Povere e sfortunate donne si vergognavano tantissimo e preferivano non far sapere della violenza subita
La nostra affezionata lettrice Giuliana Tofani Rossi ci invia la riflessione con critico riferimento storico, peraltro inviata al Presidente del Consiglio Giorgia MELONI, che estendiamo al parterre del nostro giornale per le opportune considerazioni ed osservazioni che vorrete, se ritenete opportuno, inviarci e condividere con i Vostri contatti. Un ringraziamento particolare da tutta la Redazione.
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Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Signor Emiliano Ciotti, presidente dell’ ANVM (Associazione nazionale vittime delle marocchinate) si dichiara sbalordito per il comportamento del ministro Crosetto, che al cimitero di guerra francese di Monte Mario, ha avuto parole di elogio e gratitudine per i militari coloniali francesi (marocchini e algerini), ma non ha detto neppure una parola sulle violenze compiute dai coloniali francesi. Il comportamento del ministro Crosetto, a mio modesto avviso, è inaccettabile.
Nel film “La Ciociara” di Vittorio de Sica del 1960, tratto dal libro di Moravia, l’attrice Sofia Loren e la figlia adolescente, subiscono, in una chiesa diroccata, un orribile stupro di gruppo da parte di barbari soldati coloniali.
Nel dizionario italiano il verbo marocchinare significava trattare la pelle di capra per ottenere marocchino. Dal 1954 ha assunto anche il significato di stuprare, con allusione alle frequenti violenze ad opera delle truppe marocchine nell’Italia centro-meridionale nella seconda guerra mondiale.
Lo storico Fabrizio Carloni di Napoli, nel libro “Il corpo di spedizione francese in Italia 1943 – 1944” fa una attenta e precisa ricostruzione delle azioni delle truppe del CEF composto da marocchini, algerini e tunisini che si dimostrarono molto efficienti nei combattimenti sul terreno montagnoso della Ciociaria. Però seminarono il terrore tra la popolazione per uccisioni di civili, razzie e stupri di gruppo.
In una nota di un ufficiale italiano incaricato di occuparsi dei profughi si legge che i profughi provenienti da Spigno ed Esperia dichiararono:
“Abbiamo sofferto più nelle 24 ore con cui abbiamo avuto contatto con i marocchini che negli otto mesi in cui abbiamo subito i tedeschi. I tedeschi ci hanno portato via capre, pecore, viveri, ma hanno rispettato le nostre donne, i nostri pochi risparmi. I marocchini si sono precipitati su di noi come demoni scatenati, hanno violentato, minacciando con mitragliatrici, bambine, donne, ragazzini, susseguendosi come bestie nei turni, ci hanno spogliati dei nostri soldi…”
Presidente Giorgia Meloni, non crede che sia l’ora di raccontare la verità sugli stupri della seconda guerra mondiale? Non crede anche Lei che è doveroso dar notizia delle sofferenze fisiche e morali patite dalle donne italiane?
Lo stupro di gruppo è quanto di peggio possa capitare ad una donna, che rimarrà segnata per tutta la vita da questa esperienza terrificante. Figuriamoci cosa hanno sofferto le povere italiane stuprate alla presenza dei propri familiari, dei figli piccoli….Alcune morirono dissanguate, molte ebbero invalidità permanenti, molte furono abbandonate dai mariti e dai fidanzati.
Queste povere e sfortunate donne si vergognavano tantissimo e preferivano non far sapere della violenza subita.
Non crede Presidente Meloni che sarebbe ora di raccontare la verità anche su le “radiose giornate di primavera 1945″ dove i partigiani comunisti, dopo la partenza dei tedeschi, hanno dato prova della loro civiltà del terrore” seviziando, torturando, violentando donne, soprattutto mogli e fidanzate dei militi fascisti. Si accanirono in particolar modo contro le Ausiliarie della RSI con una ferocia inaudita.
Al G7 in Puglia Lei Presidente Meloni ha giustamente ribadito che IL PRIMO DEI DIRITTI E’ QUELLO DI NON DOVERE MIGRARE.
Per quanto riguarda le donne, mi permetto di dire che IL PRIMO DEI DIRITTI E’ QUELLO DI NON ESSERE STUPRATE.
Lo stupratore, per me, è da paragonare al cannibale. Quante sono le donne che sono state violentate dai clandestini che arrivano in Italia? Addirittura una 18enne romana, Pamela Mastropietro, dopo essere stata violentata, è stata uccisa e il suo corpo fatto a pezzi.
Presidente Meloni i dati ufficiali certificano che risiedono in Italia circa 5 milioni di cittadini stranieri che rappresentano circa l’8,5% del totale dei residenti. Inoltre noi abbiamo un forte debito pubblico e non possiamo permetterci di accogliere tutti quelli che arrivano con i barconi.
I pakistani hanno stili di vita completamente diversi da noi italiani che abbiamo radici cristiane. E’ nota a tutti la fine della povera Saman Abbas uccisa dai genitori.
Mi auguro vivamente che Lei, quale prima donna italiana Presidente del Consiglio dei Ministri, non dimentichi il sacrificio delle donne italiane violentate durante la seconda guerra mondiale.
Cordialmente
Giuliana Tofani Rossi
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