
Gli Agenti della Polizia Locale del Friuli Venezia Giulia dimostra che Prefetture e Procure possono contare anche su di loro.
Nell’immaginario collettivo la Polizia Locale, o Polizia Municipale che dir si voglia, è rimasta quella realtà alle dipendenze del sindaco, deputata a fare multe per divieti di sosta o per cartacce gettate a terra.
Questi compiti gli sono rimasti ma, negli anni, il Corpo della Polizia Locale è cresciuto, si è specializzato e settorializzato per coadiuvare e supportare la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri nel mantenimento effettivo dell’ordine pubblico.
Ci siamo spesse volte occupati del lavoro egregiamente svolto da quelli che, sino all’ingresso della Legge numero 65 del 1986, erano conosciuti come “Vigili Urbani”.
Oggi siamo a narrare di una maxi-Operazione antidroga condotta e gestita dagli uomini della Polizia Locale della Comunità montana della Carnia, Polizia Locale di Fontanafredda e dalle Unità Cinofile specializzate della Polizia Locale di Udine, Bibione, Pordenone.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine, dopo esser stata messa al corrente che in alcuni comuni carnici vi erano zone di coltivazione di sostanza stupefacente, con relativo spaccio, ha deciso di aprire un fascicolo di indagine e di avvalersi della collaborazione del Corpo di Polizia Locale.
Il primo risultato è stato estremamente positivo.
Come fa sapere la Redazione Friuli Venezia Giulia del “TGR RAI”, la collaborazione tra la Polizia Locale e l’Autorità Giudiziaria “ha portato a decreti di perquisizione emanati dalla Procura di Udine nei confronti di soggetti italiani di età compresa fra i 34 ed i 50 anni di età, residenti ad Udine e nel suo hinterland”.
Durante le perquisizioni domiciliari tanto gli Agenti della Locale quanto gli uomini della Procura hanno capito che dietro allo spaccio vi era di più. Sono state rinvenute, infatti, sostanze stupefacenti in quantità notevole, materiale per la coltivazione della cannabis tra cui “una serra di materiale sintetico, diverse lampade UV, ventilatori, deumidificatori, fertilizzanti chimici, termometri e cataloghi cartacei contenenti istruzioni e dosaggi per la coltivazione”.
Per difendere e proteggere la preziosa coltivazione i soggetti inquisiti avevano anche un certo numero di armi “quali pugnali e baionette, la cui detenzione è vietata senza l’opportuna licenza”.
Grazie all’ottimo acume degli Agenti della Polizia Locale sono stati trovati anche 50 grammi di hashish, 50 grammi di infiorescenze di marijuana, pronte per il consumo e lo spaccio, oltre 1.000 euro in contanti, in banconote di piccolo taglio.
L’Operazione antidroga, che noi abbiamo descritto in modo rapido, senza dettagliare più di quanto dovuto, ha coinvolto diverse unità della Polizia Locale ed ha interessato i comuni di Udine, Pagnacco e Pasian di Prato.
La Polizia Locale, essendo coordinata dal Sindaco, ha la possibilità di essere il primo punto di riferimento per la cittadinanza e, dunque, anche per le Procure della Repubblica è un avamposto sul territorio importante e prezioso.
Reati come i piccoli furti, la ricettazione di materiale rubato, lo spaccio di sostanze stupefacenti, gli scippi e i borseggi si prestano molto alle indagini da parte della Polizia Locale che, essendo legata al territorio, ha una conoscenza pressoché capillare del territorio e, al contempo, delle persone residenti in un determinato luogo.
Il solo fatto di gestire l’attraversamento pedonale dinanzi alle scuole permette al Poliziotto Locale di conoscere i minori residenti nel comune e associarli visivamente ai genitori, zii e nonni. Una simile mole di informazioni, per esempio, permette all’Agente di capire se e quando un minore si trova in pericolo, magari insidiato da un pedofilo.
Chi gestisce la sicurezza pubblica dovrebbe investire maggiormente nella formazione della Polizia Locale ed ampliarne l’ambito di impiego.
Il controllo dell’applicazione del Codice della Strada deve essere prioritario perché – checché se ne dica – salva vite e impedisce che un sorpasso possa finire in una scazzottata o peggio.
Ciò nonostante, però, le Prefetture possono impiegare gli Agenti di Polizia Locale in diversi ambiti di prevenzione e repressione del crimine.
La Polizia di Stato e i Carabinieri sarebbero meno oberati di interventi e la popolazione saprebbe di poter contare su un Corpo aggiuntivo ed egualmente competente.
Torneremo senz’altro sul tema.
Il nord-est è sempre un passo avanti. I vigili urbani che conosco io si occupano bene dell’uscita dalla scuola (👍) e delle multe (👎); altro non mi risulta e non è esattamente il massimo