
Un Progetto di vitale importanza.
E’ con grande soddisfazione che pubblico integralmente il testo di una lettera, a me indirizzata, che narra l’esito positivo di un’iniziativa di grande valore umanitario.
Si tratta della costruzione di due pozzi per l’acqua in Camerun nella provincia di Gerè e del progetto di costruzione di nuove abitazioni che sostituiranno quelle distrutte da una recente alluvione.
L’iniziativa, come si leggerà, è partita dalla volontà di un missionario saveriano, Don Tonino Melis, che si sta prodigando per risolvere anche problemi di natura pratica e logistica, in una regione tra le più povere del mondo.
Un Progetto in particolare, definito “Un pozzo per Natale”, ha coinvolto un gran numero di persone, sensibilizzandole sull’importanza di avere a disposizione un bene, che per noi che viviamo nelle aree benestanti del Globo è dato per scontato: l’acqua potabile.
Dover percorrere, tra andata e ritorno, oltre 24 km per poter ottenere l’accesso all’acqua, a tutti coloro che vivono nelle aree occidentali, appare incredibile, oltre che grottesco.
Grazie all’interesse di Donastella e Rosella si è generato un “effetto domino” che ha realizzato questo sogno il tempi record.
Pubblichiamo, senza altri commenti, le fotografie ricevute che, senza alcuna retorica, parlano da sole, narrando le fasi di un autentico “atto d’amore”.
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“Ciao Giancarlo, ci presentiamo siamo Rosella Pirodda e Donastella Serra, negli anni scorsi abbiamo lavorato insieme per aiutare il nostro amico Don Antonino Melis, missionario saveriano in Camerun nella provincia di Gerè. In questi due anni abbiamo sostenuto i bambini dei villaggi di Jugumta, Nulda Voro, Gawyang, Marfi e Dangabisi nel loro percorso scolastico.
Ma ad un certo punto ci siamo accorte che c’erano pochissime bambine e abbiamo scoperto che quest’ultime non venivano istruite sia per mancanza di denaro ma anche perché socialmente svalorizzate, il loro compito è stare a casa e sposarsi.
Durante l’estate abbiamo focalizzato la nostra attenzione su 23 tra bambine e adolescenti in situazione di disagio in quanto orfane di uno o entrambi i genitori.
A ottobre abbiamo messo su il progetto “Bambine oggi, donne domani” e il 26 abbiamo contattato le amiche e gli amici Sorelle e Fratelli spirituali e nel giro di due/ tre giorni le bambine sono state accolte per un sostegno a distanza e ora tutte le bambine sono iscritte regolarmente a scuola con le loro divise e il materiale occorrente. Per le più grandi più portate per i lavori manuali sono state i iscritte ad una scuola di cucito e sono molto fiere delle macchine per cucire ( e stiamo elaborando un altro progetto in merito).
Dopo aver concluso questo progetto veniamo a sapere che talvolta ( spesso) i bambini e le bambine non riescono ad andare a scuola perché costretti a prendere l’acqua percorrendo tra andata e ritorno ben 24 km.
A quel punto ci è venuta l’idea di un nuovo progetto “ Un pozzo per Natale” che sarebbe costato 2500€ , abbiamo fatto un tam-tam a tutte le nostre conoscenze e con grandissimo stupore in soli quattro giorni non solo avevo la somma per far costruire il pozzo tra i villaggi di Jugumta, Nulda Voro, Gawyang, ma sono continuate ad arrivare altre donazioni che hanno permesso di costruirne un secondo a Marfi e Dangabisi.
Nel frattempo la zona è stata colpita da una violente alluvione che ha distrutto gran parte dei villaggi in quanto le capanne sono costruite in paglia e fango. Poiché sono arrivate altre donazioni è nato un nuovo progetto “ Una capanna per il 2025” e abbiamo destinato quei fondi per la ricostruzione di quattro capanne, ogni capanna costa 300€ e questa volta avranno un base in cemento e pareti di mattoni.
Siamo fiduciose che arriveranno altre donazioni e riusciremo a raggiungere anche questo obiettivo. Tutto questo non sarebbe stato possibile se le nostre amicizie non avessero avuto fiducia in noi e creduto nel progetto, e ci teniamo a precisare che ogni euro che ci è stato offerto è arrivato a destinazione.
Abbiamo trovato qualche difficoltà nell’invio del denaro in Camerun, in quanto Paese extraeuropeo e ritenuto pericoloso, ma alla fine è arrivato a destinazione e i villaggi di Jugumta, Nulda Voro, Gawyang, Marfi e Dangabisi hanno i loro pozzo e i bambini non dovranno più fare tutti quei km per recuperare due taniche di acqua e possono frequentare la scuola con più serenità.
Che dire ancora? Infinita gratitudine a chi a donato tanti sorrisi e gioia in un Paese così lontano dove davvero non hanno nulla, questo è un bel modo per festeggiare il Natale”.
Donastella e Rosella
Per chi desiderasse contattare l’Organizzatore può scrivere direttamente a Don Antonino Melis, Directeur Centre Cfulturel et Mus{e de Yagoua presso Prete, ricercatore e mediatore culturale in Camerun: https://www.facebook.com/share/15MRLE3Hzz/
bella storia, provvedo subito a distribuirla nelle direzioni che reputo più interessante. Grandi auguri a tutti i soggetti qui citati e avanti così!
Grazie Carlo! Diffondiamo le belle esperienze e le buone notizie… il bene è più contagioso del male …