
Poliziotto nel mirino della Magistratura. Immigrato morto dopo aver aggredito gli Agenti della Polizia Ferroviaria.
Ieri un immigrato 26enne del Mali, dinanzi alla Stazione Ferroviaria Porta Nuova di Verona, ha tentato di aggredire un gruppo di Agenti della Polizia di Stato, in servizio presso la specialità di Polizia Ferroviaria.
L’immigrato ha dato in escandescenza e ha “distrutto vetri in stazione”, come esplicita “RaiNews”.
Gli Agenti di Polizia, come previsto dal protocollo, sono intervenuti per cercare di calmare il soggetto ma la situazione è degenerata. Uno degli Agenti ha estratto l’arma da fuoco ed ha esploso dei colpi in aria. Un proiettile, però, è finito sull’immigrato che ha perso la vita.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, nella persona del Sostituto Procuratore Maria Diletta Schiaffino, ha ritenuto opportuno aprire un fascicolo a carico del poliziotto accusandolo di “eccesso colposo di legittima difesa”.
Tantissimi nostri lettori sono indignati per il fatto che un Servitore dello Stato – che ha compiuto solo e soltanto il suo dovere – è ora iscritto nel registro degli indagati. Siamo alle solite: chi delinque viene trattato coi guanti e chi difende la collettività finisce indagato.
I colleghi di “Verona Sera”, già nella giornata di ieri, riportavano le parole del Consigliere Comunale della “Lega” a Verona, Nicolò Zavarise, che ha detto: “La sicurezza dei veronesi deve tornare al centro dell’agenda politica. Il degrado, la violenza e l’assenza di controlli non possono più essere tollerati”.
Come dissentire da tali enunciati? Non si può.
Allo stesso modo non si può contestare il Vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, “Lega”, che – parlando del maliano deceduto – ha subito precisato: “Con tutto il rispetto, non ci mancherà. Grazie ai poliziotti per aver fatto il loro dovere”.
I colleghi de “L’Arena”, ottima testata giornalistica del Veneto, rifacendosi alla cronaca e agli atteggiamenti dell’immigrato hanno scritto: “Le telecamere cittadine lo hanno ripreso poche ore prima della tragedia mentre, sempre armato di coltello, aggredisce degli operatori della polizia locale che sono costretti ad allontanarsi e chiedere supporto per sfuggire alla sua furia”.
In un Paese normale un simile soggetto sarebbe stato preso e portato in carcere, in attesa di trovare un aereo disponibile per tradurlo in Mali e non farlo mai più rientrare.
In Italia, invece, ancora una volta, la Magistratura persegue la vittima e non il carnefice.
Anche perché – è bene sottolinearlo – il poliziotto che ha esploso i colpi “ha disperatamente tentato di rianimare l’uomo ferito che purtroppo è morto pochi minuti dopo”.
“Civico 20 News”, da sempre dalla parte delle Forze dell’Ordine, esprime solidarietà al poliziotto sotto accusa e gli augura una subitanea chiusura delle indagini e un’assoluzione totale per i fatti in oggetto.
Voglio proprio sperare che non succeda questa ingiustizia. Oggi al tg5 hanno detto che dalle telecamere intorno alla zona relativa al fatto, si è evidenziato che il poliziotto ha sparato per legittima difesa in quanto il criminale stava per avventarsi sul poliziotto con un coltello in mano. Che doveva fare il poliziotto, lasciarsi accoltellare? È ora di finire di incolpare sempre la polizia e quasi premiare i criminali!!!!