
A Cuneo, Quartiere Gramsci, il Codice della Strada sembra essere inesistente. La Polizia Locale fa gli interventi ma non basta.
Molti nostri lettori, residenti del Quartiere Gramsci, a Cuneo, lamentano un continuo e continuato disinteresse per il Codice della Strada da parte di centinaia di automobilisti ignari del fatto che parcheggiare su marciapiedi, scivoli per carrozzine, attraversamenti pedonali e spartitraffico rende difficile la vita dei residenti.
Ancora una volta abbiamo dovuto attenzionare Via Luigi Einaudi dove – manco a dirlo – la violazione dell’articolo 158 del Codice della Strada, comma 1, lettere “f”, “g” e “h” è all’ordine del giorno.
I marciapiedi di Via Einaudi, specie quello sul lato opposto alle attività commerciali, sono “comodo” posteggio per automobilisti che – nonostante un’intera piazza su cui si può posteggiare gratuitamente – hanno paura di consumare le suole delle scarpe per fare due passi a piedi.
Il posteggio selvaggio e lesivo del Codice della Strada in Via Einaudi accade durante tutto lo scorrere della giornata ma, dalle 17 alle 19, peggiora sensibilmente.
I residenti hanno lavoro a dire alle persone che non si può posteggiare sui marciapiedi, gli spartitraffico e le strisce pedonali.
Il problema è che nonostante funzionanti e vistose telecamere, poste all’intersezione fra Corso Nizza e Via Luigi Einaudi, nessuno fa nulla e le sanzioni non vengono comminate, a meno che i residenti non chiamino le Forze dell’Ordine.
Lunedì 17 febbraio è stata fatta l’ennesima chiamata alla Centrale Operativa della Polizia Locale del Comune di Cuneo, spiegando agli Agenti che la strada era nuovamente oggetto di numerose e vistose violazioni.
Dopo una decina di minuti è giunta in loco una pattuglia della Polizia Locale che ha provveduto ad elevare diverse contravvenzioni per le evidenti violazioni. Sono state sanzionate anche due autovetture posteggiate in una zona a “disco orario” – con sosta consentita per 15 minuti – che erano li da ben oltre i tre quarti d’ora.
Gli Agenti sono stati attenti, scrupolosi, ed anche estremamente cordiali con quanti hanno violato il Codice della Strada – o stavano per farlo, nonostante la vista della pattuglia e dei Poliziotti Locali – ma il problema permane.
Tanti lettori si domandano se non sia possibile veder vigilare sulle violazioni al Codice della Strada anche i militari dell’Arma dei Carabinieri, gli Agenti della Squadra Volante della Polizia di Stato, il personale della Guardia di Finanza, o, come sarebbe logico, il personale della Polizia Stradale.
La Polizia Locale, senza voler dare giustificazioni, spesse volte è in servizio su infortunistica stradale, impegnata in servizi di Pronto Intervento o, sempre più spesso, su Servizi Speciali decisi al Tavolo Provinciale sull’Ordine e la Sicurezza che si tiene, a cadenza periodica, in Prefettura.
Il Codice della Strada, a detta di molti, è quell’ambito di controllo e vigilanza che poco appaga chi indossa una divisa e di cui nessuno vuole occuparsi.
La Polizia Locale, quando chiamata, il più delle volte effettua l’intervento ma è ovvio che se è impegnata su un incidente stradale o in una rissa fra immigrati – come spesso accade in Cuneo Centro – non può lasciar tutto per sanzionare un’auto che ostruisce un passaggio pedonale.
Una buona dose di senso civico andrebbe adottata dai fruitori della città e dei quartieri. Non ci dovrebbe esser bisogno di dover chiamare la Polizia Locale per far liberare un marciapiede, uno scivolo per carrozzelle o, peggio ancora, lo spazio antistante una farmacia. E invece…
Tanti cittadini dei quartieri Gramsci e Donatello lamentano l’assoluta assenza della Giunta nelle zone della cosiddetta “Cuneo Sud” e, a ben pensarci, hanno ragione.
Per ottenere un’ordinanza anti-bivacco e limitativa del consumo di sostanze alcoliche in Piazza della Costituzione e nelle zone pertinenti il Complesso Residenziale “Agorà Porta di Francia” si sono dovute fare indicibili pressioni e coinvolgere gli Amministratori di Condominio.
Non parliamo – sempre al Quartiere Gramsci – degli insormontabili problemi causati dal Dormitorio della Croce Rossa Italiana sito in Via Bongiovanni, all’intersezione con Via San Giovanni Bosco, ai quali il Sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, “Partito Democratico”, non solo non pone rimedio ma li derubrica a “percezione di insicurezza” della cittadinanza.
I fatti di qualche giorno fa in Via Beppino Nasetta sono percezione?
Le bottiglie rotte, causa tafferugli, dinanzi alla sede della Telecom sono invenzione?
Le deiezioni umane tra le auto o nelle pertinenze condominiali della zona sono immaginarie?

I problemi del Quartiere Gramsci sono noti e notori ma, evidentemente, alla Giunta Manassero non interessano.
Al Corpo di Polizia Locale del Comune di Cuneo va riconosciuto – specie con l’arrivo dei nuovi Agenti, assunti nell’ultimo decennio – che qualcosa ha fatto ma, con sincerità, va detto che non basta.
Bisognerebbe – ma si teme sia utopico pensarlo – che Polizia Locale, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri collaborassero maggiormente. Non solo in Corso Giolitti, al Movicentro, o in Piazza Boves.
Anche se il Sindaco Manassero pare non capirlo, Cuneo non finisce in Piazza Europa.
I Quartieri Cuneo Nuova, Gramsci, Donatello, San Rocco Castagnaretta, Cuneo 2, Crocetta, fanno parte della città, pagano la TARI, pagano i Tributi e sostengono il mantenimento del Primo Cittadino, degli Assessori, del Presidente del Consiglio Comunale e di quanti, a vario titolo, dovrebbero amministrare la città ma non sempre lo fanno.
Il tema è complicato e cavilloso. In qualche modo bisognerà affrontarlo.