
Un medico oculista prestato alla pittura
Ho conosciuto il pittore Gianpiero Actis seguendo le molteplici attività della moglie Lidia Chiarelli, Coordinatrice del #DylanDay per Torino, e impegnata per il ricordo del padre Guido (Caltanissetta, 1902-Torino, 1982), pioniere nella illuminazione pubblica della città di Torino e oggi noto come «il poeta della luce».
Gianpiero Actis, nato a Ivrea, medico specializzato in oculistica, attualmente in pensione, è stato coinvolto in queste iniziative, in particolare per quanto concerne Dylan Thomas. Ha partecipato a numerose esposizioni internazionali e i suoi quadri si trovano in mostre permanenti e collezioni, in Italia e all’estero, come la Promotrice delle Belle Arti di Torino, il Dylan Thomas Centre, a Swansea, nel Galles, e il Musée de Huy, in Belgio. Una sua mostra è stata allestita nella hall dell’Hôtel Olympia a Beausoleil (Francia) dal 2012 al 2019. Ha esposto in Italia, Francia, Svezia, Grecia e Norvegia.
Gli abbiamo rivolto alcune domande.
Quale è stato il suo percorso formativo e quali i suoi maestri?
Già da ragazzo amavo disegnare e, quando frequentavo il liceo classico Massimo D’Azeglio, il mio professore di storia dell’arte era Riccardo Chicco, celebre pittore, che mi ha indirizzato verso il mondo della pittura.
Del periodo scolastico conservo ancora alcuni disegni. Nella mia formazione da autodidatta ha avuto una spiccata importanza mia cugina Alina De Salvador, pittrice coetanea di Carol Rama, che tra l’altro mi ha insegnato la tecnica dei collage.
Soprattutto a partire dagli anni ‘80 mi sono dedicato alla creazione di opere con varie tecniche e ho talora affiancato la mia attività artistica a quella di chirurgo oculista presso l’Ospedale Oftalmico di Torino. Ad esempio, nel testo “Oftalmochirurgia plastica e ricostruttiva”, edito da Minerva Medica nel 1985, dedicato a mio figlio Alessandro, è presente una lunga serie di miei disegni sulle tecniche operatorie eseguiti a china.
Quest’anno è stato pubblicato un Catalogo delle mie opere, in collaborazione con la Revista Poética Azahar (España).

Qual è la sua concezione dell’arte? Quali sono i suoi soggetti preferiti e quale tecnica utilizza?
Mi piace sostenere che i colori di un’alba o di un tramonto con le loro imprevedibili sfumature risvegliano la creatività dell’artista. E questo è indicativo delle mie idee. Mi piace dipingere la natura, paesaggi, anche temi astratti. Realizzo i miei quadri con diverse tecniche, olio, colori acrilici, tempera, collage. Utilizzo anche i colori spray. Per quanto concerne le mie fonti di ispirazione, spesso le mie opere rappresentano delle “risposte” alle poesie di diversi autori.
Nel 2006 Aeronwy Thomas, figlia di Dylan Thomas e lei stessa poetessa, ha visto i miei quadri ispirati ai suoi versi, li ha molto apprezzati. Da qui la decisione di fondare il movimento artistico-letterario “Immagine & Poesia”, coinvolgendo anche mia moglie. “Immagine & Poesia” è stato presentato ufficialmente il 9 novembre 2007 presso l’Alfa Teatro di via Casalborgone. “Immagine & Poesia” conta oggi centinaia di artisti di ogni parte del mondo ed è presente in diversi siti e blogs internazionali.
Le mie opere sono state richieste dal Dylan Thomas Centre di Swansea, nel Galles, città natale del poeta, per l’esposizione dell’annuale Festival (27 ottobre – 9 novembre 2007) e alcune, ispirate alle sue poesie, vi sono ora esposte in permanenza.

Ci sono stati altri momenti importanti nel suo percorso di artista?
Ho esposto un dipinto alla Mostra Internazionale d’Arte tenutasi presso la Scuola G. Perotti di Torino (maggio-giugno 1990).
Nel gennaio 2006 il dipinto “Lampione” è stato stampato sulla copertina del libro “Torino di Luce”.
Nel febbraio e marzo 2006 i miei dipinti sono stati esposti alla Banca Sanpaolo e alla Galleria Ultime Frontiere, a Torino.
Come rappresentante del Movimento “Immagine & Poesia”, ho presentato una mia mostra personale alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, nel 2010 e nel 2014.
Nei mesi di dicembre 2014 e gennaio 2015, il successo della mia mostra personale “Sguardi d’Artista” presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino ha aperto un nuovo modo di rendere omaggio agli “Occhi nell’ Arte” di artisti di fama internazionale. A proposito della Società Promotrice delle Belle Arti, devo ricordare che per diversi anni ho fatto parte della Commissione Artistica.
Sono stato invitato all’edizione speciale della Biennale di Venezia organizzata da Vittorio Sgarbi al Palazzo Esposizioni, Sala Nervi, di Torino dal dicembre 2011 al febbraio 2012.
Come ho detto prima, la mia attività pittorica si è svolta in parallela alla professione medica presso l’Oftalmico che ho lasciato nel 2007 per la pensione. In occasione di diversi congressi oculistici ho realizzato dei posters poi utilizzati per le locandine scientifiche. Nel giugno 2005 il mio dipinto “Floating Eyes” è stato pubblicato sul manifesto del Congresso Medico “Lo stato dell’arte in Oftalmologia”.

Si riconosce nelle parole di qualche critico d’arte?
Hanno parlato di me diversi critici d’arte. Fra questi, ricordo quanto ha scritto Angelo Mistrangelo in occasione della mia mostra personale “Sguardi d’Artista” alla Promotrice delle Belle Arti di Torino (2014/15): «Pittura e poesia, cultura e percorso surreale, costituiscono gli aspetti e le valenze espressive della ricerca di Gianpiero Actis, dove il discorso si snoda attraverso una linea incisiva che fissa un’idea, un’intuizione, un’emozione».

© 2024 CIVICO20NEWS – riproduzione riservata
Scarica in PDF
1 thought on “Conversando con il pittore Gianpiero Actis”