Dopo l’ischemia, le notizie sul popolare habitué dei talkshow sono state blindate da un misterioso silenzio
Il 3 dicembre 2023 l’agenzia Ansa comunicava che Alessandro Meluzzi era stato colpito da un’ischemia mentre lavorava nel suo studio di Rimini. La notizia rimbalzava sui giornali e alla tv. Trasportato all’ospedale Bufalini di Cesena Meluzzi è stato sottoposto a un intervento chirurgico e le notizie, pressappoco unificate, riportavano che, dopo l’operazione, il paziente era stato ricoverato in rianimazione e la situazione risultava stabile.
Red Ronnie, che avrebbe dovuto incontrarlo il giorno seguente, ha commentato: «Stiamo pregando per lui. Sono rimasto in contatto con chi gli sta vicino. Alessandro è troppo importante per non tornare a dirigere la difesa della verità». Medesima esortazione alla preghiera compariva anche sulla pagina Facebook del noto personaggio pubblico. Non trapelavano altre notizie, nonostante l’apprensione e l’affetto di numerosi telespettatori e amici in ansia per la sua salute.
Infatti, Alessandro Meluzzi, ex politico, psichiatra, saggista, criminologo e poliedrico intellettuale dal fare esplicito e diretto, per decenni è stato assiduo ospite in numerose trasmissioni di costume e società. Forbiti salotti mai banali, dove, in ogni occasione, ha sempre saputo alzare il livello di interesse e di attenzione, perforando il video con la sua dialettica lucida e ficcante, accordata con tono appassionato e un tipico linguaggio del corpo. Un personaggio che ha sempre garantito audience con meditati interventi provocatori. Voce controcorrente, ultimamente aveva sollevato un’aspra dialettica con alcune esternazioni sul sistema sanitario pubblico e privato.
Per le sue posizioni, il 6 ottobre 2021 Meluzzi ha ricevuto la sospensione dall’Ordine dei medici di Torino per inosservanza dell’obbligo vaccinale contro il COVID -19. Una scelta che, in seguito alla tragica notizia dell’ischemia, ha innescato una infelice dichiarazione dell’infettivologo Matteo Bassetti, datata 6 gennaio 2024, quando il professore genovese attaccava le idee antiscientifiche di Meluzzi, sottolineando che in quel momento era affidato alle cure della sanità che aveva criticato, rimediando una pessima figura mentre il collega stava lottando per la vita.
Questi gli ultimi strascichi di un gossip medicale, dove la figura dell’ignaro protagonista è stata ancora una volta al centro dell’attenzione, poi, sulla sorte dello sfortunato psichiatra è calato un protettivo silenzio, rotto l’11 febbraio 2024 da un post de “L’Arcivescovo Eliseo”, gruppo Facebook della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala, della quale Meluzzi, intimamente cristiano, è diventato primate nel 2015 con il nome ecclesiastico patriarcale di Alessandro I.
Infatti, a fine dicembre Alessandro Meluzzi è stato trasferito da Cesena a un avanzato reparto di neuroriabilitazione della Città della Salute di Torino, di cui al momento, per rispetto della privacy richiesta, si omette la localizzazione, assicurando che il paziente non potrebbe essere affidato a mani migliori.
Una dovuta precisazione dedicata alle numerose richieste di notizie, fino ad oggi poche e sfuggenti. Infatti, fonti a lui molto vicine riferiscono che ogni contatto con Meluzzi è blindato dalla figlia che, attualmente, non permette visite, se non a pochi, selezionati amici.
L’appassionato appello racconta di plurimi tentativi di avere notizie anche passando attraverso… “fratelli” e medici di provato prestigio. Tentativi infranti contro un ambiguo muro di gomma che autorizza a chiedersi: perché? E che sollecita l’interesse, quanto la curiosità professionale del cronista, anch’egli transitorio conoscente del suggestivo personaggio pubblico, incontrato in occasioni che si verificano nel corso della vita.
Sebbene risulti che da un punto di vista legale la figlia abbia diritto di scegliere quale profilo mantenere, l’apprensione che fermenta verso quell’Alessandro Meluzzi dal piglio provocante, ma dal cuore d’oro, uomo di fede e di sapienza, è incomprensibile ricerca di notizie e di un contatto.
La convinzione emotiva quanto meditata e di provata efficacia (anche da parte di chi scrive) è che, per l’amico sofferente e di certo smarrito, sarebbe terapeutico ritrovare la vicinanza e l’affetto di altre persone a lui molto vicine. Tra queste, anche la fidanzata, che a Rimini gli aveva prestato le prime cure, facendolo ricoverare a Cesena, dove aveva potuto restargli vicina. Ora è anch’essa molto preoccupata per un isolamento che può dar adito anche a malcelati dubbi di semplice riservatezza dovuta a condizioni cliniche.
Su questo versante però, vista la scelta del reparto, è doveroso ipotizzare un quadro clinico ancora impegnativo, anche se la strada riabilitativa, seppur lunga e laboriosa deve sempre contemplare speranza, sinergia e combattività da parte del paziente.
Rimasto vedovo nel febbraio 2023, dopo una lunga malattia della moglie Alessandro Meluzzi si stava ricostruendo una vita insieme a una nuova figura femminile; una naturopata molto stimata, anch’essa ancor più motivata dopo le appassionate parole di Cosma, Patriarca della Chiesa Ortodossa, datate 11 febbraio:
“Buona domenica care sorelle e fratelli in Cristo!
Cari fedeli tutti, nelle ore passate sono stato nell’ospedale di Torino, dove è degente il nostro Patriarca Emerito Alessandro.
Non mi è stato consentito di vederlo, per ragioni che ignoro. Sono stato però a pochi metri da lui e ho percepito l’Amore e l’affetto che da lui promanano verso tutti noi e verso gli uomini di buona volontà.
A dispetto di quanto dicono (o sperano?) alcuni sciagurati e disgraziati, padre Alessandro Meluzzi è vigile, comprende e sorride quando gli si dicono cose belle. Allora Viva Gesù! Restituiscici presto, Signore Iddio, il nostro Patriarca Emerito, Alessandro.
Vi benedica Dio l’Onnipotente: Nel nome del Padre, del Figlio e del Santo Spirito”.
La redazione di Civico20News, con la quale Meluzzi ha sovente collaborato, si unisce nell’appello.
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Egr.dr.Alessandro Auguri di una Buona e Sana guarigione con presto ritorno nel Tuo Spirito da forte combattente!
Caro Alessandro ti auguro di ritornare presto con le tue saggie parole di verità. Con stima e affetto Gabriella.
Carissimo e stimatissimo collega, le auguro la miglior riabilitazione e spero un giorno non lontano rivederla a Radio Radio e in altre trasmissioni e conferenze. Pregherò anch’io per lei. Che il Santissimo Gesu’ e la nostra Santissima Vergine Maria l’abbiano sempre in Grazia. Giovanni
Estimato prof.e Patriarca Meluzzi si sa molto poco di come stia effettivamente. Rinnovo i miei più sentiti auguri. La Madonnina la protegga tra il Suo manto. Giovanna
Le auguro il meglio per una guarigione che sia la migliore.
L’aspetto insieme a tantissime persone sconosciute e non importanti come me, di rivederla e di ascoltare le sue parole che sono illuminate dalla sua Sapienza di Uomo vero.
Ci manca…
Amico Meluzzi sono stato tuo paziente, ma ciò che hai lasciato in me è sempre vivo , con alti e bassi ti ricordo e ti voglio un gran bene , per tutto l’amore e l’aiuto che hai posto in me ..
Spero di riabbracciarti e rivederti scambiando parole amichevoli che tu mi hai insegnato .
Un fortissimo abbraccio a un uomo coraggioso e illuminato.Auguro una ripresa veloce per una sana vita.
Abbiamo bisogno di una voce pulita.