Immigrato cingalese, verso mezzogiorno, nella civilissima Verona, ha tentato di trasformare la sua ex in una torcia umana.
Nonostante il caldo torrido che ammorba gli animi, per un 50enne di origini cingalesi è stato necessario cospargere di benzina la ex e tentare di darle fuoco.
Fortuna ha voluto che di lì passasse un italiano che, anziché farsi gli affari suoi in modo omertoso, ha chiamato la Polizia dopo che l’immigrato cingalese aveva già irrorato di benzina la sua ex compagna.
I fatti sono avvenuti lunedì scorso, verso le 11:30, poco prima di pranzo, a Verona, nel Quartiere Golosine, sulla via principale.
Quando il cittadino ha chiamato il Numero Unico Emergenze 112 la Polizia di Stato è letteralmente volata in Via Po per evitare che i giornali potessero narrare l’ennesimo femminicidio.
L’esperienza degli Agenti, infatti, conferma che se l’intervento non fosse stato tempestivo probabilmente l’immigrato avrebbe appiccato il fuoco, trasformando la sua ex in una torcia umana.
Quando gli uomini della Questura di Verona sono giunti sul luogo hanno trovato la donna in evidente stato di shock e agitazione. Per fortuna al suo fianco vi era quel giovane che ha coraggiosamente chiamato il 112, impedendo all’immigrato di trasformarsi in un truce assassino.
All’arrivo della pattuglia il cingalese si è dato alla fuga.
I fatti, accaduti il 29 luglio, hanno trovato epilogo giovedì 1 agosto quando gli Agenti della Questura di Verona lo hanno intercettato e tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio.
La narrazione dei fatti è sempre la medesima. L’immigrato, facendo leva sulla sfera sentimentale della sua ex, aveva premeditato di ucciderla invitandola con la scusa di “un ultimo appuntamento chiarificatore”.
Ciò che lascia perplessi è che – nel pieno della giornata – nessuno abbia sentito la necessità di intervenire, chiamare i soccorsi o fermare l’immigrato cingalese, scongiurando il peggio.
Se non fosse stato per il giovane che ha chiamato il 112, ora saremmo a parlare dell’ennesimo assassinio di una donna, colpevole soltanto di amare un uomo “senza spina dorsale” e senza un briciolo di etica.
I fatti e le condanne saranno stabiliti dal Tribunale di Verona dopo che il Pubblico Ministero avrà portato in aula i capi d’imputazione e chiesto la condanna prevista dalle norme giuridiche in vigore nel nostro Paese.
Sempre più persone si chiedono per quale motivo si debbano continuare a ricettare così tanti immigrati che, spinti dalla loro “cultura”, pensano di poter dar fuoco ad un’ex compagna di vita solo perché ella decide di non voler più stare con loro.
La speranza della maggioranza degli italiani è che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con la collaborazione del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del Guardasigilli, Carlo Nordio, metta fine a questa ondata migratoria che pare non aver fine.
L’Italia merita decisamente di meglio e non può diventare ricettacolo di quanti vogliono vivere in modo becero e barbaro, facendo finta che le leggi non esistano.
Torneremo senz’altro sul tema dell’immigrazione criminale che tanto fa discutere.
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