
A Caserta la Polizia rimane vittima di un sinistro stradale. Come mai non si riempiono le piazze in favore di chi indossa una divisa?
Da mesi, precisamente dal 24 novembre 2024, le piazze sono piene di manifestanti contro i Carabinieri, contro la Polizia e contro le Forze dell’Ordine in genere.
In questi giorni, precisamente il 21 marzo 2025, a Caserta, “dei malviventi hanno sradicato un bancomat e sono fuggiti. Successivamente sono stati intercettati da una volante della Polizia di Stato”.
Gli Agenti, in servizio sulla pattuglia, “nel tentativo di fermarli sono rimasti feriti ed i delinquenti sono purtroppo riusciti a fuggire a piedi, lasciando però la refurtiva”.
Bisogna essere schietti quando si trattano questi fatti. Come mai le piazze oggi non sono piene di manifestanti, associazioni, collettivi, …?
Forse la vita e la salute dei Servitori dello Stato, delle Forze dell’Ordine, degli Operatori di Polizia, non hanno lo stesso valore di quanti scappano da un inseguimento, non si fermano all’intimazione dell’“Alt!”, o sradicano uno sportello ATM dal muro di una banca o di un ufficio postale?
Nel caso di specie, a Caserta, l’auto inseguita dalla pattuglia della Polizia “aveva la doppia targa ed il colpo, organizzato nei minimi dettagli, è stato portato a termine dalla cosiddetta banda dell’Audi nera, già nota alle Forze dell’Ordine per altri episodi simili nella zona”.
Gli Agenti, per fortuna, sono vivi e possono raccontare i fatti ma, comunque, hanno riportato ferite e hanno ottenuto diversi giorni di prognosi dagli operatori sanitari che li hanno presi in cura.
La Procura della Repubblica, ovviamente, ha aperto un fascicolo e le indagini sono tutt’ora in corso.
L’Italia deve riflettere su casi come questo perché la sicurezza, la legalità e la giustizia non siano belle parole da pronunciare per fare bella figura in occasione di una conferenza stampa o di un evento pubblico.
Con l’occasione si ringraziano tutti i cittadini italiani che decidono di partecipare ai concorsi pubblici per entrare nelle Forze Armate e nelle Forze dell’Ordine ed account come “OPERATORI DI POLIZIA – Fanpage x Appartenenti e Sostenitori delle FF.OO” che, con estremo coraggio, narrano storie e vicende come questa.
Non si possono, poi, ignorare le parole del Procuratore Capo di Napoli, Nicola Gratteri, che, recentemente, ha dichiarato: “Chi sta dentro una divisa, sta lì per noi. Sta lì, rappresenta lo Stato. Nel momento in cui un ragazzo prende un palo della segnaletica stradale, e lo lancia contro il Reparto Mobile, non c’è scampo. Quelle persone vanno arrestate e devono stare in carcere, in attesa del processo”.
Tanti italiani, tanti cittadini onesti, per bene, stimano ed apprezzano il Procuratore Gratteri che, va detto, è uno che “non le manda a dire”. Quello che pensa dice e, alla faccia di chi lo accusa di essere un “manettaro”, lo fa in punta di diritto.
L’Italia onesta, democratica e pluralista non ha dubbi: o si sta con lo Stato, con le Forze dell’Ordine, con la legalità, o si sta con anarchici, antagonisti, facinorosi… dalla parte sbagliata.
Perché in Italia ai posti di comando abbiamo i sinistri che si schierano invariabilmente dalla parte dei criminali!!!!
Cara Rosalba, hai perfettamente ragione. Il Ministro Piantedosi ha trovato una situazione tremenda al Viminale. Idem per il Ministro Nordio alla Giustizia.