Importantissima presa di posizione del Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, ha incontrato le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM).
Rivolgendosi alla Patria il Generale Serino ha detto: “Ho avuto modo di apprezzare in prima persona con quanta passione codeste Associazioni stanno ponendo ogni sforzo volto a migliorare le condizioni di benessere della collettività militare. Sono, pertanto, fiducioso che, nell’ambito delle assemblee che si stanno conducendo presso i Reparti della Forza Armata, emergeranno tutti i valori dei quali le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari sono portatrici”.
Parole molto importanti e sentite che – fino a pochi anni fa – sembravano anche solo inimmaginabili in ambito militare.
Per questo il Generale Serino ha rafforzato il concetto dicendo che “lo Stato Maggiore dell’Esercito, oltre a condurre specifiche sessioni informative a favore dei Comandanti ai vari livelli, ha diramato una lettera volta a far comprendere la necessità che ogni militare sia parte attiva del cambiamento, anche culturale, che vede il passaggio del testimone dalla Rappresentanza Militare alle Associazioni a Carattere Sindacale”.
E’ bello sentire il capo della Forza Armata auspicare una fattiva collaborazione da parte di tutti i militari, senza guardare al grado o alla specialità di appartenenza. E’ segno di una maturazione non trascurabile della Forza Armata e dei suoi vertici.
Non sono parole di circostanza o di rito ma una vera e propria assunzione di responsabilità da parte del Capo di SME che tiene a precisare come “saranno illustrate le policy perseguite dalla Forza Armata relativamente alla specificità, al miglioramento del trattamento economico e delle condizioni alloggiative dei militari impiegati sul territorio nazionale negli interventi al servizio della collettività, nonché riguardo al sistema di vettovagliamento di Forza Armata”.
Il cambiamento non sarà immediato e repentino ma questo percorso è sicuramente un buon punto di partenza.
Il fatto che il più alto Ufficiale dell’Esercito Italiano apra in modo chiaro ed inequivocabile la porta alle Associazioni a Carattere Sindacale “affinché divengano interlocutori legittimati a rappresentare su ogni tavolo le prerogative del personale dell’Esercito” fa ben sperare per il futuro.
Noi, come sempre facciamo, monitoreremo questo importante e storico percorso.