
Ad Asti il Questore e la Polizia di Stato a servizio della legalità e della Pubblica Sicurezza.
In un Piemonte sempre più schiavo della criminalità e della delinquenza la Questura di Asti ha emesso un provvedimento di chiusura di 7 giorni nei confronti di un circolo privato in città.
Gli Agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Asti, a seguito di accurati controlli, hanno scoperto che “il locale in questione consentiva in realtà l’ingresso anche ad avventori non soci, costituendo di fatto un’attività imprenditoriale di spettacolo ed intrattenimento“.
Questo Circolo, nel mese di febbraio, era già stato protagonista di “un episodio di violenza all’esterno del locale, che aveva sottolineato la necessità di un intervento diretto a ripristinare le condizioni di pubblica sicurezza“.
Qualcuno potrebbe minimizzare la cosa ma bisogna riconoscere che “la presenza di persone non tesserate in un locale di pubblico spettacolo e/o intrattenimento non in regola con le norme che disciplinano, a fini di Sicurezza Pubblica, l’esercizio di tali attività” determina una grave violazione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).
Ai sensi dell’articolo 100 del TULPS il Questore della Provincia di Asti, in quanto Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, ha dunque provveduto alla chiusura del Circolo.
Bello è che le Forze dell’Ordine monitorino e controllino le attività economiche “furbe” e fraudolente che, con la loro condotta illecita, gettano discredito su quanti fanno impresa rispettando le norme giuridiche.