Si tratta del primo stato a varare una legge antiabortista dopo la sentenza della Corte Suprema del 24 giugno scorso.
Il 26 giugno scorso il nostro giornale scriveva: “La Corte Suprema americana dice stop all’aborto”.
Oggi, a distanza di sei settimane, prendiamo atto che lo stato dell’Indiana ha votato ed approvato un divieto pressoché totale dell’aborto.
In Parlamento si è molto discusso ma, nonostante l’opposizione dei Democratici – amici e sostenitori di Joe Biden – e di non pochi Repubblicani dissidenti, la legge è passata e l’Indiana si conferma uno degli stati del Midwest più conservatori e pro-life degli Stati Uniti d’America.
L’agenzia giornalistica “ANSA” fa sapere che “la misura è stata firmata dal governatore dello Stato, che diventa così il primo a passare nuovi e ampi limiti a questa pratica dopo che la Corte Suprema ha ribaltato la storica sentenza “Roe vs Wade” lo scorso giugno”.
Joe Biden, presidente degli USA, il 3 agosto scorso, in un pubblico intervento aveva detto che “la sentenza Roe vs Wade era giusta, è stata legge per 50 anni ed è stata stracciata da una Corte estremista”. Ciò nonostante nell’Indiana i cittadini hanno detto basta all’aborto.
Con questa storica decisione lo stato dell’Indiana ha il primato sull’approvazione di una legge anti-aborto dopo la sentenza della Corte Suprema americana del 24 giugno 2022. In meno di due mesi i legislatori di Indianapolis hanno scritto, discusso, approvato e varato una legge dal contenuto denso di significato per l’intera società.
La votazione tenutasi nella Camera ha ottenuto 61 voti a favore e 39 contrati mentre al Senato ha ottenuto 29 voti favorevoli e 19 contrari. Il Governatore Eric Holcomn, repubblicano “trumpiano”, ha firmato la legge nella notte di venerdì 5 agosto.
E’ una legge perfetta? Non sta a noi dirlo. E’ una legge totalmente e indiscutibilmente pro-life? Sicuramente no.
La legge appena approvata, infatti, permette l’aborto se il feto ha gravi anomalie cliniche o se la gestante viene ritenuta in pericolo di vita a causa della gestazione. Inoltre, e questo ha diviso anche i Repubblicani, sarà consentito l’aborto in caso di stupro o incesto ma solo entro la decima settimana.
I Repubblicani si sono divisi perché, tra loro, quelli più conservatori e cristianamente impegnati volevano che il divieto fosse assoluto, senza deroghe e senza eccezioni.
Dalle nostre fonti sappiamo che anche in altri stati degli USA si sta lavorando a leggi antiabortiste e probabilmente quella dell’Indiana verrà presa ad esempio.
Come abbiamo fatto in questi mesi continueremo a monitorare la situazione e a tenervi informati.
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