
La denuncia dei cittadini fruitori di questa area fluviale
Domenica 17 marzo 2024 sulla cosiddetta “spiaggia” del Parco torinese del Meisino si è svolto, per tutta la giornata, il raduno spontaneo di “denuncia per l’insicurezza e per la mancanza di protezione ambientale” da parte dei cittadini torinesi e di San Mauro, fruitori di questo gradevole “paesaggio fluviale”.
Nella settimana precedente la domenica del 17 marzo, i “vandali–teppisti” (per usare un termine eufemistico) avevano devastato irrimediabilmente le strutture esistenti che da tempo i “frequentatori volontari” avevano costruito per il recupero e la fruizione di questa area abbandonata al degrado.
In sintesi i danni più rilevanti sono riportabili alla distruzione della scala di accesso e relativa struttura di supporto, dei tronchi attrezzati a panchine, del sostegno in legno alla scarpata riservata a fioriera.
Ha sorpreso il grande numero dei partecipanti a questo ”raduno spontaneo” che ha dimostrato la ferma volontà di ripristinare quanto “distrutto” e di affermare, con la significativa presenza fisica, la necessità irrinunciabile di legalità e sicurezza.
Infatti i “volontari” presenti, attrezzati con gli strumenti del caso, hanno iniziato i lavori di ripristino, offrendo una concreta testimonianza di civismo e di efficienza. Messaggio questo che dovrebbe essere immediatamente recepito dalla competente autorità politico-amministrativa, da troppo tempo latitante.
Latitanza che da sempre si è manifestata con l’assenza di vigili urbani e delle forze dell’ordine. In pratica il Parco del Meisino resta ancora un territorio dove i cittadini utenti percepiscono una sensazione d’insicurezza, se non, in particolari circostanze, di paura.
Da tenere presente un episodio rilevante: già il 31 agosto 2018 avvenne un fatto analogo, con danni ancora maggiori e che richiese mesi di lavoro per restituire la fruibilità della spiaggia all’utenza dei cittadini. Chi scrive già allora denunciò sul giornale on line (Civico20News – Torino: “vandali-teppisti” devastano gli arredi della spiaggia del Meisino ) quell’atto vandalico alle autorità competenti, ma dopo formali assicurazioni, tutto restò come prima, cioè nella totale indifferenza e noncuranza.
In mancanza di prove certe non possiamo, davanti ad episodi del genere, ipotizzare l’identità degli esecutori o dei mandanti, anche se molti sospetti aleggiano in merito. Molti interessi economici sono in gioco in questa area (progetti con i fondi del PNRR per la realizzazione della “Cittadella dello Sport” , tentazioni edilizie illegali, ecc.).
Non possiamo ignorare che il progetto per la “Cittadella o Parco dello Sport e dell’Educazione Ambientale” è stato e continua ad essere contestato dagli abitanti della zona, attraverso comitati ed iniziative spontanee e dall’opposizione nel Consiglio Comunale di Torino.
Infatti, coloro che si oppongono a questa discutibile “realizzazione”, intravedono in questa una “cementificazione” inutile e dannosa per la conservazione del Parco stesso, che è un ambiente ad alta valenza naturalistica, ecologica e di protezione della fauna locale e delle specie volatiti migranti.
Pertanto non si può escludere che questo intreccio di cause e di possibili aspettative, potrebbero aver sollecitato, da parte di ipotetici “operatori penalizzati”, azioni inconsulte, vendicative e apparentemente inspiegabili.
Tuttavia, alle ipotesi che restano tali, confidiamo nelle Autorità competenti e delegate a individuare i responsabili degli atti vandalici agli arredi della spiaggia.
In ogni caso auspichiamo che l’attuale “Gruppo spontaneo spiaggia del Meisino” (riferimento: Reymondet.marino@gmail.com ) possa organizzarsi in un “Comitato ufficiale” e che in tale veste possa diventare un punto di aggregazione per iniziative di vigilanza-denuncia, di proposta, di sensibilizzazione e di promozione per la salvaguardia di questa “area incantevole” e del suo grandioso e suggestivo parco.
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