Da “Radicali Cuneo” nessuna pietà: Patrizia Manassero smetta di prendere in giro la cittadinanza.
Nel tempo ci siamo spesso occupati della mancata presenza di una Sala del Commiato nel territorio comunale di Cuneo.
Il Sindaco precedente, Federico Borgna, aveva promesso di adoperarsi per far sì che anche a Cuneo vi fosse un luogo per dare l’ultimo saluto a chi – non essendo di fede cattolica – vuole essere salutato con una cerimonia laica in un luogo dignitoso e decoroso.
Federico Borgna ha ceduto “le chiavi della città” nella primavera del 2022 a quello che era il suo Vicesindaco, Patrizia Manassero, “Partito Democratico”, che, però, sul tema della Sala del Commiato ha un atteggiamento ipocrita.
Il professor Claudio Marengo, storico esponente radicale cuneese, e Alice Depetro, giovane attivista di “+Europa”, hanno deciso di rompere il silenzio dicendo: “Ci sentiamo presi in giro dall’Amministrazione”.
I cuneesi più attenti e navigati dicono loro: “Benvenuti nel club!”.
Patrizia Manassero e la sua Giunta passano il tempo a pensare come prendere in giro il popolo residente con promesse demagogiche, opere inutili e costose, provvedimenti privi di senso logico ma ricchi di retorica sinistroide.
Fa piacere che l’Associazione “Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei” abbia finalmente capito che Patrizia Manassero è una donna che non ha il coraggio delle proprie scelte politiche e che si fa influenzare dalle correnti interne al suo partito che – lo sanno tutti – sono filo-diocesane e asservite al mondo catto-comunista cuneese.
Bene fanno Marengo e Depetro a dire: “sono passati più di 1.300 giorni da quando depositammo le firme per chiedere l’istituzione di una Sala del Commiato per i funerali laici a Cuneo nelle mani dell’allora Sindaco Federico Borgna”.
Parole concrete di chi, con l’appoggio di migliaia di cittadini, molti dei quali cattolici, ha presentato una richiesta di civiltà e di democrazia ad un Sindaco che si è sempre detto vicino alle minoranze e alle comunità fragili.
A pieno titolo, dunque, il duo Marengo-Depetro insiste nel dire che sono 1.300 giorni che i cittadini hanno “ascoltato promesse, impegni e rassicurazioni da parte dell’attuale Amministrazione, senza che però nulla di concreto sia stato fatto”.
Da parte di “Radicali Cuneo” è stato detto che “non dotare la città di un luogo per il commiato laico significa non avere a cuore il principio di laicità dello Stato e non voler rappresentare le istanze di quei tanti cittadini che si definiscono non credenti”.
A queste parole aggiungiamo che anche tantissimi credenti, fra cui molti Cattolici Romani, vogliono una Sala del Commiato dal momento che – siccome Jorge Mario Bergoglio non è il Papa – non possono prender parte ad un Rito delle Esequie, celebrato “una cum” il cosiddetto “papa Francesco”.
Tantissimi lettori di “Civico 20 News” si trovano in queste condizioni e usufruirebbero volentieri di una Sala del Commiato per accomiatarsi dai loro congiunti, amici, conoscenti. Perché negar loro questa possibilità? Con la morte i Cittadini Italiani perdono forse il loro diritto al rispetto?
“Il fatto che una città come Cuneo, nel 2024, trovi tempo e risorse per destinare omaggi” a Jorge Mario Bergoglio – insistono i “Radicali” – “ma non agisce per rispettare un diritto fondamentale è estremamente grave, quasi ironico, se pensiamo che a governare Cuneo è il Centro-Sinistra”.
Queste parole sono pietra miliare per quella che sarà la storia di Cuneo.
I “Radicali” – che alle Elezioni Amministrative 2022 sostennero convintamente Patrizia Manassero – oggi si indignano e inalberano per l’ipocrisia con cui il Sindaco di Cuneo non mantiene la parola data.
Chi legge “Civico 20 News” sa bene che sono anni che sottolineiamo le discrasie e le aporie della Giunta del Comune di Cuneo. E’ piacevole vedere che qualcun altro – oltre noi – si sta rendendo conto di quanto accade nel Capoluogo della Granda.
La speranza è che l’Opposizione in Consiglio Comunale, rappresentata da Giancarlo Boselli e Paolo Armellini, “Indipendenti”; Luciana Toselli, Aniello Fierro, Ugo Sturlese, “Cuneo per i beni comuni”; Claudio Bongiovanni, “Cuneo Mia”; Giuseppe Lauria, “Indipendenza!”, Franco Civallero, “Forza Italia”; Mavy Civallero, “SìAmo Cuneo”, Noemi Mallone, Massimo Garnero, “Fratelli d’Italia”; Valter Bongiovanni, “Lega”; facciano tutto quanto in loro potere per garantire un minimo di diritto a quei cittadini che hanno la sola colpa di essere morti!
Ci riserviamo di tornare sul tema.
È sempre la stessa musica: cos’ha fatto la sinistra in Emilia, la sua regione più fertile di voti, per evitare alluvioni e altri disastri naturali? Niente! Cos’ha fatto per l’Italia negli anni di governo? Niente! La stessa cosa per Cuneo; o vi aspettavate il miracolo? Sostenere l’aborto però sì, l’eutanasia sì, il gender sì! Queste sono le “ lotte politiche della sinistra “, con obiettivi di morte e sfacelo della personalità dei giovani! Bisogna smetterla di illudersi, ora vogliono lo “ ius di qualsiasi cosa “ per gli immigrati, perché sono la loro speranza elettorale. Gli italiani non li votano più e loro si disinteressano; ma gli immigrati rappresentano il sogno di tornare in sella