Alba è sempre più ricettacolo di criminalità. La cosa che preoccupa è che spesso a delinquere sono minorenni.
Siamo nuovamente a parlare della Città di Alba dove la locale Compagnia Carabinieri, magistralmente diretta dal Capitano Giuseppe Santoro, ha denunciato due minorenni segnalati dal corpo docente di un noto liceo albese per “consumo di sostanze stupefacenti” e spaccio.
Il Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Cuneo, Tenente Colonnello Angelo Gerardi, nella sua consueta nota stampa fa sapere che “I Carabinieri della Compagnia di Alba, per alcuni giorni, si sono confusi tra gli studenti all’ingresso ed all’uscita dalla scuola, nella mattinata del 17 aprile 2024 hanno, così, potuto notare un sedicenne cedere dello stupefacente ad un coetaneo”.
Scene che, purtroppo, si vedono ormai in tutte le città della Granda e che – soprattutto nei pressi delle Scuole Secondarie – non stupiscono manco più.
Molti nostri lettori dell’albese ci chiedono come sia possibile che debbano essere sempre i Carabinieri ad effettuare questo tipo di interventi. La Polizia Locale, che per la sua natura è la realtà più prossima al cittadino, non vede che fuori dai plessi scolastici si fuma, cede e scambia sostanza stupefacente?
Dal Comando Provinciale dei Carabinieri segnalano che “l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura di Cuneo quale assuntore per il conseguente procedimento amministrativo, il giovane spacciatore ha subito una perquisizione domiciliare nel corso della quale sono stati sequestrati circa 30 grammi di marjuana, un bilancino, il telefono cellulare dell’indagato e vario materiale utile per il confezionamento”.
Ai Carabinieri della Compagnia di Alba va fatto un plauso per la prontezza d’intervento e l’altissima professionalità nell’esecuzione delle operazioni di indagine.
Grazie alla competenza dei militari che hanno eseguito la perquisizione domiciliare, e all’analisi dello smartphone del “venditore”, si è scoperto un quadro inquietante.
Dal Reparto Operativo precisano che “oltre a numerose chat legate allo spaccio di stupefacente, sono stati trovati dei video aventi ad oggetto dei veri e propri ordigni fatti esplodere in località Baraccone di Castagnito”.
Nella nota stampa si sottolinea che “i ragazzi avevano creato piccoli manufatti con la polvere pirica dei petardi di libera vendita, ma in seguito, approfittando della particolare abilità tecnica di uno degli appartenenti al gruppo, avevano creato prodotti sempre più complessi e simili a delle bombe, tanto che si era deciso di fare delle collette di denaro per ordinare l’occorrente per la creazione di ordigni sempre più sofisticati via internet, lasciando l’assemblaggio e la custodia al membro del gruppo più esperto il quale custodiva il materiale all’interno di un garage di Castagnito”.
I Carabinieri di Alba – dopo il materiale rinvenuto nello smartphone – hanno dunque deciso di effettuare una perquisizione all’interno del garage di Castagnito. In tale frangente “hanno trovato materiale atto alla creazione dei citati esplosivi artigianali oltre ad una ricevuta di un ordine per l’acquisto di altro materiale che sarebbe giunto di lì a poco”.
Grazie a questa operazione, scaturita dall’intervento effettuato dinanzi al liceo albese, “anche il detentore del materiale esplodente è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino”.
Storie come questa fanno paura perché significa che da un lato vi sono dei genitori totalmente assenti e dall’altro vi sono amministrazioni comunali che non hanno la benché minima attenzione ed accortezza ai temi della sicurezza.
La politica locale, sempre più spesso, derubrica gli atti criminosi compiuti da minorenni o immigrati come “atti casuali”, “fatti isolati”, “rari casi compiuti da singoli”, … delegittimando, in tal modo, l’operato delle Forze dell’Ordine, che gli occhi dell’opinione pubblica passano per “sceriffi”.
“Civico 20 News” coglie l’occasione per ringraziare l’Arma dei Carabinieri per l’ennesima ottima operazione compiuta nel comune di Alba, a tutela dei cittadini onesti e per bene.
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