Pensieri, parole e iniziative nate dall’incontro con JUNKOLL Pi; le onde morfogenetiche, la scala Bovis & i PLOGRIDERS
Premessa d’amicizia morfologica
Consultando eminenti opinionisti a proposito di tante cose che ci capitano e sembra non sia per caso, secondo la teoria della sincronicità di Jung, nessun episodio è un fatto accidentale, ma la nostra vita è costellata di coincidenze. Sul tema, Freud sostiene che le coincidenze non esistono e che quando “ci si incontra” è perché già ci eravamo incrociati. La persona (o altro) resta nel subconscio e tendiamo a ricongiungerci.
È una gara tra strizzacervelli intorno alla personalità e alla attività inconscia. C’è di che perdersi, ma una quindicina d’anni fa ho incontrato “Angelo Pi”, uomo costruttivo, ricettivo, deduttivo, attento e sempre curioso di espandere la mente che, d’ora in avanti chiameremo JUNKOLL Pi, capostipite d’una flotta di ciclisti ecologici dei quali parleremo più avanti.
Non so se è stata una coincidenza o quant’altro, ma di certo è uno dei migliori interlocutori della mia vita. Ci vediamo poco, ci sentiamo ogni tanto, poi spunta con teoremi che paiono elaborati dalle stesse onde morfogenetiche in una sorta di “campo di coscienza condiviso” che va oltre l’empatia.
Insomma, un sacco di parole per dire che, anche se non ci si parla pensiamo le stesse cose, e oggi è andata così: JUNKOLL Pi è spuntato con un pendolino e con una scala di Bovis, innescando una sequenza di coincidenze, ma forse non per caso.
Solo dopo mi sono ricordato che già nel 1991, mi ero recato a Nizza, presso il dottor Borgnì, esperto in “energia vitale” che, dopo aver valutato l’energia residua con il metodo Bovis, mi diede anche un rimedio “granulare” per sostenere “anima e corpo” nella mia vita futura, dopo i danni perenni subiti nell’incidente che mi cambiò la vita nel 1986.
Anche queste tante parole per dire che dopo 37 anni sono ancora qui, e il nostro JUNKOLL mi ha raccontato di:
la scala Bovis e di energie universali
La scala Bovis, o biometro di Bovis, è un metodo di rilevamento che prende il nome dal fisico francese Andrè Bovis (1871-1947). Serve a misurare le vibrazioni sottili che secondo un antico sapere esoterico e rabdomantico, si stima siano emanate da luoghi, oggetti o esseri viventi, con diversi valori delle radiazioni emesse.
Bovis ne stabilì il rilevamento tramite un quadrante graduato a forma di semicerchio munito di una scala progressiva, sul quale viene fatto dondolare appeso a filo doppio, un appuntito pendolo di cristallo con punta metallica (biotester).
A seconda dei movimenti del pendolo è possibile stabilire il livello di energia vitale intrinseca dei luoghi, dei materiali e delle persone esaminate. Altresì, è possibile misurare il livello dell’energia spirituale.
Due “forze” alternative alla fisica ufficiale, che definisce l’energia come capacità di un corpo di compiere lavoro”, rappresentata da tre tipologie:
- l’energia cinetica;
- l’energia potenziale;
- l’energia di massa.
Ma se è vero che l’energia include in ogni sua forma la “capacità di indurre un cambiamento nell’universo”, anche quella vitale e quella spirituale recitano una essenziale quanto obliata funzione; patrimonio della conoscenza nei popoli antichi e dei loro sommi sacerdoti.
Per sua definizione, l’energia vitale di una persona coincide col flusso energetico che percorre gli organi di senso attraverso una fitta rete di meridiani del corpo, con decorso analogo tra destra e sinistra (in cinese: Jing Mai). Nella persona sana, l’energia vitale risulta tra 7.000 e 10.000 unità Bovis“.
L’energia spirituale invece, ruota intorno al dibattito mistico, esoterico e filosofico che esamina le connessioni tra la coscienza e la vita, l’anima e il corpo, l’intuizione e l’ispirazione, la consapevolezza e il sogno. Anche l’energia spirituale ha i suoi valori graduati inseriti nel biometro di Bovis. Il livello medio dell’attuale popolazione è di circa 7000 unità Bovis, quello evoluto parte dalle 11.000 unità.
Ma il tutto è connesso a se stesso in un valore universale che corrisponde a 1, ed emette energia, poiché la contiene, dagli elementi viventi a quelli in apparenza amorfi.
Un esempio è nei luoghi di energia. Luoghi che emanano vibrazioni energetiche rilevate dai rabdomanti, laddove si percepisce un’aura magica straordinaria. Luoghi dove si incrociano le linee di energia cosmica che percorrono il pianeta (Ley lines o linee sincroniche).
Sono i cosiddetti Nodi Di Hartmann. In antichità erano i Portali energetici, spesso coincidenti con siti sacri, soprattutto abbazie, (Sacra di San Michele, Mont Saint-Michel ecc.) e anche antichi monumenti (megaliti di Stonehenge) o paesaggi naturali straordinari in tutto il mondo.
È cosa nota che questi crocevia energetici si concentrano in particolari luoghi della natura che suscitano un’attrazione mistica e magnetica, come molte grotte, suggestive cascate, moltissime montagne, in certi casi anche negativi (Zabriskie Point). Luoghi dove si concentrano forze legate all’esistenza e alla bellezza dell’immenso. C’è molto di più su cui scrivere, ma ritornando a…
L’idea di Angelo, alias JUNKOLL Pi: l’energia dei rifiuti
L’Italia è patria di cattive abitudini, tra cui, quella di gettare oggetti da ogni mezzo in corsa, treni compresi. Nel trasporto pubblico il problema è stato risolto sigillando i finestrini; per quanto riguarda il traffico privato, soprattutto lungo le strade extraurbane, gettare oggetti rimane un’abitudine diffusa.
E JUNKOLL Pi, illustre imprenditore e ciclista amatoriale, nel tempo libero che fa? Pedalando si vedono bene certe cose… Da alcuni anni raccoglie rifiuti dal bordo della strada. Dopo averli catalogati, ha constatato che sono in prevalenza confezioni di prodotti alimentari, molto pubblicizzati e dal packaging per lo più plastico e alquanto riconoscibile.
Grazie al metodo Bovis si può verificare il valore energetico di ogni cosa e JUNKOLL Pi, armato del suo biometro, misura i valori dei rifiuti raccolti, osservando che i valori “emessi” dai medesimi sono di molto inferiori a quelli minimi tollerati dall’organismo, perciò, se i contenuti sono consumati usualmente, degradano le difese immunitarie, ma non solo.
Gettati ai bordi della strada, i rifiuti confluiscono al mare, rifornendo l’inquinamento delle plastiche che sta alterando l’ecosistema marino. Quante negatività nelle varietà dei polimeri sintetici dal decadimento biologico quasi infinito!
È dunque questo il ruolo di ogni JUNKOLL; l’uomo chiunque che si impegna a raccogliere i rifiuti sparsi, consapevole della catena perversa innescata dal battage, fino al consumo di prodotti poco salubri, conservati e poi venduti in contenitori inquinanti, destinati a diventare rifiuti sub-energetici.
È un discorso quasi infinito. Parlandone è scaturita un’idea interessante, legata a un tema civico e a una iniziativa “dal basso” per certi versi mezza originale, che dovrebbe convergere in un movimento di gente consapevole, che si sommi e si moltiplichi. Un insieme di persone che si muovano, meglio se in bicicletta, armati di cestino, pinza o qualsiasi strumento, per ripulire i margini della “nostra” viabilità. E poi c’è dell’altro, e di più.
Primo approccio al progetto in divenire. Per questa testata, impegnata nel mistero delle cose, nel contegno civico e nella ecosostenibilità dell’agire, ogni idea, ogni condivisione e ogni commento del lettore saranno il motore di prossime notizie su PLOGRIDERS, la mobilitazione Bovis scarto-energetica eco-popolare….
“Schopenhauer sosteneva che il destino mescola le carte e siamo noi che giochiamo la partita… È giunto il momento di cambiare mazzo?”
Grazie Carlo, siamo l’ultimo anello, quello più evoluto della catena dei nostri avi, che ci hanno preceduto con l’intenzione di migliorare la propria esistenza: vogliamo perdere questa occasione?
Grazie Carlo articolo molto interessante se tutti noi cercassimo di fare qualcosa di concreto al riguardo dell’inquinamento in generale forse si riuscirebbe a migliorare la nostra vita esistenziale in senso positivo…
Grazie Carlo sempre un piacere leggerti i plogger sono in aumento per fortuna e anche le aziende che riducono gli imballi ma la via è lunga, lunga io sono fiducioso nella ribellione della natura più che nell’umanità così mal governata