Il leader di Italia Viva,neo “volpino del deserto” è sempre più di casa in Arabia, tra misteri e imprecisate figure. Ignorata protesta degli italiani
Cosa ci andrà a fare in terra araba Matteo Renzi, si spera che al Governo qualcuno lo sappia, perché ci sta andando spesso e non sempre a rimediare belle figure. Infatti, questa volta si è fatto notare in Bahrain, dopo i suoi viaggi a Dubai e negli Emirati Arabi, su cui non è stata fatta chiarezza, e l’imbarazzante meeting in Arabia Saudita, dove è volato il mese scorso, per un rendez-vous con il principe saudita Bin Salaman. Un evento dai contorni privati, organizzato dal Future Investement Initiative nel cui direttivo siede anche il leader di Italia Viva.
Su questi viaggi nei paesi di “Mille e Una Notte”, Renzi d’Arabia deve avere qualche santo in paradiso, perché insensibile alle polemiche, stavolta Matteo è volato Verso il Golfo Persico con il senatore Marco Carrai, per faccende a noi ignote, e farsi poi pizzicare dalle telecamere di Sky nei Paddock del Gp di Formula 1 in Bahrain.
La ripresa è stata breve ma impietosa. Il frizzante politico italiano è stato immortalato mentre si atteggiava con il presidente della Fia Jean Todt, mentre si fotografava con il principe ereditario Salman Bin Hamed Al Kalifa e infine, si intratteneva con Corinna Schumacher e con Jean Alesi. Immagini poi postate sui profili dei vari protagonisti, diventate subito virali.
Non è la prima volta che Matteo Renzi ci tiene a farsi bello in qualche appuntamento sportivo e mondano. Peccati di popolarità, per lo più con viaggio spesato, che ha sempre trovato il modo per giustificare, ma questa volta il parlamentare l’ha fatta grossa. Si è fatto cogliere sul posto molto privilegiato, da tutti gli italiani che guardavano il Gran Premio in Tv, rinchiusi in casa e frustrati da mesi di limitazioni. Lo scivolone d’immagine non è stato perdonato; le proteste sui social network sono piovute a catinelle, e non senza un perché.
Non occorrerebbe dire altro, ma sarebbe un bel gesto insperato se il vanitoso leader di Italia Viva, questa volta si rivolgesse agli italiani con un discorso popolare e condivisibile, almeno per il rispetto dei suoi elettori. Già perché quest’uomo che si giocò un governo per un referendum tra sì e no, in un tempo non lontano ce lo siamo trovato anche Presidente del Consiglio. Qualcuno credeva in lui a quel tempo… E qualcuno ancora lo fa.