Il suo ricordo è stato incastonato nel primo luogo della sua ispirazione alla formazione permanente e all’Unione Catechisti
Domenica 29 settembre, presso la Casa Vacanze San Giuseppe di Pessinetto (Torino), in Fraz. Costa 67, si è svolto il secondo convegno “Sulla strada di Fratel Teodoreto”, a distanza di un anno dal precedente, che ha iniziato un percorso di memoria lasalliana, nella medesima sede. In questa occasione, hanno organizzato la giornata di studio le associazioni “Perlacultura”, “Ex Allievi La Salle”, e “Vicepostulazione”.
In apertura, Loredana Bulco (in Molinari, Ex Allievo e Fondatore), Presidente della Associazione Perlacultura, ha presentato la giornata e la storia della Casa: una struttura che risale ai primi del Novecento, nata con il contributo di tre benefattori a favore dei Fratelli delle Scuole Cristiane, situata in un incantevole promontorio a cui si accede da una strada privata, a poche centinaia di metri dall’abitato di Pessinetto. L’obiettivo principale è quello di mantenere la destinazione dell’immobile quale convitto e casa vacanze, in un progetto sostenibile, vivificato negli ultimi anni dalla presenza di giovani, anziani e studenti in vacanza.
L’incarico di moderatore della giornata tocca a Ivano Francesco Verra, architetto con svariate competenze, redattore di studi del paesaggio e piani territoriali.
Il Sindaco di Pessinetto, Chiara Tirelli, impossibilitata a partecipare, è stata sostituita dall’Assessore Virgilio Cresto, a portare il saluto e l’incoraggiamento del Comune a perpetuare la memoria di Fratel Teodoreto, ai suoi tempi conosciuto da tutti in paese.
Davide Torasso, Presidente della Pro Loco di Pessinetto, ricorda la presenza dei Fratelli in paese, a partire dalla memoria dei più anziani, sino ad anni recenti.
Stefano Ferrero, Presidente Ex Allievi Istituto La Salle di Torino, ha illustrato lo scopo, le caratteristiche e le attività svolte dalla Associazione, che propone agli associati una formazione continua sul carisma lasalliano, per portare avanti nella vita gli insegnamenti ricevuti nel periodo scolastico.
Ezio Marinoni, Ex Allievo Giornalista e scrittore ha ripercorso la parabola di Fratel Teodoreto maestro e formatore, creatore delle Case di Carità (poi Arti e Mestieri) per dare una formazione e avvio al lavoro dei giovani, da precursore dei tempi, nel solco della santità sociale torinese e piemontese. L’Unione del SS. Crocifisso, inoltre, si preoccupava della formazione dei catechisti per dare formazione cristiana e umana ai giovani. Da ultimo, l’invito e auspicio al mondo lasalliano, per la casa natale di Vinchio: se crediamo di avere un santo “in casa”, dobbiamo venerarlo a partire dai luoghi della sua infanzia, dove si è forgiata la sua vocazione.
Fratel Raffaele Norti, Vicepostulatore della Causa di beatificazione, presenta Fratel Teodoreto come un modello ancora attuale a cui ispirarsi oggi, come singoli e come Associazioni; egli ha anticipato il tema delle “periferie” e il mondo dei bisognosi, lontani o vicini a noi, ripresi di recente dalla Congragazione lasalliana. Inoltre, grazie al rapporto con il Servo di Dio Fra Leopoldo Musso, ha realizzato due grandi ispirazioni: l’Unione del SS. Crocifisso (dei Catechisti) e le Casi di Carità Arti e Mestieri, rivelandosi profeta nella formazione permanente per migliorare la società in senso più umano e cristiano.
Don Silvio Ruffino, Parroco emerito di Pessinetto, tratteggia la figura dell’agostiniano Monsignor Ilario Costa, originario di Pessinetto, missionario settecentesco e Vescovo nel Tonkino (attuale Vietnman del Nord), che meriterebbe di essere riscoperta. Ricorda, inoltre, la Messa annuale dell’Assunta della Borgata Pessinetto Fuori, che si concludeva alla Casa San Giuseppe con la processione, nel luogo dove Fratel Teodoreto portava i catechisti a muovere i primi passi nella loro formazione, anticipando i temi del Concilio Vaticano II.
Enrico Desideri, ingegnere e docente emerito del Politecnico di Torino, Vicepresidente della Associazione Perlacultura, è un ex allievo del San Giuseppe di Torino, che ha potuto cogliere le differenze nel modello di formazione proposto; egli accomuna l’opera dei Fratelli e il lavoro degli Architetti, su tre elementi comuni: una base di formazione per costruire, l’utilità di un progetto, la bellezza del prodotto finito, da porgere a tutti.
Non previsto dal programma, si è aggiunto l’intervento di Riccardo Ghidella, Presidente Nazionale UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) e Consigliere Delegato allo Sviluppo e Comunicazione Esterna Arti e Mestieri, nominato dall’Arcivescovo di Torino nella scuola di formazione più importante in Italia, operante in 4 Regioni con 14 sedi. A suo avviso, gli intrecci fra volontariato e impresa sono un motore di sviluppo e creatività e serve una nuova visione della formazione, per rendere più concreto l’avviamento agli studi dei giovani.
Al termine degli interventi, si è proceduto allo scoprimento e benedizione, impartita da don Silvio Ruffino, della targa in memoria del Venerabile Fratel Teodoreto che, come da lui scritto, ottiene la Casa nel 1912, dono della Provvidenza e segno dal Cielo. La nuova targa si aggiunge a quelle già presenti nella casa natale e nella parrocchiale di Vinchio (AT).
La targa in ottone recita:
CASA OTTENUTA
PROVVIDENZIALMENTE NEL 1912 DAL
VENERABILE
FRATEL TEODORETO GARBEROGLIO
DELLE SCUOLE CRISTIANE
Vinchio (AT) 1871 – Torino 1954
PER IL RIPOSO ESTIVO DEI CONFRATELLI
—
ASSOCIAZIONE EX ALLIEVI ISTITUTO LA SALLE – TORINO
POSE IL 29 SETTEMBRE 2024
70° DELLA MORTE
A seguire, si è celebrata la Santa Messa nella Cappella della Casa, con ricordo del Venerabile all’omelia, con due sacerdoti celebranti: don Silvio Ruffino e don Giancarlo Garbiglia, già parroco del Duomo di Torino e Canonico Onorario del Capitolo Metropolitano.
Ha concluso la mattinata il momento socializzante e conviviale del pranzo degustazione, a cura di Gustardivino®, con i vini della azienda agricola e vitivinicola Picchio Rosso, di Soglio (Asti) e la panetteria di Pessinetto e le sue paste di meliga allo zabaione, in un inedito connubio agroalimentare fra due diverse province e territori del Piemonte.
La Casa Vacanze S. Giuseppe, aperta alle esigenze del pubblico, aspetta chiunque voglia proseguire questo lungo viaggio nella memoria lasalliana e cristiana, per essere insieme precursori reali di un laboratorio di idee comuni e crescere insieme.
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