7 e 8 settembre 2024, nella chiesa di Santa Margherita, Borgata Chiappera, Acceglio (CN)
Sabato 7 e domenica 8 settembre 2024 si svolgerà ad Acceglio, in Borgata Chiappera, il convegno/evento dal titolo “Il Mondo Magico”, organizzato dalla Fondazione Acceglio: esso sarà un modo e un tentativo di attualizzare la storia e il folclore montani, la tradizione orale e scritta, con l’auspicio di una salvaguardia di questi grandi valori. Non basta, infatti, dichiarare più o meno espliciti richiami alle nostre radici; di fronte alle sfide della tecnologia e della nuova intelligenza artificiale, è tempo di ridare valore alla nostra tradizione, perché soltanto se sappiamo chi siamo e da dove veniamo possiamo progettare il nostro futuro.
A questo convegno porterò, sabato pomeriggio, un contributo con una narrazione sul mondo magico e misterioso di Elva, a partire dall’esperienza del mio romanzo storico Il libro e l’affresco di Elva. Inoltre, nella giornata di domenica, sarò impegnato in un dibattito/intervista a due voci con l’amico Franco Baudino, memoria storica di Elva e della Val Maira. Nello stesso pomeriggio interverranno, fra gli altri, Massimo Centini e Rosella Pellerino. Si segnala, inoltre, una variazione sul programma iniziale, a causa di un infortunio: sabato 7 settembre, alle ore 21, si svolgerà il concerto del gruppo musicale Qubalibre, con melodie e canti tradizionali nel mondo magico della musica.
Tutto questo prenderà forma in quanto, nei secoli scorsi, la montagna è stata a volte dipinta come un luogo caratterizzato da valli, creste e picchi deserti e impercorribili, una specie di terra maledetta e inospitale, regno del mistero e del maligno, in cui mostri, masche e diavoli, fra paganesimo e cristianesimo, mettevano in scena i loro riti sacri o blasfemi.
Questa è un’idea da sfatare, in quanto i territori di montagna sono da sempre luoghi di passaggio, commerci e incontro fra le genti. La storia del popolamento alpino si sedimenta su un variegato patrimonio culturale e umano che vuole rimanere nella storia, con alcuni elementi che sono parte integrante dell’universo del folklore universale.
L’evento di Acceglio, organizzato dalla omonima Fondazione, intende mantenere l’attenzione sul territorio montano, da un luogo di osservazione che permetterà di allargare altrove lo sguardo, con un’alterità che espone diversi aspetti del tempo.
Una convergenza di riflessioni, prodotte da relatori di diverso profilo, vuole concentrarsi sulla relazione fra i soggetti e il mondo, con riferimento al concetto di mondo magico. Esso rappresenta il sentire profondo dell’essere umano nel quale questa dimensione riaffiora sempre, anche di fuori di ogni controllo o potere, deputato naturalmente ad assolvere una funzione formativa e consapevole nell’esistenza delle persone. Non è solo la ricerca di un senso alla vita, ma un fortificarsi nel saper vivere il presente, in un processo evolutivo dello spirito umano.
La proposta di un convegno su una tale tematica si ispira alla cornice offerta da Ernesto De Martino, ovvero il tentativo di impegno vòlto ad una ricostruzione della struttura del mondo magico, la quale restava, questo studioso, l’unico modo per recuperarlo alla storia.
In questo modo, pensare il nostro rapporto con il concetto di territorio, permette di allargare il nostro orizzonte sul generale a partire dal particolare, attraverso la questione dei “poteri magici” e del loro valore simbolico. Memorie e saperi vengono così recuperati per essere detti e significati, espressi attraverso il linguaggio.
Il recupero del mondo magico dal passato risulta un possibile “propellente” che può aiutare a definire un’analisi del presente di una comunità e uno strumento per delineare quali possibili futuri potrebbero essere percorribili.
Il mondo globalizzato che si è profilato all’orizzonte nelle ultime tre decadi, noto come neoliberismo, ha portato a una deregolamentazione che, per un’accelerazione indotta via via dalle nuove tecniche digitali, ha modificato il nostro rapporto con la realtà, rendendoci testimoni di una crisi dall’impatto apocalittico: un mondo che è oggi percorso da continue divisioni orizzontali e verticali, legate a gerarchie di potere, dove i meccanismi di controllo divengono sempre più immateriali.
La memoria orale e memoria scritta diventano, quindi, nuovi campi da esplorare, autentici piani di lavoro e supporti utili ad affiancare la memoria digitale, per mantenere viva quella “sensibilità vitale” che è il fenomeno primario della storia, il primo aspetto da definire se si vuole essere in grado di comprendere un’epoca e i suoi protagonisti.
Informazioni sulla manifestazione possono essere richieste a Gianluca Seimandi – 339 464 7446
Fondazione Acceglio
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