
Ad Alba si entra nelle classi dei minori per fare propaganda gender.
Abbiamo spesso parlato dell’intromissione della Lobby LGBT nella formazione scolastica e, stavolta, siamo in grado di dettagliare la questione.

L’Osservatorio Gender del “Popolo della Famiglia – PdF” fa sapere che anche “nelle scuole albesi è comparso il gender” e, con esso, la sua perniciosa e pericolosa ideologia.
A quanto ci dicono gli attivisti del PdF della provincia di Cuneo, “in terza media e nelle scuole superiori si sono tenuti corsi su “Educazione all’affettività”. Termini innocui, rassicuranti, che tuttavia nascondono l’insidia del gender: se non ci si sente felici e sereni con il proprio sesso biologico, si può cambiare sesso e nome (carriera alias)”.
Cosa molto grave. Abbiamo già spiegato in diverse occasioni che in Italia l’istituto della “carriera alias” è illegittimo.
E’ bene precisare, come fa il “Centro Studi Livatino”, che “tutte le attestazioni contenute nei registri di classe, come affermato anche dalla Cassazione, sono espressione della pubblica funzione dell’insegnamento. La carriera alias si pone quindi in contrasto con la legge e la sua attivazione, in base all’attuale normativa scolastica, è da considerarsi illegittima”.
Sulla “carriera alias” si è molto dibattuto e “le procedure ora sono sotto il controllo del tribunale, ma comunque è sconvolgente, per ragazzi giovani e spesso disinformati, trovarsi davanti psicologi e insegnanti che affermano ‘si può fare’”.
Il fatto più grave, a detta di molti, è che non devono essere né gli insegnanti né gli psicologi, autentici estranei, a dover dire ai giovani cosa sia giusto e cosa no.
L’educazione psico-affettiva dei minori è appannaggio dei genitori e non di estranei ideologizzati ed orientati a normalizzare ciò che normale non è, ossia la Teoria del Gender.
Dal PdF tengono a sottolineare come “se a qualcuno venisse in mente di intraprendere questa strada, non siamo certi che la sua sia una scelta ponderata e che tra qualche anno non ne sia pentito. Il fatto è che le cure di ormoni necessarie per la “transizione” sessuale sono molto pesanti e pericolose per la salute e, se poi si arriva fino all’intervento chirurgico, non si potrà più tornare indietro”.
Argomentazioni molto valide che, come ben sappiamo, la Lobby LGBT non affronta mai perché, va detto, quando si fa la cosiddetta “Educazione all’affettività” l’importante è normalizzare ciò che normale non è.
La cosa gravissima è che i Dirigenti Scolastici si prestino a tutto questo, pur non avendo alcuna competenza in materia, e che il personale docente, per paura di ritorsioni, non abbia il coraggio di urlare allo scandalo e alla vergognosa ingerenza della scuola nell’educazione degli altrui figli.
Tutto questo va evitato e da queste teorie false e peregrine bisogna tenersi a debita distanza. Sono tantissimi i casi di suicidio fra quanti si erano sottoposti alla transizione di genere in modo “leggero”, non consapevole e assolutamente non ben informato.
E’ tremendo vivere in un corpo del quale non si riconosce più un’identità chiara e definita. Moltissimi soggetti che hanno fatto la transizione sanno che essa è irreversibile e questo, nella stragrande maggioranza dei casi non viene né spiegato né chiarito.

A dirlo non è “Civico 20 News” ma il Senatore Maurizio Gasparri, “Forza Italia”, che sul “caso Careggi”, ha presentato un’interrogazione parlamentare dichiarando: “Le valutazioni psicologiche dei giovanissimi che arrivano al Careggi per avviare il percorso di cambio di sesso sembrerebbe siano particolarmente superficiali”.
Al di là di ciò che dicono gli esponenti onnipresenti della Lobby LGBT “il via libera al ricorso dei farmaci sarebbe basato sul presupposto, inaccettabile, che con la pubertà bloccata i bambini hanno il tempo di esplorare la loro identità di genere e decidere se proseguire il percorso di transizione”.
L’opera dell’Osservatorio Gender del “Popolo della Famiglia” è quanto mai preziosa in una società che, da troppo tempo, vive la sindrome delle tre scimmiette: non vede, non sente e non parla.
Grazie Elia per la tua preziosa disponibilità e collaborazione a diffondere il pericolo che la gente corre dando retta alle proposte moderniste woke, che puntano a stravolgere la realtà e la società intera. Oggi tutto sembra accettabile ma il nostro momento storico sarà giudicato dai posteri come un tempo di follia autodistruttiva perché i popoli del primo mondo stanno rinunciando alla libertà di pensiero e ad ogni principio etico in favore della cieca adesione alla modernità e si auto sottomettono a gruppi criminali di miliardari che progettano la diminuzione della popolazione terrestre attraverso la perversione degli ingenui. Fomentano la moda della omosessualità e della transizione sessuale perché rendono le persone sterili e proteggono con pene leggere gli immigrati che commettono ogni genere di crimine. Quando, finalmente, si apriranno gli occhi?
Bisognerebbe che più gente si ribellasse, protestare serve e i motivi ci sono e molto validi purtroppo. I nostri figli e nipoti si ritroveranno un un mondo distopico… poveri ragazzi!!!