
La pittura nell’era dell’intelligenza artificiale, tra deep fake e possibili utopie, con Claudio Guasti e Cosimo Malorgio
A Torino, sabato 6 luglio, alle ore 18.00, presso casadarT&cresciani, in via Rocciamelone 7f, sarà inaugurata la mostra di pittura dal titolo:”Incredibilia!” che propone amuleti artistici, fiabe del contemporaneo, personificazioni e simboli: nuove pratiche del realismo magico. La pittura nell’era dell’intelligenza artificiale, tra deep fake e possibili utopie con i pittori Claudio Guasti e Cosimo Malorgio. La presentazione è di Gianluca Cresciani e l’evento vedrà la partecipazione straordinaria dello scrittore e insegnante Domenico Mungo e della scrittrice Nadia Pedroni Tonti, autrice del romanzo “Vorrei dirtelo ma sono morta”. Le interviste agli ospiti saranno a cura della professoressa Silvia Marchionne.
Così Gianluca Cresciani presenta la mostra “Incredibilia!”:
Il fare arte è un amuleto che permette di contattare parti di sé, un portale sui mondi interiori intellettuali ed emotivi. La costruzione di un amuleto è parte integrante del rituale magico dove le intenzioni e le materie si intrecciano. In questo processo le vibrazioni mentali influiscono sulla costruzione e la manipolazione, ed è così che la pittura emerge per la sua qualità materica, in colore più o meno pastoso, pennellate allungate o ritmate.
Gli amuleti artistici di Guasti e Malorgio sono orientati verso la saturazione e la brillantezza, molto leggibili da un punto di vista percettivo ed è su questa apparente chiarezza che si accede nel mistero del racconto, del soggetto.
Il simbolo nascosto dall’ evidenza, quindi, come in tutta la tradizione ermetica, esoterica, magica ha bisogno non di essere “guardato” ma di essere “visto” per attivarsi e la pittura in quanto immagine statica, IMAGO, è il dispositivo che promuove l’immaginazione come azione non passiva dell’osservatore, l’interiorizzazione dell’immagine in pensieri e pensieri che determinano le azioni, la magia è questa.
Le PRATICHE del Realismo Magico sono innanzitutto la capacità di “tenere insieme” due istanze in una, la rappresentazione del reale e il suo significante mentale/spirituale, come sosteneva Sant’Agostino “Dio è nei dettagli” nella realtà come libro.
Tornando ai nostri artisti, Guasti e Malorgio, allora è centrale la scelta di realizzare immagini con i tempi e i modi artigianali, in cui poco importa se l’intelligenza artificiale sia usata per sondare bozzetti o non usata affatto.
È la lavorazione ultima, la materializzazione delle idee attraverso manualità, pigmenti, sensibilità, estro, che crea la singolarità di un amuleto e non la serialità di un talismano.
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