Presentato in anteprima il libro presso Volere La Luna, a Torino
Giovedì 13 giugno 2024, per celebrare i suoi 40 anni di vita, la casa editrice Mille ha presentato in anteprima il libro “Giovani che hanno fatto camminare la Storia”, presso la sede di Volere La Luna in via Trivero 16, a Torino.
Le Edizioni Mille nascono nel 1984 per offrire un canale di espressione alle voci giovanili di quegli anni in campo culturale, sociale, artistico, con quest’opera collettiva, scritta da dieci autori, ritorna alle origini e ritorna ai giovani, che necessitano ancora di voci e spazi in cui esprimersi.
L’editore Antonio R. Labanca, si è sobbarcato l’onere dell’introduzione.
«Un’opera a più mani alla ricerca di storie di giovani che si sono spesi per la crescita, per il cambiamento positivo delle loro comunità e delle società più vaste a cui sono appartenuti. Agli autori abbiamo chiesto di individuare quelle storie secondo le loro personali sensibilità e di raccontarle in maniera “dialogante” con i giovani di oggi: non in modo paternalistico né ridicolmente amicale, bensì semplicemente riferendosi ai fatti, rimarcando le condizioni di partenza, il coraggio manifestato, gli obiettivi raggiunti, le sconfitte subite, le ricadute sul mondo a cui appartenevano».
Gli autori coinvolti sono:
Edoardo DI MAURO, Direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, attivo già da giovane attivo nelle avanguardie culturali – Tra voglia di modernità e sintomi di crisi: una rilettura degli Anni Settanta e Ottanta, quando Torino inizia a cambiare e l’industria meccanica cede il passo all’industria culturale e creativa;
Bruno FERRERO, Scrittore e giornalista, salesiano. Ha diretto la casa editrice Elledici, ora il Bollettino Salesiano – Quei quattro ragazzi che “diedero una mano”: 1859, don Bosco inizia a lavorare fra i giovani e nascono gli oratori, con l’aiuto di quattro giovani, per dare un futuro a tanti giovani in difficoltà;
Graziella LUTTATI, Pubblicista e scrittrice di storie locali. Ambientalista e attivista di Slow Food dalla prima ora – Sciopero dalla scuola e coscienza del futuro: il “fenomeno Greta” ha fatto capire a tutti che il mondo è ad una svolta drammatica ed è tempo di agire, perché il pianeta appartiene a tutti noi;
Ezio MARINONI, Pubblicista e scrittore di storia locale. Scrive e fotografa per varie testate di Piemonte e Liguria – Gino e Salvo, eroi della non violenza: Gino Pistoni e Salvo D’Acquisto, due cause di beatificazione ferme, due esempi di non violenza, un ragazzo disarmato e un carabiniere danno la vita per salvare altre vite;
Fulvia NATTA, Insegnante di Storia e divulgatrice scientifica. Si occupa di medicina e di progetti educativi – L’Alba di Mameli vista da Genova: il 1847 a Genova, fra giovani che credono nel futuro di un’Italia unita, all’alba del 1848, l’anno che cambierà tutto in Europa, lasciando fra i popoli un modo di dire imperituro;
Carlo PALUMBO, Docente e ricercatore di Storia, una delle figure storiche del Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti – Andare via. E a volte tornare, storie di giovani italiani che sono emigrati all’estero, cercando altrove un futuro migliore e la realizzazione delle loro capacità, come avvenne ai nostri antenati nell’Ottocento;
Mario PARODI, Entusiasta esperto di sport e di gioventù, ha scritto numerosi libri dedicati a questi ambiti – Angeli con la chitarra nel fango dell’alluvione, Firenze 1966, giovani di tutto il mondo con i capelli lunghi spalano acqua e fango, saranno chiamati gli “angeli del fango” tra don Mazzi e don Milani;
Luca RETEUNA, Giornalista radiofonico e scrittore, si è occupato di riviste nel campo medico e ha diretto servizi di informazione online – Libera come una radio, un giovane testimone di quel tempo, racconta la nascita delle “radio libere”, una parentesi di libertà poi soffocata dalla comunicazione commerciale;
Luca ROLANDI, Ricercatore di Storia, scrittore e giornalista. Ha diretto riviste e settimanali, collabora con il Polo del ‘900 – I giovani della memoria sul treno della Storia, il 27 gennaio è il “giorno della memoria” e i treni della memoria portano tanti giovani sui luoghi dell’Olocausto, a fare conoscenza personale con luoghi tragici della storia del Novecento;
Salvatore TRIPODI, Docente e autore di numerosi libri. È tra gli ideatori del progetto torinese contro la dispersione scolastica “Provaci ancora Sam” – I Convitti Scuola della Rinascita, una pagina poco conosciuta della Resistenza, quando si supera già il concetto classista di scuola e si anticipano i principi della successiva riforma scolastica.
Secondo l’editore, «I libri di Storia ci riportano fatti dei cui protagonisti raramente evidenziano le età che avevano: così, anche quando sono giovani, li immaginiamo o ci vengono descritti come persone mature, mentre in realtà erano ancora “in ricerca” (…) hanno trainato l’intera società o settori significativi di essa verso il cambiamento culturale, etico, religioso.»
Il libro va alla ricerca di fatti e situazioni in cui i giovani abbiano inciso nelle vicende del loro tempo, fra successi e sconfitte, ma sempre con l’intenzione di di cambiare la vita di una collettività.
Non conta il risultato ottenuto, è più importante considerare quanto abbiano speso bene la loro vita nel “privato” e nel “pubblico”.
Questa lettura (forse nuova?) dei protagonisti della Storia viene condotta dagli autori del libro a beneficio delle nuove generazioni, che non possono che essere alleate di chi è meno giovane, per garantire insieme un futuro sostenibile al pianeta.
Agli Autori presenti è stato richiesto un breve intervento per rappresentare le motivazioni che hanno portato alla stesura della loro storia, contestualizzando storie e personaggi in un legame ideale ad unire passato e presente: cambiano i tempi, le motivazioni, ma le idealità sono ancorate ai valori che muovono l’animo umano, ieri come oggi.
Il luogo in cui si è svolta la presentazione ha una grande storia ed è stato al centro di grandi movimenti e speranze: qui aveva la sua sede la “mitica” 39ª sezione torinese del P.C.I., quella più eretica e ribelle. La sua origine risale ai primi Anni ’50, quando un gruppo di ex partigiani e di simpatizzanti comunisti acquista in società un terreno su cui fondare un circolo o una sed del partito, sotto la guida di Dino Rebbio, ex partigiano e dirigente comunista. Sul terreno acquistato i militanti costruiscono, col proprio lavoro e i propri mezzi, una palazzina, con al pianterreno un bancone da bar e il capannone. Lì si tengono assemblee, convegni, feste e pranzi sociali, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali, presentazioni di libri e conferenze. Tutto ciò prosegue fino al 1989, quando il Partito Comunista cambia nome e anima e i ribelli ed eretici, sempre indomiti, rifiutano di conferire la loro “proprietà comune” ai liquidatori dell’eredità comunista e la donano al Centro Studi Piero Gobetti, presieduto allora da Bianca Guidetti Serra, partigiana e avvocata (che aveva lasciato il P.C.I. nel ’56 dopo i “fatti d’Ungheria” e che aveva difeso in giudizio operai licenziati e militanti politici denunciati) nella convinzione che lo spirito con cui avevano costruito quel luogo di socialità e di impegno civile sarebbe stato rispettato. Dopo di allora lo spazio di via Trivero 16, con il Circolo “Progresso”, associato all’ARCI, è stato attivo per alcuni anni, finché le energie degli anziani militanti si sono esaurite; i locali vengono abbandonati, con un crescente degrado.
Dall’estate 2018, grazie a un accordo tra il Centro Gobetti e l’associazione Volere La Luna, è iniziato il ricupero, concluso alla fine del 2022. Da allora – seppur con la lunga chiusura imposta dalla pandemia di Covid – la sede è di nuovo funzionante e aperta al pubblico due giorni la settimana e in occasione di attività, mostre, iniziative.
Nel 2023 l’area è stata interessata da lavori di ristrutturazione per renderla più funzionale e dotarla di servizi igienici adeguati e di una cucina a norma.
Volere La Luna è, inoltre, impegnata nella realtà torinese in reti e comitati per la difesa della democrazia e della Costituzione, a sostegno dell’accoglienza di migranti, per la tutela del territorio ed ha contribuito a costituire il Coordinamento Antifascista Torinese.
I “giovani che hanno fatto camminare la storia” riprendono la loro strada e guardano al futuro, in una serata torinese, aprendo il loro sguardo alla società e al mondo.
AA.VV.
Giovani che hanno fatto camminare la storia
Edizioni Mille, 2024
ISBN 9701281481190
Euro 15
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Grazie dell’attenzione alla nostra “scommessa sui giovani” che continua e, sepriamo, cresca con nuove energie.
Antonio R. Labanca,
editore