Approvata la delibera “Vita Nascente” voluta dall’Assessore Maurizio Marrone di “Fratelli d’Italia”.
In Regione Piemonte si torna a discutere in modo animato tra filo-abortisti ed anti-abortisti.
L’Assessore alle Politiche sociali e dell’Integrazione Sanitaria Maurizio Marrone, “Fratelli d’Italia”, con la delibera “Vita Nascente”, ha stanziato 460 mila euro per cercare di ridurre in modo sensibile gli aborti effettuati per mere motivazioni economiche.
Di questi fondi 400 mila euro andranno alle Associazioni pro-life e 60 mila euro agli Enti gestori dei consultori o di altre strutture deputate allo scopo.
Con questa importante misura di sostegno economico l’Assessore Marrone e la Giunta Cirio, incassato il sostegno della IV Commissione “Sanità e Assistenza” del Consiglio Regionale del Piemonte, vogliono provare a fornire un aiuto concreto a quelle donne che si trovano costrette ad abortire a causa delle precarie condizioni economiche.
Per i primi mille giorni di vita del nascituro, con “Vita Nascente”, le mamme avranno un sostegno efficace e tangibile per affrontare le spese che un piccolo frugoletto comporta.
Come sempre accade in democrazia, il “Movimento 5 Stelle” non ha accettato la cosa ed anzi ha alzato il tono dello scontro dicendo, per bocca del Consigliere Regionale Sarah Disabato, che questo provvedimento “vuole fare dell’Italia un Paese liberticida, oscurantista ed antiabortista”.
La risposta dell’Assessore non si è fatta attendere. La delibera “Vita Nascente” non vuole impedire alle gestanti di interrompere volontariamente la gravidanza ma vuole aiutare le donne che si trovano costrette a farlo per ristrettezze economiche.
Il ginecologo radicale e abortista Silvio Viale, Consigliere Comunale di Torino, non ha perso occasione per attaccare la Giunta regionale invocando addirittura l’intervento dell’Ordine dei Medici.
Secondo lui, infatti, “sulla 194 Marrone fa propaganda strabica. Nessuna delibera regionale potrà impedire ai medici di condurre in scienza e coscienza il proprio rapporto con la paziente, che chiede l’interruzione volontaria di gravidanza”.
Il consigliere Viale evidentemente non ha compreso l’intervento della Regione Piemonte e – come sta facendo da mesi la Sinistra – cerca di veicolare il messaggio secondo cui “Fratelli d’Italia” e Giorgia Meloni vogliono eliminare la Legge 194/1978 impedendo così alle donne di poter abortire. Nulla di più falso!
“Civico 20 News” si è già occupato di questa questione riportando in modo chiaro il pensiero della leader di “Fratelli d’Italia”. Quello di Silvio Viale è, pertanto, da considerarsi un intervento dettato dalla poca informazione.
A fare eco alla Disabato e a Viale si è aggiunto anche Marco Grimaldi, neo-eletto parlamentare per la lista “Alleanza Verdi Sinistra”, il quale ha dichiarato con toni assolutamente poco concilianti che quelli che hanno votato questa delibera “sono quelli che si rappresentano come paladini del bene, della felicità, della vita, ma non hanno rimosso mai un ostacolo materiale per migliorarne la qualità, mentre vorrebbero decidere della nascita e della morte di ognuno di noi”.
Va detto che non tutti i partiti di opposizione presenti in aula hanno sostenuto questa linea di opposizione “senza quartiere”.
La lista “Moderati”, infatti, per bocca del suo capogruppo Silvio Magliano, ha plaudito dicendo: “Abbiamo espresso voto favorevole alla bozza di delibera per il fondo “Vita Nascente”. Il fattore economico è spesso una variabile decisiva nella scelta da parte di una donna o di una coppia di non portare a termine una gravidanza. La proposta della Giunta dà un ulteriore peso all’ente pubblico, garanzia del fatto che le risorse saranno monitorate e andranno alle donne”.
Continueremo a seguire senz’altro questo tema, tanto caro ai piemontesi, con la speranza che siano sempre meno le coppie a dover rinunciare ad una gravidanza per problemi economici.