Jorge Mario Bergoglio contro il mercimonio dei bambini.
In un periodo storico in cui ogni settimana c’è un gay pride in qualche città della Penisola, Jorge Mario Bergoglio ha finalmente detto ciò che la Chiesa Cattolica non può tacere.
Il 10 giugno scorso, incontrando i membri della Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa, Bergoglio ha detto: “la dignità dell’uomo e della donna è minacciata anche dalla pratica inumana e sempre più diffusa dell’“utero in affitto”, in cui le donne, quasi sempre povere, sono sfruttate, e i bambini sono trattati come merce”.
Il tema orribile dell’“utero in affitto” si dibatte ormai da almeno due decenni in Italia e, ogni volta, esce fuori qualche nuova fantasiosa giustificazione per una pratica barbara ed egoistica che mira solo a soddisfare il “capriccio” di chi – pur di avere un figlio – è disposto a qualsiasi cosa.
La famiglia naturale o “tradizionale”, che dir si voglia, è nell’occhio del ciclone. Le comunità LGBT sono sempre pronte a minarne la forza, l’importanza e l’utilità.
Bergoglio, durante il suo discorso, ha ribadito che “la famiglia fondata sul matrimonio è al centro. E’ la prima cellula delle nostre comunità e dev’essere riconosciuta come tale, nella sua funzione generativa, unica e irrinunciabile. Non perché sia un’entità ideale e perfetta, non perché sia un modello ideologico, ma perché rappresenta il luogo naturale delle prime relazioni e della generazione”.
Il 4 giugno scorso, come già scritto, Cuneo ha ospitato il suo primo gay pride.
Tra i cartelli esposti durante il corteo ve n’erano alcuni che inneggiavano alla “famiglia” omogenitoriale, alla “famiglia” formata da un solo genitore, e alla “famiglia” che – per esser tale – ha fatto ricorso all’“utero in affitto”,… bisogna però dire che se tutto è famiglia nulla è più famiglia.
Su questo tema è intervenuto il dottor Franco Civallero, candidato sindaco di Cuneo per il Centro Destra, che, attaccato per la sua non partecipazione al “Cuneo Pride” ha detto: “credo nei valori della Chiesa cattolica. Partendo da quello della Famiglia tradizionale. Non sono poi d’accordo nella strumentalizzazione politica che ne hanno fatto alcuni candidati per accaparrarsi solamente voti e visibilità”.
Purtroppo, e lo abbiamo visto anche al “Roma Pride” dell’11 giugno, c’è una parte politica del Paese (la Sinistra) che cerca in ogni modo di imporre l’ideologia del gender, il concetto di “famiglia” diversa rispetto a quella biologica, naturale e tradizionale, la possibilità di ricorrere alla gestazione per altri, ecc…
E’ vero che l’Italia è un Paese laico: siamo tutti d’accordo. E’ altrettanto vero, però, che gli italiani sono possessori di una fede. Le due realtà devono convivere e coesistere in modo pacifico e democratico.
La storia, le tradizioni e il costrutto culturale del Popolo Italiano non possono essere cancellati, oscurati o messi “sotto al moggio” solo per accontentare chi vuole soddisfare il suo egoismo, il suo desiderio e la sua autoreferenzialità.
La cosa più importante quando si parla di famiglia è l’interesse ed il benessere psico-fisico del minore. Tutto ciò che toglie a quest’ultimo anche un solo diritto va fermato con forza e convinzione.
Sicuramente torneremo ad occuparci del tema e a condividere con voi quanto scaturito dalle nostre ricerche.