Governo Italiano ha ereditato da Mario Draghi e Giuseppe Conte un’Italia “in braghe di tela”.
I due ex inquilini di Palazzo Chigi hanno speso tutte le risorse in una Campagna Vaccinale discutibile e in sussidi senza senso per quanti – anziché lavorare – preferivano oziare sul divano.
Mettere ora mano al mondo del lavoro, ad una revisione concreta dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, ad un’equa retribuzione, ad un nuovo sistema di prevenzione ed indennizzo degli infortuni, … non è cosa semplice ed immediata.
Per questo PierPaolo Bombardieri ha chiosato col dire che “l’incontro deve durare finché non viene trovata una soluzione”.
Dalla UIL non hanno dubbi: “Abbiamo chiesto che siano applicate nel settore privato le stesse norme del settore pubblico, con riferimento agli appalti”.
Questo creerebbe certamente meno problemi per quel che riguarda le aggiudicazioni delle commesse e, di conseguenza, metterà gli imprenditori nelle condizioni di poter investire maggiormente sulla prevenzione, la formazione e la diminuzione degli infortuni sul luogo di lavoro.
PierPaolo Bombardieri ha chiarito che “bisogna aumentare il numero degli ispettori e delle ispezioni, creando anche un coordinamento reale tra i diversi enti che si occupano dei controlli e investendo molto di più per le assunzioni: i 2 milioni stanziati non bastano”.
Dalla Segreteria Generale della UIL hanno fatto una serie di calcoli ed hanno stabilito che “molte di queste cose si possono fare senza ulteriori impegni economici” da parte dell’Esecutivo. E’ però “necessario varare alcuni decreti attuativi e istituire l’omicidio per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro”.
Giorgia Meloni – da donna arguta e intelligente qual è – saprà senz’altro trovare un punto d’incontro con le Organizzazioni Sindacali. La vita dei lavoratori è troppo preziosa per essere oggetto di grottesche diatribe di posizione.
Moltissimi Commercialisti, Consulenti del Lavoro, Avvocati Giuslavoristi, concordano poi – in modo abbastanza unanime – sulla necessità di istituire il reato di “omicidio per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro”.
Vista l’importanza del tema, ci riserviamo di tornare ad approfondire la questione.
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